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Un cittadino in difficoltà: tutti i primi posti del bando delle case del Comune a stranieri

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Un cittadino in difficoltà: tutti i primi posti del bando delle case del Comune a stranieri

Buongiorno, con riferimento all’ultimo bando per le case del Comune di Venezia vorrei portare a conoscenza i vostri lettori e tutta la gente di quanto segue.

Mi sono trovato, in età avanzata, nella malaugurata situazione di dover lasciare la casa in cui sono cresciuto, ho vissuto, sono invecchiato. Questo perchè il vecchio proprietario, con cui avevo un accordo, è deceduto.

Con lui avevo un accordo perchè, quando ero giovane, gliela avevo fatta comprare io la mia casa. Il precedente proprietario, infatti me l’avrebbe venduta a me inquilino ad un prezzo stracciato, veramente di favore, perchè voleva liberarsene (c’erano tanti lavori da fare).

Io, da giovane, non avevo possibilità, quindi ho suggerito ad un mio amico di provvedere all’acquisto. E così fu: l’amico acquistò l’appartamento ad 1/3 del valore con l’accordo che, naturalmente pagando il giusto affitto, sarei rimasto dentro fino alla fine dei miei giorni provvedendo in prima persona, quindi liberando lui proprietario, da qualsiasi lavoro di manutenzione.

E così fu per quarant’anni. Il mio amico fu contento perché fece un affarone, non ebbe mai seccature da parte mia, e si ritrovò con un capitale da lasciare ai suoi tre figli.

I suoi tre figli, appunto. Appena morto il mio amico la casa finì in mano ad un’agenzia che in poco tempo la vendette e ora i nuovi proprietari mi offrono 10.000 euro per restituire le chiavi domani mattina o vanno avanti con lo sfratto perchè devono destinarlo ad affittanze turistiche.

Non discuto la loro libertà personale, ognuno si comporta come detta la propria coscienza ed, eventualmente, ne risponderà a Dio.

Ora sto provando a restare aggrappato ad un’ultima speranza prima di essere obbligato a lasciare venezia: ho partecipato all’ultimo bando del Comune di Venezia per l’assegnazione di una casa pubblica.

E qui sorge una nuova delusione: la signorina che gentilmente mi aiuta a compilare i moduli e a preparare tutte le carte mi ha confidato che tutti i primi posti della graduatoria quasi sicuramente sarebbero già virtualmente assegnati. Andrebbero e andranno con tutta probabilità a stranieri che dimostrano uno stato di nullatenenza e/o hanno tanti figli.

La signorina stessa, pur non essendo affatto razzista, mi ha raccontato di essere rimasta contrariata anch’essa con la signora di uno di questi nuclei famigliari.

Qualche mese fa aveva ricevuto una signora di colore ( ma qui il colore non c’entra ) che dichiarava uno stato di necessità grave avendo già tre figli, essendo ancora incinta, ed avendo un marito che “faceva solo lavori occasionali”.

La signorina accennò all’arrivo entro qualche mese di questo bando per le case del Comune e la invitò ad avere pazienza.

La signora si è quindi presentata giorni fa per essere aiutata a partecipare al bando. Aveva partorito, il marito si occupava ancora di “lavori occasionali” e lei… era incinta di nuovo.

L’impiegata con modi cortesi ha cercato di dire che, data la situazione, non era giusto. I due coniugi avrebbero dovuto/potuto posticipare l’evento del quinto figlio, che chiunque al suo posto non saprebbe come fare, che anche le capacità assistenzialistiche pubbliche non sono illimitate, insomma ha cercato di farla ragionare.

Ma non c’è stato molto da fare contro quel modo diverso di pensare. La signora è convinta di avere diritto alla casa e probabilmente avrà ragione in quanto si posizionerà ai primi posti della graduatoria per le assegnazioni.

Che cosa potrebbe opporre uno come me al confronto di una situazione di tale gravità? Rimasto ormai solo, avendo solo lavorato nella vita ed essendo ora in pensione, avendo sempre pagato tutte le tasse, gli affitti, le bollette, non avendo mai rubato o evaso nulla: non dispongo di possibilità economiche e sono molto scalzato giù nelle graduatorie “sociali”. Non conto, anche se ho pagato per quarant’anni la “Gescal” che ora, al momento del bisogno, produrrà benefici che vanno ad altri.

Ripeto che non è un discorso razzista. Non sono e non sono mai stato razzista.

Però sono due le domande che mi pongo e che tutti dovremmo porci.

La prima:
perchè non vi è un vero e proprio blocco degli sfratti quando l’obiettivo è liberare un appartamento per fare affitti turistici?
Ho scoperto che è sparito tutto ora: lo stato di necessità, la giusta causa, ecc.. Ora un proprietario, al massimo, nel giro di 12 mesi sfratta un inquilino grazie alle attuali leggi qualsiasi sia la sua motivazione. Chi ha acquistato la mia ha altre decine di appartamenti a Venezia per gli affitti turistici.
Ma che mondo è diventato?

La seconda:
se davvero tutte le prime posizioni dei bandi per le assegnazioni per le case sono occupate da stranieri, migranti, ecc, perchè non mettere un vincolo a questi requisiti?
Ad esempio: una va ad un nucleo numeroso di stranieri, una deve andare ad un veneziano residente, la terza a extracomunitari che non hanno redditi, la quarta a un veneziano residente, e così vià.
Altrimenti le assegnazioni saranno sempre di più a senso unico.

Non è un discorso di razzismo, ma di equità sociale.

Anzi, proprio l’opposto: sarebbe ancora di più come trattare i cittadini stranieri alla pari di chi ha sempre vissuto qui.

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Basterebbe consultare le graduatorie, che sono pubbliche, per vedere che la grande maggioranza degli assegnatari, in base al nome, sono i cittadini italiani. La signorina dell’ufficio è mal informata oppure in mala fede

  2. LA PROPOSTA E’ PIU’CHE SENSATA!SI DEVE FARE DUE LISTE 100 APPARTAMENTI 50 AGLI ITALAINI O VENEZIANI E 50 AGLI STRANIERI,MA SAREBBE TROPPO SEMPLICE FARE COSI’ PER I NOSTRI POLITICI E AMMINISTRATORI,DEVONO SEMPRE CREARE PROBLEMI AL CITTADINO CHE HA SEMPRE DATO PER LO STATO IN CUI APPARTIENE.VERGOGNA!!!!E LA STESSA COSA ANCHE PER IL LAVORO,E LA CHIESA CHE SOSTIENE PIU’QUESTE PERSONE CHE NOI,NON SIAMO TUTTI FIGLI DI DIO? TIRASSERO FUORI I SOLDI CHE HANNO OFF-SHORE E COMINCIASSERO VERAMENTE A INVESTIRE NEI PAESI POVERI,QUESTA E’ LA POLITICA TRAMANDATA DAL NOSTRO SIGNORE,NON ABITI FIRMATI E I-PHONE AI CARDINALI VESCOVI PARROCI. UN VERO CATTOLICO,CHE NON VA IN CHIESA A FARE IL BACIABANCHI ,PERCHE’DIO E’CON TUTTI NOI TUTTI I GIORNI 24 H.MARIO SCARPA

  3. Pensi che c’e’ chi sbraita perche’ ne vuole fare arrivare sempre di piu’ di extra-comunitari…. Tanto chi paga sono i cittadini italiani in difficolta’….. E’ una vergogna, certi signori vanno in giro a stracciarsi le vesti per l’ultimo arrivato qua in Italia se ne fregano di chi questo paese ha aiutato a costruirlo e magari adesso si trova in difficolta’….

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