Venezia, data da segnare purtroppo come svolta nella storia della città: da oggi il centro storico ha meno di 50mila abitanti.
Mentre si sfregano le mani coloro che mettono a reddito tutto quello che possono con il turismo, il processo di declino demografico continua.
Altri affittuari sono stati sfrattati con unica possibilità al di là del Ponte, altri anziani purtroppo ci hanno lasciato, e qualche altro giovane si è arreso di fronte ad una maggior tranquillità logistica per sé e per i figli.
Fatto sta che, come previsto, in questi mesi l’esodo è continuato a causa dei noti fattori, e Venezia è oggi per la prima volta sotto la soglia dei 50mila abitanti nel centro storico.
Secondo i dati dell’ufficio statistica del Comune, ieri sera, mercoledì 10 agosto, la popolazione residente nei quartieri della città storica (compresa la Giudecca) era di 49.997 persone.
Lunedì, invece, il conteggio era ancora poco sopra, 50.011.
Del problema dello spopolamento di Venezia si discute da decenni, ma il problema non è mai stato affrontato radicalmente.
Solo 20 anni fa, nel 2002, il capoluogo contava 64.000 residenti, mentre nel 2012 era già sceso a 58.200.
Tanto non interessa nulla a nessuno, quando i flussi turistici si ridurranno (perché ci sarà un’altra gardaland da sfruttare) resteranno le macerie e nessuno si prenderà la responsabilità
La cultura monoturistica e’ stata voluta dai veneziani e dai suoi politici negli ultimi 30 anni.
Ora prendiamo atto del successo di tale politica.
Non credo che il problema siano solo le affittanze turistiche. Penso anche alle miriade di alberghi. Mercificazione della Citta’. Masse di turisti che involontariamente rendono la vita impossibile. Investimenti zero in infrastrutture. Potrei continuare per mezza giornata
Ora che fare ?
Innanzitutto smetterla di legiferare a favore delle lobby e delle solite categorie. Ridurre i privilegi di chi ne ha beneficiato senza averne diritto.
Eliminare la paccottiglia.
Se suona utopistico, vuol dire che non c’e’ piu’ nulla da fare
Buona Serata
Davide, infatti non c’è più nulla da fare, perché oramai, complici le passate amministrazioni e quella attuale, la città è in mano a quelle lobby e a quelle categorie (di veneziani) che citi. Il destino di Venezia è segnato.