I Carabinieri della Stazione di Marghera hanno tratto in arresto Rabbej Tarek, un cittadino tunisino 27enne, già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per spaccio di stupefacenti, da scontare presso la propria abitazione nel quartiere di terraferma.
I Carabinieri, però, nel corso delle attività di controllo del rispetto delle prescrizioni connesse alla detenzione domiciliare cui lo stesso era sottoposto per scontare una condanna di un anno e due mesi di reclusione per il reato di spaccio di stupefacenti, hanno verificato che il pregiudicato tunisino continuava la propria attività criminale sfruttando la continua e forzata presenza nell’appartamento come una opportunità di gestire con più attenzione la propria “clientela”.
Durante una perquisizione domiciliare i militari dell’Arma hanno rinvenuto occultata all’interno dell’abitazione oltre 5 grammi di hashish e un’ingente somma di danaro contante, oltre 15mila euro, sicuramente ingiustificata per un soggetto che non svolge un’attività lavorativa stabile e lecita trovandosi “ai domiciliari”.
Immediata quindi la denuncia all’Autorità Giudiziaria che concordando con le risultanze dell’attività degli uomini dell’Arma, che dimostravano chiaramente che lo spacciatore, ben lungi dall’essere sulla via della “redenzione”, aveva usato la misura alternativa al carcere per continuare il proprio “business”, ha emesso una misura di aggravamento della detenzione domiciliare disponendo che il tunisino fosse portato con effetto immediato in carcere per scontare la vecchia pena in maniera “tradizionale” e certamente meno ricca di opportunità delinquenziali.
Redazione
[20/01/2015]
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