Victor Sanders (Reyer) ubriaco entra in autostrada da un’uscita e percorre 40 km in A27 contromano. Praticamente dalla bretella dell’aeroporto di Tessera fino al casello di Conegliano dell’A27. Lui è l’americano della Reyer Sanders, di 27 anni.
Il fattaccio si scopre all’alba di ieri: dopo una notte a base di alcol, Sanders è salito in auto e ha percorso decine di chilometri contromano, ad alta velocità, nella corsia di sorpasso di chi procedeva nel senso di marcia corretto.
Fortunatamente non ci sono stati incidenti il cestista si guadagna una denuncia per guida in stato d’ebbrezza (tre volte superiore al limite) e una per essersi rifiutato di sottoporsi al test sugli stupefacenti.
La sua vettura, secondo quanto è stato ricostruito dalla Polizia Stradale, sarebbe entrata dalla parte sbagliata al casello di Venezia Est, avrebbe corso incrociando diversi veicoli, fortunatamente senza causare incidenti, venendo infine fermata dagli agenti nelle vicinanze del casello di Conegliano (Treviso).
Sono state le segnalazioni dei conducenti lungo l’arteria autostradale a far scattare dapprima gli avvisi luminosi di quel tratto, a tre corsie e gestito da Aspi, evitando che si verificassero incidenti.
Il giocatore è stato fatto scendere dalla vettura e denunciato dalla Polstrada.
Da una prima ricostruzione delle ore precedenti l’episodio, Sanders sarebbe stato protagonista di una nottata a dir poco movimentata.
All’interno di un locale vicino alla stazione di Mestre, i carabinieri erano intervenuti per un diverbio, e avevano identificato Sanders.
L’atleta, guardia nella formazione orogranata, aveva giocato in serata la gara vittoriosa di Eurocup della Reyer contro Patrasso.
Dal bar sarebbe quindi salito in macchina e diretto in autostrada, sbagliando direzione.
Oltre alla denuncia per la violazione del Codice della strada, per Sanders si prospetta anche una punizione dalla sua società.
Appena appresa la notizia, l’Umana Reyer Venezia ha subito emesso una nota in cui “si dissocia e deplora con assoluta fermezza la condotta del proprio tesserato”, che è “in totale contrasto con i valori del Progetto Reyer”, una ‘carta’ comportamentale che il sodalizio lagunare ha stilato nel 2010 ottenendo anche la certificazione etica sportiva ESI2010.
La Reyer quindi annuncia che “adotterà i più opportuni provvedimenti nei confronti del tesserato coinvolto, offrendo in ogni caso la propria più ampia disponibilità e collaborazione alle Autorità competenti”.