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Ultimi giorni per Sebastiano Ricci. Il trionfo dell'invenzione nel Settecento

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[08/07] C’è tempo fino a domenica 11 luglio 2010, per vedere “Sebastiano Ricci. Il trionfo dell’invenzione nel Settecento veneziano”, la mostra organizzata sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, in occasione dei trecentocinquant’anni della nascita di Sebastiano Ricci, che ha già  riscosso un grande apprezzamento da parte del pubblico e della critica.

L’iniziativa, promossa da Fondazione Giorgio Cini e Regione del Veneto, si propone di celebrare il pittore bellunese (Belluno 1659-Venezia 1734), che fu geniale precursore del Rococò in Italia e nei più importanti centri europei, contribuendo a diffondere l’arte e la cultura veneta nel mondo.L’esposizione, curata dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, diretto dal prof. Giuseppe Pavanello, riunisce un insieme di ‘bozzetti’ (dipinti, sculture, disegni) che illustrano come il pittore bellunese sia stato un geniale precursore del Rococò in Italia e nei più importanti centri europei, contribuendo a diffondere l’arte e la cultura veneta nel mondo.

L’esposizione dei capolavori di Ricci e di suoi contemporanei (tra gli altri: Tiepolo, Piazzetta, Pellegrini ma anche del suo ‘omologo’ in scultura, Giovanni Maria Morlaiter) rappresenta l’estro creativo del maestro e di tutto il secolo, che si compiace della libertà  esecutiva della ‘prima idea’: disegni, bozzetti e modelli, che contengono il segno dell’invenzione, sorprendendo per ricchezza cromatica e audacia di pensiero, in un gioco, tutto settecentesco, tra piccolo e grande, nell’officina di un artista avvezzo alla decorazione di soffitti e cicli ad affresco.

Micro-dipinti e cieli in miniatura, da esplorare a sguardo ravvicinato, e, allo stesso tempo, opere d’arte pienamente autonome, capaci di condensare in pochi centimetri visioni come rivelazioni fulminee, tali da rendere quasi una replica la traduzione nel grande formato. Del valore del “bozzetto” Ricci ne è per primo consapevole, infatti, nella lettera scritta al conte Giacomo Tassi di Bergamo, suo mecenate, si legge, in riferimento al bozzetto per la pala bergamasca di Sant’Alessandro della Croce: “sappia di più, che questo piccolo è l'originale e la tavola d'altare è la copia”.

Info e prenotazioni: info@cini.it, www.cini.it – tel. 199199111

Sede: Centro Espositivo “Le Sale del Convitto”, Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia

Orari: 11-19

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