“Venezia, decoro e plateatici irregolari: il sindaco attivi le sue ‘legioni’ di vigili”. Lettere

Egregio signor Sindaco,
E’ noto che lei sia ormai proiettato in ambito nazionale a carriere più prestigiose di quella di Sindaco di Venezia, ma tuttavia rimane tale fino allo scadere del mandato.
Da suo elettore, la invito pertanto a un sussulto di orgoglio e a voler intervenire, come lei è ben è in grado di fare, a ridare dignità a una città costantemente violata, sanzionando quei commercianti ed i loro plateatici che abusivamente permangono in spregio alle norme.

Spiace rilevare che siano proprio i proprietari di ristoranti e bar, (categorie che meno tra tutte hanno sofferto per il covid ed ancor più avvantaggiati e privilegiati per la concessione di plateatici raddoppiati addirittura a titolo gratuito) a violare le norme a danno di tutti i cittadini.
Ampliamenti, spesso ingiustificati, che hanno causato e causano non pochi problemi di deambulazione ai residenti e agli stessi visitatori.
Per questi motivi, quei ristoratori e baristi che non rispettano le norme, appaiono ancor più odiosi nei loro comportamenti illeciti e nella loro esecrabile ingratitudine, per quanto ricevuto a spese della collettività. L’assessore che trionfalmente si vantava di tali concessioni, che dice, che fa?

Si controllino anche l’attività dei “battitori”, già vietata dalle norme, con soggetti che accalappiano clienti tra le calli, spesso con litigi deplorevoli tra loro e scene che ledono la nomea della città svergognandola.

La Sua Giunta, parrebbe puntare solo sul “magna e bevi” mentre il resto delle attività commerciali è stato ed è completamente trascurato.
Ci sono infatti negozi artigiani che non hanno avuto diritto ad alcun plateatico e che hanno solamente come superficie di esposizione le vetrine. Per loro, il moltiplicarsi di sedie e tavolini, significa perdere ulteriormente visibilità, così come il danno procurato da coloro che non rispettano le regole di esposizione della merce: a Rialto, dopo anni di discussioni per il decoro, furono predisposte vetrine espositive con la Soprintendenza, ora completamente ricoperte di prodotti. A cosa è servito ? I controlli e le regole repressive sono efficaci?

Venezia è funestata anche da vandalismi con affissioni abusive, adesivi e con scritte spray che campeggiano da anni anche sulle serrande dei negozi persino sul ponte di Rialto. Non tutti i proprietari hanno amore per se e per la città da pulire e, chi lo fa, si vede magari ripetere i vandalismi.
Il Comune non potrebbe elargire incentivi a chi pulisce?

Lei, caro sindaco, ha fatto tanto e bene durante i suoi mandati, ma a Venezia forse un po’ meno, perché si sa, non è tanto capito e amato, e forse ha indirizzato i suoi sforzi altrove.
Si riscatti ed invii dunque le sue “legioni” di 100 vigili a controllare le attività che ancora occupano spazi in modo improprio, a danno anche dei loro colleghi commercianti che lavorano invece onestamente.
Basta un giorno di controlli e lei e l’efficiente Polizia locale ce la farete sicuramente: attendiamo un Suo ordine.
Per la recente visita del Presidente della Repubblica Mattarella, come Istituzioni, avete smosso anche le navi da guerra e centinaia di agenti.

“Re-publica” = Comunità organizzata secondo il principio dell’assoluta parità tra i suoi membri.
Il Presidente è dunque tale perché vi sono i cittadini che meritano altrettanto rispetto: si sospendano le licenze di questi approfittatori disonesti e si liberi Venezia dandogli quegli spazi che si merita per la sua immortale bellezza ed il rispetto dovuto ai suoi abitanti e visitatori.
Si sa, ci sono tanti problemi anche molto più gravi, ma da qualcosa occorre iniziare.

Per le sue ambizioni politiche e progetti nazionali le invio i migliori auspici e “Ad maiora”, ma intanto governi Venezia.

Alessandro Prof. Dott. Tamborini
San Marco-Venezia
Cattedratico di Scienze Religiose, Storia e Simbolismo dell’Arte Antica e Medievale.