Un passo nella direzione di un turismo sostenibile a Venezia è stato compiuto qualche giorno fa con l’approvazione del primo codice deontologico degli operatori di incoming in Italia.
L’iniziativa è stata promossa dalla Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio e rappresenta un impegno concreto verso un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente e della comunità locale.
Il codice prevede una serie di linee guida volte a promuovere un’offerta turistica che aggiunga valore alla città in modo sostenibile.
Tra le principali disposizioni, gli operatori si impegnano a promuovere visite programmate e prenotate, favorendo una distribuzione temporale e di esperienze dei flussi turistici al fine di ridurre l’impatto dell’ overtourism.
Inoltre, verranno incentivati itinerari alternativi a luoghi come Piazza San Marco e Rialto, al fine di favorire una maggiore dispersione dei visitatori e un rapporto più equilibrato con i luoghi di interesse.
Tra le indicazioni rivolte ai turisti, si evidenzia l’importanza di mantenere la destra nelle calli per evitare intralci, di non spostarsi continuamente sui vaporetti affollati per scattare foto e di cedere il posto agli anziani, ai disabili e alle mamme.
Si sottolinea anche l’utilizzo di auricolari per ascoltare le spiegazioni delle guide al fine di ridurre il disturbo acustico e di non occupare i posti a sedere con oggetti o appoggiarci i piedi.
Il documento richiama inoltre alla coscienza dei visitatori una serie di principi di decoro, come il divieto di graffiti su monumenti e muri, e l’invito a non tuffarsi né fare il bagno nei canali.
L’iniziativa arriva subito dopo l’approvazione del Consiglio Comunale di Venezia di nuove regole per i gruppi turistici che visitano la città. Le disposizioni, che entreranno in vigore il primo agosto, prevedono un limite massimo di persone per i gruppi turistici guidati, che non potranno superare le 25 unità.
E’ stato, inoltre, vietato l’uso di altoparlanti che possano generare confusione e disturbo durante le visite e lo stazionamento dei gruppi in luoghi in cui possa arrecare “evidente intralcio” ai pedoni, specialmente su ponti e rampe di accesso riservate ai portatori di handicap.
Nel caso di più gruppi turistici contemporanei, le guide e gli accompagnatori sono tenuti a mantenere una distanza sufficiente tra loro per evitare blocchi stradali e consentire un agevole passaggio dei pedoni.
Le iniziative per un turismo sostenibile a Venezia dunque si moltiplicano, nella speranza che, alla fine, non restino carte di belle intenzioni.