Spettabili Uffici,
ho appreso dai mezzi di informazione che «I turisti che arrivano a Venezia hanno da oggi un nuovo gadget che li attende al loro albergo: una pistola ad acqua. Non è un divertente benvenuto, ma lo strumento più efficace – finora – per allontanare i molesti gabbiani ‘predatori’, che planano sui terrazzi fronte Canal Grande a colazione e a pranzo non appena c’è un sandwich o una pizzetta da rubare. Pennuti tutt’altro che inoffensivi: i raid sono quasi sempre ad opera dei gabbiani reali – le ‘magoghe’, in dialetto veneziano – uccelli di grosse dimensioni, con becco acuminato, che non ci pensano due volte a strappare il cibo direttamente dalle mani dei turisti”.
“Il sovraffollamento di gabbiani è ormai comune in molte città del mondo, da Roma a Londra. Venezia un tempo aveva quello dei piccioni, colonie sterminate che venivano attratte soprattutto dai venditori di grano in Piazza San Marco. Messo il divieto a questi ultimi – nel 2008, […] Il loro posto è stato preso dai più voraci gabbiani reali. Anche i veneziani ne sono infastiditi, e li temono. […] Così, da alcuni anni, gli albergatori si sono ingegnati nel trovare le soluzioni più fantasiose per parare gli ‘attacchi’ dall’alto. La più sicura pare essere la pistola ad acqua. Meglio se di color arancione […] da un confronto con un esperto è emerso che a questi animali il colore arancione non piace, li infastidisce […] non serve neanche usarle, basta solo tenerle sul tavolo […] le pistole ad acqua non fanno male agli animali, perché basta tenerle esposte. […]»
In certe città si presenta regolarmente il problema della gestione dei gabbiani come se costituissero un flagello per la società. Questi uccelli frequentano la terraferma in cerca di cibo, cioè per esercitare un loro diritto naturale. Le acque vengono depredate dalle attività umane, prime fra tutte la pesca, quindi loro si avventurano alla ricerca del cibo dove la loro intelligenza li guida.
La trovata della pistola ad acqua è grottesca: vedere turisti muniti di pistole giocattolo girovagare per la città non rende onore all’immagine di Venezia, conosciuta e amata in tutto il mondo.
Se Venezia non mette in pratica soluzioni innovative, è mia intenzione cancellare questa città dalle mie mete turistiche; sarà così finché non avrò visto un significativo cambiamento nella politica ambientale della Città.
Se le istituzioni non comprendono il linguaggio dell’empatia, comprendono certamente quello del portafoglio, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo in cui il turismo è tra i settori che pagano maggiormente per le misure restrittive della pandemia.
Cordiali saluti.
Paola Re
Tortona (AL)
gentile signora Paola,
se lei metterà in pratica l’intenzione di ritornare a Venezia solo se sarà cambiata, allora non la vedremo più.
Ha ragione da vendere.
Comunque saluti.
Fortunatamente o “sfortunatamente”, Venezia gode di un afflusso turistico di portata Internazionale e nel bene o nel male, ciò è di buon pro…. Sicché, il suo tono arrogante e minaccioso, vocato più a pretendere che non a suggerire possibili “innovative” soluzioni, induce ad auspicare una sua, augurata, defezione….di certo , la secolare Venezia non soffrirà, per la sua assenza… anzi, credo si rallegrera’ per non avere tra i piedi, personaggi come lei. Ossequi !!
CIAO
Gentile ex turista, intanto grazie per essere ex. I gabbiani reali si sono impossessati del territorio a scapito di passerotti e altri gabbiani più piccoli (cocalete). Come già detto da altri sono molesti e infestanti, l’unica utilità è che si nutrono anche di pantegane. Grazie alla loro massiccia presenza la mattina non si possono più lasciare fuori dalla porta i rifiuti, ma occorre aspettare che gli spazzini suonino, chi c’è c’è, chi non c’è si tiene la spazzatura in casa. Non un vero dramma ma una scomodità in più in mezzo a mille altre. La proliferazione è in larga parte dovuta proprio a voi turisti che bivaccate per la città riempiendo cestini di avanzi di take away.
La pistola arancione ad acqua è ridicola e piuttosto inoffensiva, personalmente preferisco però puntarla verso i turisti piuttoscto che ai gabbiani. Qualora cambiasse idea e decidesse di visitare Venezia le consiglio quindi di indossare un impermeabile.
Le pistole ad acqua servirebbero contro i troppi turisti e non contro i cocai.
Paola, grazie ai cocai i passeri sono spariti…bel cambio.
Alcuni esemplari sembrano più parenti degli Albatros e attaccano di tutto dalle persone agli animali domestici.
Per capire il problema devi viverlo tutti i giorni e non come turista. Sei benvenuta in città, ma se alla fine decidi di non venire non ci mancherai.
Purtroppo la piaga dei gabbiani è talmente grande che dovrà farsene una ragione.
PS: Con più di 20 milioni di turisti all’anno noi veneziani siamo solo in attesa di chi come Lei ci fa il favore di non venire
Beh…signora, nella sua lettera ci sono molte cose inesatte….prima di affermare dovrebbe conoscere la storia di come i gabbiani hanno invaso Venezia, dovrebbe conoscere la storia della laguna per sancire come il pesce sta scarseggiando.
Cmq se non viene a Venezia non c’è problema…turisti ce ne sono e oltre ai gabbiani potranno osservare anche le anatre che dopo il lockdown stanno popolando le rive….e sono bellissime!!!
Beh! Di turisti ce ne sono tanti altri che vengono! Comunque, da veneziana, che vive a Venezia, I gabbiani su citati, uccidono, anche, i piccioni! E, piazza S. Marco, al mattino presto, è tappezzata di cadaveri! Le pistole ad acqua le trovo ridicole anch’io. Ma, I locali veneziani, le hanno provate tutte! P. S. Mi sono dimenticata di dire che i gabbiani covando uova, anche, 3-4 volte in una stagione!
Spero che tanti altri turisti facciano come lei e se ne stiano a casa
Ce ne faremo una ragione