Cluster scoperto sul bus su turisti positivi diretti a Venezia: si attiva in pochissimo tempo la macchina della prevenzione.
Un bus, 23 positivi, 52 tamponi, decine di sanitari, un drive through, un Covid hotel, un ospedale di comunità e una pneumologia a servizio dell’emergenza. In quattro ore l’Ulss 3 Veneziana ha reso inoffensivo un cluster turistico pericolosamente in viaggio verso la nostra città.
A tempo di record messa in sicurezza comitiva di 26 greci in visita a Venezia che si è presentata al drive through di Mestre con un autobus da viaggio e il Covid a bordo.
Adesso sono tutti isolati e sotto osservazione. Presto verranno somministrate le cellule monoclonali per i turisti del cluster, positivi, che risulteranno idonei al trattamento (come viene fatto negli ultimi tempi per tutti i sintomatici eleggibili del territorio).
I tamponi dei viaggiatori sono sottoposti ora a sequenziamento per verificare la presenza di varianti.
“È stato un grande lavoro di squadra. Ci siamo attivati su più fronti in contemporanea: di tracciamento, epidemiologico, di diagnosi, di isolamento, clinico e di sequenziamento – racconta il direttore generale dell’azienda sanitaria Edgardo Contato -. Sono attività che pratichiamo quotidianamente, ma che ieri ci hanno messo alla prova perché per la prima volta rivolte a un cluster numeroso e improvviso”.
“Il tutto con l’ulteriore complessità di rassicurare utenti stranieri che si trovano fuori dal loro Paese. Efficienza e dedizione attivate in emergenza, grazie a un gruppo di lavoro collaudato, il nostro, che non si ferma mai, e che è costantemente a servizio della popolazione”, conclude il dg.
L’allarme è partito alle 17 di ieri pomeriggio, quando i 26 turisti si sono presentati con grande preoccupazione al punto tamponi di piazzale Giustiniani, a bordo di un grande autobus turistico.
Avevano appena effettuato un primo giro di tamponi rapidi in una farmacia Mestrina, per i sintomi da apparente raffreddamento di due di loro.
Lì, la prima comunicazione di 18 positivi al test rapido.
Accorti subito della situazione da monitorare, i sanitari del punto tamponi hanno così indirizzato il bus verso una corsia del drive through momentaneamente dedicata al mezzo, assieme a un team di sei professionisti sanitari (due infermieri, due medici e due amministrativi).
È stato chiesto ai turisti di rimanere all’interno dell’autobus, mentre un medico e un infermiere entravano a bordo con la tuta integrale anti contagio.
È stato spiegato in inglese dal personale dell’Ulss che sarebbero stati tutti sottoposti a tampone rapido di terza generazione e a tampone molecolare, e che avrebbero dovuto compilare un’anagrafica con tutte le informazioni utili.
Alle ore 21 di ieri, 8 turisti sono stati sistemati al Covid hotel, 16 nell’Ospedale di comunità di Noale e 2, provvisoriamente, in pneumologia a Dolo.
In queste ore i medici Usca hanno visitato con ecografi portatili i turisti e continuano a monitorare lo stato di salute dei quattro viaggiatori che al momento risultano sintomatici.
Tutti e 26 gli stranieri sono in possesso di green pass.
È in corso la verifica per capire quanti fossero vaccinati con doppia dose. Al momento ne risultano 24.
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