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“Ci resta poco tempo per salvare Venezia, Mestre e Marghera”. La lettera

"Facciamo presto, ci resta solo pochissimo tempo, finita la mia generazione, nessuno sventolerà la bandiera di S. Marco".

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Sono nata e cresciuta in questa città e sto con grande tristezza assistendo alla sua morte. Ragionando con il cuore ho pensato in passato che Venezia-Mestre-Marghera erano dei veneziani, che le nostre radici e tradizioni andate oltre il Ponte Littorio per volere o per volare, dovevano rimanere ancorate. Credo che, chi ha votato contro la separazione di Venezia da Mestre e da Marghera, abbia pensato come me.

Ho cambiato pensiero, Venezia scende sempre più di abitanti come Mestre e Marghera, non solo per bassa natalità.
In questo territorio massacrato dalla mancanza delle Istituzioni e dello Stato si vive molto male, la qualità della vita e della sicurezza è molto bassa e allarmante, non basta incrementare l’organico della Polizia Municipale, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, URGE controllare le frontiere italiane, le uniche in Europa ad essere aperte, ma sappiamo già che non si farà mai.

Credo che, se le tre realtà vogliono ritornare a vivere, i cittadini debbano conservare il potere di voto che solo con la separazione possono ottenere, perché in tre realtà diverse tutto è più controllabile. Non c’è più senso di restare uniti, se non per incrementare le casse già strapiene di chi sta facendo morire di turismo Venezia, Mestre e Marghera. Vi ricordo che il sindaco Luigi Brugnaro allo scorso referendum di separazione invitò i cittadini del Comune a non andare a votare.

Chiedo ai mestrini che in prevalenza hanno votato contro la divisione, ora che si innalzerà il grattacielo in Viale S. Marco e si  useranno i fondi statali per il Bosco dello Sport, ora che da via Piave e da tutto l’Hinterland di Mestre e Marghera arrivano notizie di cronaca su spaccio, rapine, scippi, saccheggio di attività commerciali e quanti atti più delinquenziali ci possiamo addizionare, siete ancora della stessa idea?

La popolazione italiana nativa ed europea sta calando in modo precipitoso, in Inghilterra il primo nome maschile è Mohammed, non lo voglio sottolineare per scopi razzisti, perciò risparmiatevi le polemiche, lo sottolineo perché solo la popolazione che è nata ed ha vissuto in questi territori può capire cosa si prova quando le tue radici, la tua identità vengono calpestate e violate da chi dovrebbe difenderle, perciò facciamo presto, ci resta solo pochissimo tempo, finita la mia generazione, nessuno sventolerà la bandiera di S. Marco.

Abbiamo letto che, in via di sperimentazione i biglietti ACTV per la rete di Terraferma costeranno € 1,50 per 70 minuti, esclusa la navigazione. Logico pensare che un doppio viaggio navigazione-terraferma arriverà molto presto a costare € 3,00. Teniamo presente che il direttore generale dott. Giovanni Seno fra due anni andrà in quiescenza dal lavoro, che si voterà per il nuovo Sindaco e per il nuovo Presidente della Regione del Veneto, chi prenderà il posto del dott. Seno? La città è piccola e la gente mormora. A Venezia manca un sindaco veneziano e mancano politici veneziani. Riflettiamoci su, forse val la pena di tentare un’altra volta, abbiamo un ospedale da difendere e tanto altro ancora. E’ vero che  la divisione porterà un caos iniziale ma credo che non abbiamo altra scelta.

Ci si rimetta in lotta per difendere la nostra Terra, chiediamo aiuto ai mestrini ed ai margherini perché si torni a votare la divisione di Venezia dalla Terraferma e da chi ha fatto di Venezia-Mestre-Marghera il suo pozzo di S. Patrizio. Co tuti i schei che buta via i politici, parchè non butarghene via n’altri pochi per sercar un’ ancora de salvesa?

Patrizia Pensa

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Gentile Signora, ormai Venezia ha raggiunto il punto di non ritorno…ora come ora è un centro commerciale a cielo aperto. Il suo intorno è in mano alla delinquenza, che si è inasprita soprattutto a seguito dello smantellamento di via Anelli a Padova.
    Non sono d’accordo sul suo puntare il dito contro la non separazione delle due città e sulla non venezianità del sindaco, perché tale processo di svendita è iniziato assai prima dell’insediamento dell’attuale primo cittadino.

  2. Se Venezia e Mestre fanno schifo lo so deve proprio ai Veneziani, quei Veneziani che si comperano tuguri da 80mq a 350.000 euro ma poi magari dichiarano 15.000 euro l anno ed hanno cure e mensa per i bambini gratuiti e ovviamente poi pretendono i servizi in loco. Ricordo che un vostro benemerito sindaco per anni ha fatto una politica che depauperava Mestre a vantaggio di Venezia. Il vostro ospedale c é ancora ed anzi obbligano i Mestrini a perdere 1gg di lavoro per andare a farsi le visite là perché in terraferma non c é mai spazio.
    La salvezza non sta nella separazione ma nella caccia agli evasori ed agli alloggi turistici abusivi.

  3. L’Europa è in decadenza. Il processo è inarrestabile. I veneziani sono estinti e Venezia diverrà in pochi anni una città di proprietà internazionale. Il processo è già in stato avanzato. La gestione del centro storico rimarrà certamente nelle mani dell’amministrazione mestrina. Anche perché non esistendo più i veneziani non ci sarà alcuna espressione amministrativa del centro storico. È finita. Le civiltà nascono, prosperano e i tramontano. Da sempre.

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