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Turisti responsabili del pestaggio al veneziano scambiato per borseggiatore ripartiti

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Nei primi momenti erano stati definiti turisti sudamericani. Le successive, puntuali, indagini dei carabinieri e della Polizia locale avevano accertato che si trattava di una famiglia colombiana. Di loro si sono scoperti nomi, cognomi, indirizzi e dove alloggiavano in città, ma null’altro si è potuto fare. Ed oggi sono ripartiti senza che fossero messi davanti alle loro responsabilità e senza che loro si sentissero in dovere – almeno – di chiedere scusa.

Parliamo della famiglia colombiana che domenica scorsa a Venezia ha massacrato di botte un ragazzo veneziano ritenendolo ingiustamente colpevole di averli borseggiati.

La famiglia ha così lasciato Venezia per tornare a casa. L’episodio di violenza, come si ricorderà, era avvenuto in Fondamenta di San Trovaso, vicino alla taverna omonima, ed è stato poi raccontato dallo stesso Diego Nason, sfortunata vittima della violenza dei colombiani.

Diego è stato brutalmente picchiato domenica pomeriggio intorno alle 17:30, subendo gravi lesioni. Il giovane è stato ricoverato per una frattura al naso, due costole incrinate e diverse escoriazioni. Il suo recupero richiederà circa un mese.

Il pestaggio si è verificato poco dopo che Nason aveva lasciato il negozio di suo padre. Il giovane era appena uscito dal negozio quando è stato improvvisamente attaccato per strada dai quattro turisti colombiani. Un pestaggio di una violenza talmente ingiustificata che non avrebbe avuto senso nemmeno se fosse stato perpetrato ai danni del ladro vero. “Due uomini e due donne hanno attivamente partecipato all’aggressione, mentre un anziano con una bambina guardava”, ha raccontato Nason.

Nonostante il veneziano implorasse aiuto, i turisti colombiani hanno continuato a picchiarlo anche se già a terra. Uno dei violenti si è seduto su di lui, impedendogli anche di respirare, mentre l’altro gli ha sferrato un calcio in faccia nonostante fosse inerme. Fortunatamente, il consigliere Ticozzi e due donne sono intervenuti in suo soccorso. “Non riuscivo a capire cosa volessero. Continuavano a urlarmi ‘portafoglio, portafoglio'”, ha spiegato Nason, travolto da quella furia cieca, che ad un certo punto ha consegnato il suo portafoglio (dal quale sono comunque spariti i 50 euro che conteneva). Successivamente, i carabinieri sono arrivati sul posto e i testimoni hanno confermato la versione dell’aggressione.

Oggi, nonostante la denuncia formalizzata dal veneziano, i colombiani hanno abbandonato Venezia in tutta tranquillità.

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15 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Posto questo articolo del Gazzettino di oggi per farvi capire quanto sia impossibile vivere a Venezia, non so da quale parte stia la ragione, ma anche gli anziani hanno diritto di stare tranquilli a casa loro.

    VENEZIA – Chiusura anticipata alle 23 per uno dei locali della movida più gettonati, il “Vino vero” di fondamenta della Misericordia. E ad ordinarlo è direttamente il Tribunale, che ha accolto un ricorso d’urgenza presentato da una coppia di anziani che, vivendo sopra l’enoteca, da anni subisce i rumori notturni. Solo il primo passaggio di una battaglia legale che si annuncia ancora lunga, ma che sta già facendo discutere, su schieramenti opposti. Per chi patisce i fastidi legati alla movida, l’ordinanza viene letta come una nuova possibilità di arginare il fenomeno. Opposta l’opinione di chi anima, a vario titolo, le serate veneziane…

    Gentile lettore,
    siamo spiacenti ma non è consentito dalla Legge sul copyright riportare articoli di altre testate. Teniamo le prime righe per comprendere l’argomento, su gentile concessione del quotidiano, al quale rinviamo per la lettura completa del testo.
    La Redazione

  2. Aggiungo solo che nel dedalo di leggi più o meno libera tutti che “legano le mani” ai tutori della legge, se il ragazzo picchiato a sangue fosse stato figlio del prefetto le cose sarebbero andate diversamente. Alla fine è questione di volontà, figurarsi se non esiste un cavillo legale per trattenere degli aggressori qualche giorno. Non sono un giurista ma so che quando lo stato balordo vuole, si sa difendere.
    Per me rimane il tema che delle due l’una: o le auotrità possono intervenire e fare qualcosa (anche deterrenza in divisa), oppure se ne stiano a casa e si cancellino dal libro paga. Trovo ridicolo ogni volta sentire che sono sotto organico, che devono arrivare rinforzi, poi vai a guardare tra cc, polizia, gdf, vigili, ecc. quanti sono e… Alla fine temo che anche loro alla fine traggono solo vantaggi da questa città (spesso con alloggio di servizio pagato da noi).
    Infine un pensiero ai media: fosse successo a roma ne avrebbero parlato per giorni a reti unificate, a Venezia si insabbia tutto. E’ quello che questo stato fa da 150 anni

  3. Io credo che Sindaco e Prefetto abbiamo il sacrosanto dovere sulla SICUREZZA PUBBLICA, si vedessero DIVISE in giro per la città forse sarebbe un deterrente contro i borseggiatori ma a parte Piazzale Roma a dirigere il traffico e Piazza S. Marco dove si fanno alzare bambini VENEZIANI appena seduti all’ombra mentre vicino il turismo fa’ i suoi comodi c’è da indignarsi parecchio. Che fine hanno fatto i batvigili assunti? Sono negli uffici giudiziari o in quelli comunali? Stanno correndo dietro ai nigeriani? Non credo, manco a Mestre se ne vedono girare. Purtroppo il turismo aumenterà sempre più e la città di turismo mondiale sarà sempre più in mano a delinquenti. Vorrei anche sapere cosa ne pensa il Presidente Luca Zaia che su Venezia non ho mai sentito né letto, proferire parola. In parte la colpa è dei veneziani che alla rielezione di questo sindaco non sono insorti contro l’umiliazione pubblica subita, quando invece di festeggiare la vittoria si è accanito verbalmente dicendo che in città ANTICA non avrebbe portato via i rifiuti. Dimostrare un po’ di dignità sotto Ca’ Farsetti non sarebbe guastata. L’unione fa la forza, i veneziani rimasti dimostrino ORGOGLIO.

    • La competenza sulla sicurezza è in primis del Prefetto, poi del Questore e poi del Sindaco dato che la città di Venezia è sede provinciale di Questura e Prefettura….
      Comunque se non vengono abrogate o modificate le leggi che dicono che chi commette reati che prevedano pene inferiori a 4 anni di reclusione non debba andare in carcere Prefetto, Questore , Sindaco non possono fare più di tanto e nemmeno i magistrati che li devono liberare subito

      • Ho parlato di VIGILI cioè di POLIZIA MUNICIPALE che diventano agenti di pubblica sicurezza su richiesta del Sindaco al Prefetto. Quanti né abbiamo nel nostro Comune? Ha controllato quanti ce ne sono negli uffici?Sappiamo tutti chi è il Questore e i suoi compiti. Allora ci aggiungo pure il Comandante Generale della Polizza Locale che per quanto potere possa avere sempre dal Sindaco dipende che in fatto di Sanità e Sicurezza è il primo a rispondere ma, non risponde mai. I verbali costano, nessuno va in galera neanche i volontari agli arresti domiciliari e perciò lasciamo tutto com’è. Poi se capita a noi o ai nostri familiari, non protestiamo, andiamo orgogliosi di questa giungla italiana dove il peggio è lecito. In Italia si condanna l’onesto e si assolve il reo. I complici di questa giungla violenta sono proprio gli italiani che fanno di ogni caso una polemica politica e votano regalando il privilegio del potere ai peggiori. Hanno ragione le borseggiatrici a mostrarci il dito medio, siamo fatti fessi dalle nostre leggi.

        • Ringrazi chi ha fatto le leggi libera tutti e chi non le cancella ….Per i vigili ce ne sono alcuni che circolano in borghese per il resto chiediamolo al capo dei vigili o al sindaco e al prefetto se ha dato o no l’autorizzazione a ulteriori competenze ai vigili …..

          • Ora mi è venuto in mente che giorni fa i vigili hanno interrotto la cena a favore dell’AVAPO in fondamenta degli ormesini che comprendeva vari locali patrocinato dal comune e con la presenza del Questore!!!! E da anni i residenti fanno denunce e loro non fanno niente contro le ondate di ubriachi molesti che popolano la cosiddetta movida nel weekend !!!!

  4. E cosa dovevano fare ? chiuderli in galera ? ma se non va in galera neanche chi uccide un bambino di cinque anni fatto di …. e c’è ancora chi lo difende, mi dispice per Diego ma altro non potevano fare, a Mestre un pizzaiolo derubato è stato menato dai cittadini ( Sic! ) perchè si permesso di menare il ladro, dove volete che andiamo avanti di questo passo ? tutti diefendono Caino, mentre Abele continua ad essere ammazzato Shylock the first
    p.s la mia è retorica e populismo :- )

    • cosa dovevano fare? Trattenerli per accertamenti di polizia. Ritirare loro i documenti. Farli ritardare la partenza al massimo possibile, in modo che anche lo ro dovessero avere un danno come lo hanno provocato agli altri, troppo comodo così…
      in un paese serio non sarebbero ripartiti come nulla fosse

      • Gentilissimi sergio t, lordsindaco, bisogna cambiare la legge, purtroppo se la Polizia Locale avesse i poteri per poter fermare una persona senza troppi problemi, sono sicuro che lo farebbero volentieri, l’Italia è un paese serio, ma ci sono troppi schiavi del sistema. Sia chiaro che se dipendesse solo da una mia decisione saprei esattamente che cosa fare. prima di tutto borseggiatori, scatolettisti, e altri non entrebbero in città per nessun motivo, poi i Colombiani in oggetto non li avrei mai fatti andar via, se non dopo un risarcimento danni da quantificare con rito abbreviato, tramite bonifico bancario, e se non bofichi resti in cella, a spese tue. Adesso giù a scrivere che sono fascista,chi se ne frega. Avete visto che cosa fanno nelle spiagge libere italiane ? numero chiuso, non più di 400 persone al giorno, qui a Venezia non siamo in grado di fare il numero chiuso, il solo motivo è che hanno paura di perdere la carega sotto il culo, una spiaggia libera vietata ai cittadini vi sembra sia tanto normale ? ma che fine ha fatto la sinistra ? Mancano ancora un paio d’anni per ritornare al voto, pensate che cambiera qualcosa ? se non cambiamo noi individualmente non cambierà niente. Shylock the first

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