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Venezia, Riva 7 Martiri: lavori per 6,1 milioni

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La Giunta comunale di Venezia ha approvato, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, il progetto definitivo, comprensivo di quello di fattibilità tecnico economica, per il ripristino dei danni derivanti dall’acqua alta eccezionale del 2019, in prosecuzione agli interventi già completati e che andranno ad interessare la messa in sicurezza, il consolidamento, il marginamento e il ripristino della pavimentazione di Riva Sette Martiri a Venezia.

Nello specifico si prevedono lavori per un totale di 6,1 milioni di euro, finanziati dai contributi statali, che serviranno per restaurare circa 370 metri di riva, il tratto che si estende dal ponte della Veneta Marina al ponte di S. Domenego sul rio di S. Isepo, mediante il ripristino dei rivestimenti in pietra d’Istria, il restauro delle rive d’acqua, il consolidamento dei sottofondi e il ripristino delle pavimentazioni in Trachite e porfido per tutta l’estensione della riva.

Su questo tratto di riva, proprio a causa delle mareggiate del 2019, si sono verificati crolli parziali dei rivestimenti in corrispondenza della parte bassa dei muri di sponda, che hanno perso una parte consistente dei blocchi in pietra che costituiscono le gradinate.

La listolina in pietra di sommità della banchina presenta un esteso dissesto dei blocchi, che va dalla lesione da urto fino alla frattura passante, con perdita di parte del blocco. Per quanto riguarda invece la pavimentazione, questa presenta una diffusa perdita di planarità dei piani di posa generando dei locali dissesti e sconnessioni degli elementi lapidei, con locali perdite di gruppi di cubetti in corrispondenza del porfido posato a coda di pavone, sostituiti poi da rappezzi in malta cementizia.

L’intervento di progetto della Riva dei sette Martiri è inquadrabile essenzialmente come manutenzione e restauro conservativo della grande opera, per la prima volta in maniera organica, a meno di cento anni dalla sua messa in servizio. Nello specifico si procederà quindi con interventi sulla parte superiore del muro di marginamento con le sue rive a gradonata, sulla pavimentazione nelle sue tre differenti tipologie.

Lavori che inizieranno nel prossimo inverno e che verranno svolti garantendo sempre il passaggio di pedoni. Dal punto di vista del cronoprogramma di cantiere si procederà con l’installazione delle opere provvisionali necessarie alla messa in asciutto della parte superiore del muro di sponda per poi procedere con la sua manutenzione e il suo ripristino strutturale, il restauro delle listoline in pietra e delle rive d’acqua ed infine con il ripristino della pavimentazione.

“Dopo aver approvato nella scorsa Giunta i lavori di consolidamento delle rive alle Zattere e alla Giudecca per un totale di 1 milione di investimenti – commenta Brugnaro – oggi procediamo ad avviare l’iter amministrativo per la realizzazione di un altro importante intervento che dimostra l’impegno di questa Amministrazione nel proseguire il lavoro iniziato già all’indomani di quella catastrofica acqua alta che ha colpito la città nel novembre 2019. E sono i numeri a dimostrare con quanto impegno stiamo operando: ad oggi sono state ultimate e rendicontate agli organismi competenti opere pubbliche per oltre 52 milioni di euro e, dopo aver assicurato a tantissimi cittadini, per la prima volta nella storia di Venezia, gli indennizzi per i danni subiti nelle loro case, abbiamo il dovere di continuare con l’attività ‘post emergenza’ e procedere con interventi, anche strutturali, volti alla riduzione di futuri rischi. Ecco perché – prosegue Brugnaro – siamo pronti ad iniziare questo importante intervento che sarà finanziato con un altro importante pacchetto di investimenti per un ammontare di circa 62,7 milioni di euro, già autorizzati dal Dipartimento della Protezione Civile. Venezia si prende cura della sua storia e in questo caso interviene per consegnare alle future generazioni un’opera frutto dell’ingegno dei nostri antenati. Quelle foto in bianco e nero e quei cassoni di cemento che galleggiano sull’acqua ci dimostrano quanto coraggio, anche in passato, c’è stato nel prendere decisioni importanti per la salvaguardia della città”.

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  1. Bene che vengano fatti i lavori di restauro sulla Riva dei Sette Martiri, ma il sindaco non dica che i danni sono stati causati dall’acqua alta del 2019! La Riva si trova in questo stato da decenni, a causa dell’incessante moto ondoso causato da qualsiasi tipo di natante, dall’ormeggio di navi e navette varie, dal posizionamento delle pesanti attrazioni del Luna Park su un suolo che non è certo adatto a tale scopo.

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