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Violenza contro le donne: il parere dell’Avvocato

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Ogni giorno la nostra cronaca nera riporta notizie di femminicidio ed altri abusi verso le donne.
Nonostante il “codice rosso” e le sue peculiarità legislative che forniscono più tutela alla donna serve una cambiamento di cultura in generale perché denunciare, senza paura, è un diritto e un dovere della donna che subisce maltrattamenti.
In particolare la direttiva introduce nuovi reati, inasprisce le pene per quelli già esistenti ed elabora una procedura per tutelare meglio e prima chi vive situazioni di rischio.
In pratica, il codice rosso favorisce non solo una maggiore speditezza delle indagini preliminari, ma anche l’intervento diretto e celere del pubblico ministero (PM), il quale è tenuto a convocare in brevissimo tempo la persona offesa oppure il denunciante (se persona diversa).

Proprio la velocità delle indagini e la convocazione della persona offesa da parte dell’Autorità Giudiziaria risulta essere l’elemento essenziale della norma per una tutela più diretta.
Non è di sicuro facile vivere con il soggetto querelato… Per quanto esistano “case famiglia” e “centri di accoglienza” risulta molto difficile, magari in presenza di figli, abbandonare la casa per mettersi in sicurezza e vivere, un momento così difficile, in un clima più sereno fuori dalle quattro mura di casa.

Un ulteriore modifica al “Codice Rosso” è stata apportata dal Parlamento e riguarda proprio la velocità del Pubblico Ministero nel svolgere le indagini preliminari; il Parlamento ha approvato in via definitiva una nuova misura contro la violenza domestica e di genere: d’ora in poi, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello potrà avocare a sé le indagini preliminari dei casi di delitti di violenza domestica o di genere nel caso in cui il Pubblico Ministero non senta la persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato.
Una misura, a mio avviso, molto importante che garantisce ancora di più i diritti delle donne, e non solo, che ancora oggi subiscono maltrattamenti fisici, psico-fisici e non solo.

Una società evoluta passa per norme e pene certe a tutela dei cittadini; ancora di più in questi temi che ancora oggi fanno dibattere invece di trovare unità e concretezza dinnanzi, troppo spesso, a situazioni terrificanti.
Il mio consiglio d’avvocato è quello di denunciare e denunciare sempre portando all’autorità inquirente tutti i fatti idonei ad aprire un’indagine accurata.
Le donne ma più in generale le persone non devono essere lasciate sole in questi momenti così difficili della propria vita.

Avv. Nicolo’ Leotta

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Buongiorno Avv., anni fa da lavoratrice subii stolking che mi fece ammalare. Ero nel terziario, lo sbaglio mio è stato quello di cercare difesa dal sindacato e da un organo contro lo stalking. Alla fine chi mi difese da questo lurido intreccio fu proprio il Dirigente di cui ero dipendente. Nessuno difende una donna dalla violenza, né leggi, né organi pubblici e ne abbiamo le prove, ricordiamo la ragazza che si suicidò subito dopo l’attentato al giudice Borsellino. Tenetevi lontane dallo Stato e dai suoi organi. Porti i miei saluti ed un ringraziamento a suo padre per anni mio medico ed ora ancora vicino alla mia famiglia

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