Venezia ha visto andare in scena l’ultimo incidente nautico ieri sera, domenica. Uno scontro, una collisione, tra un vaporetto Actv e un barchino privato con quattro persone a bordo.
La dinamica dell’incidente è l’argomento che più sta impegnando i tecnici, anche per il fatto che il sinistro è stato segnalato alla procura. Durante la notte si è appreso che il vaporetto era vuoto. Sarebbe stato in movimento, in entrata o in uscita, dallo “stazio” dell’Arsenale.
Due i motivi, infatti, per cui un vaporetto vuoto manovra in prossimità dell’Arsenale: o va in ormeggio dopo l’ultima corsa, o ne esce perché chiamato per una “sostituzione barca” o per una corsa di rinforzo (che però sarebbe un fatto anomalo alle 21 di sera in assenza di eventi particolari che, anzi, di solito sono programmati).
Un vaporetto vuoto in movimentazione, in ogni caso, dovrebbe essere ben visto dalle barche in transito. Con le luci di segnalazione e di bordo accese, in una notte di cielo terso come quella di domenica, non dovrebbe esserci alcun problema di visibilità.
Il perché i due conducenti non abbiano visto reciprocamente l’ostacolo davanti alla loro rotta e non si siano schivati è il vero mistero su cui si snoda tutto l’aspetto cruciale della vicenda.
Intanto, durante la notte è stato confermato che, dei quattro occupanti, i due uomini ricoverati all’Ospedale Civile di Venezia sono in condizioni non gravi.
Le due donne ricoverate all’Ospedale dell’Angelo di Mestre sono invece in condizioni “gravi” a causa di traumi multipli (torace, schiena e altri).
L’articolo è un aggiornamento della notizia:
“Venezia: scontro vaporetto-barchino, due feriti gravi, due feriti lievi“