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Weekend di sofferenze a Venezia. Alla Celestia visitatori della Biennale opprimono i residenti

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L’ultimo weekend a Venezia ha portato un flusso eccezionale di persone. I numeri ufficiali si sapranno più avanti ma per chi abita in città non ce n’è bisogno: la prima settimana estiva ha visto la città assalita da turisti, vacanzieri e gitanti come fossero giorni di Carnevale. D’altra parte, ad oggi, misure per regolare il flusso incontrollato di turisti a Venezia non ce ne sono.
Nei social, un po’ ovunque, vengono mostrate situazioni di vaporetti al collasso. I video mostrano senza possibilità di errore la grande difficoltà degli operatori Actv che si trovano a lavorare su mezzi dove i passeggeri sono stretti come sardine, dove sovente nascono discussioni e litigi, dove spesso si deve decidere se lasciare passeggeri per terra, dove facilmente la gente se la prende con loro, incolpevoli, per la situazione.

Venezia non sta reggendo l’urto anomalo di questo flusso di persone e il primo segnale lo danno proprio i mezzi pubblici.
E poi vi è l’aspetto “sociale”, quello della civile convivenza tra residenti e turisti che viene tanto raccomandato per ‘salvaguardare l’importante risorsa economica’ del turismo.
Ma le raccomandazioni, a quanto pare, non vengono recapitate anche all’altra parte.
Sabato un momento di tensione che ha portato vicino alla rivolta dei residenti si è avuto con un centinaio di ragazzi alla Celestia, fruitori del padiglione della Biennale (il famoso turismo d’élite).
I giovani hanno organizzato una partitella di calcio tra i balconi e i portoni dei residenti ai piani terra e ai piani rialzati. Urla, schiamazzi e pallonate e qualche discussione senza l’intervento della Var.
Poi, il caldo si fa sentire ed ecco il meritato riposo (nella foto) dove chi aveva conquistato un posto comodo non l’avrebbe ceduto per nulla al mondo.

A questo si deve la discussione accesa dell’anziano residente che non veniva lasciato passare per entrare nel suo ingresso con il carrello della spesa: la strada era ostruita da un giovane corpo spalmato che “non capiva” e non voleva spostarsi a nessun costo.
La vicenda si è conclusa con l’anziano che, per passare, compie una vera e propria gimkana tra micro-spostamenti e sollevamenti del carrello in mezzo a quel corpo che sembrava inanimato.

coda visitatori biennale venezia alla celestia nostra andreadc box
La fila per entrare nel padiglione della Celestia è corposa. Ci guardiamo attorno: tra i tanti cartelli e avvisi non ce n’è uno che raccomanda di tenere un comportamento rispettoso per chi vive nella zona.

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16 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. D’altra parte il nostro sindaco (non ricordo bene il nome ma è sempre quello che emette ordinanze che multano i bambini che giocano con i pattini) proprio ieri ha detto alla stampa, che c’è bisogno di PIÙ TEMPO per decidere il futuro delle navi in laguna…….si vede che ben oltre vent’anni di proteste non sono sufficienti; “VIVA VENESSIA E VIVA SAMARCO……”E viva le glorie dei commercianti

  2. Purtroppo niente da ridire sulla gestione di una città -un tempo- gestita da nobili mercanti ora in mano a sordidi bottegai! Tuttavia ke si abbia clemenza x ki è costretto a vivere in una città invasa da esseri bestiali ke scorrazzano lasciando segni indelebili di una inciviltá inaudita!

  3. I residenti sono stati troppo buoni in questi anni, convinti a tacere, grazie alla frottola che il turismo porta soldi e e lavoro per tutti, e alla fine sono stati sopraffatti.
    Stessa cosa succede con le navi a Venezia, con la frottola che porterebbero tanto lavoro (ovvero tanta precarietà o sfruttamento ai lavoratori, e tanti soldi a chi già ce ne ha)
    E’ ora di dire basta: turisti, navi, Biennale, Carnevale, Maratone tutti fuori da Venezia (e dintorni): basta speculare e sfruttarla a danno dei residenti. Qualche posto di lavoro in meno?Forse, ma anche qualche casa ad un affitto decente per residenti in più, qualche passeggiata senza turisti in mezzo, qualche posto libero per sedersi in vaporetto in più, qualche notte senza schiamazzi e rumori di valigie in più, e pure senza sveglie all’alba per i rumori di barche piene di merci per i turisti, e senza i tamburi e le grida pure di domenica al primo mattino prodotti dalle barche di mezzo mondo che ormai invadono i canali di Venezia per una Vogalonga dove le barche veneziane sono solo una su dieci, e dove dell’originario intento di evento contro il moto ondoso non è rimasto nulla: l’impostante sono i numeri di iscritti! Mentre nei canali proprio in quel giorno, paradossalmente il moto ondoso è da record, con manovre bizzarre di tassisti che fanno lo slalom tra le barche a remi, pure suonandogli dietro.

    Venezia torni ai veneziani!

    Prof. Fabio Mozzatto – Veneziano D.O.C.

    • Egregio professore,
      come la capisco e compatisco! Vivo all’estero, a Losanna Svizzera, ma ho famiglia a Bologna, e dunque mi sento molto italiana e orgogliosa delle meravigliose città e posti che abbiamo in Italia. Ma purtroppo spesse volte mi vergogno della noncuranza e del lasciar fare delle autorità e abitanti nel gestire lo spazio urbano.
      Vengo regolarmente alla Biennale, e ogni volta ammiro la calma degli abitanti di Venezia che sopportano dei vaporetti pieni di gente e valige che si mettono subito a sedere sui posti benissimo indicati per persone “deboli” e non si alzano alla vista di persone anziane (e fanno neanche spostare i loro bambini in età di stare in piedi o almeno sulle ginocchia); più volte l’ho dovuto fare notare io, ma sono io che ho fatto brutta figura.
      So che, in quanto turista, sono partecipe di questo problema, e cerco di darmi un poco di coscienza evitando di sporcare il meno possibile (tenendomi gli asciugamani messi a disposizione per la durata del soggiorno, scegliendo la razione giusta a colazione per non buttare via dei piatti di cibo non mangiati, ..).
      Sono stata anche molto sorpresa di vedere ancora le navi mastodonti passare davanti a San Marco perché mi era sembrato che fosse passata una legge che lo proibisse, ma l’avrò sognata!!
      Per me è sempre una meraviglia vedere Venezia e un mistero di come sia ancora in piedi quando penso a tutti i pali sott’acqua che sono così fragili, ma che tengono ancora.
      Spero che ci sarà presto qualcuno di competente alla testa della gestione della città (e anche dell’Italia) e Le mando i miei migliori auguri e saluti
      A. Collina

  4. Basterebbe che chi governa Venezia stimolato dai Veneziani che tanto “amano” la loro Venezia che loro più non è perché nulla è di nessuno quando si chiama suolo pubblico …ma apparte la sottolineatura dell’ovvio, basterebbe istituire un regolamento di flusso di entrata nulla di più facile in una città come Venezia dalla quale si entra solo da due punti…ma i veneziani vogliono i soldi dei turisti senza lo scotto e i disagi .

    • Povera te!!! Quando si fa di un’erba un fascio nn solo si offende ki soffre i disagi di ki vive in una città invasa da caproni impazziti,ma soprattutto spara cazzate dando giudizi ottusamente sommari!

    • E dopo 15 anni di sopportazione, anche io vado via. Mi arrendo. Da un eccesso ad un altro, ho preso casa in mezzo al nulla più assoluto degli appennini. Mi sono prima accertato che il piano regolatore di zona impedisse la fabbricazione di nuovi edifici, nonchè l’eventuale apertura di bar sui prati e nei tronchi cavi del bosco.
      Solo, completamente. Mi ci vorrà il resto della vita, per disintossicarmi dal marciume di una gestione sbagliata che ha portato la più bella città del mondo alla distruzione.

  5. Alla Celestia c’è il Padiglione che ha vinto Leone d’ore quest’anno, luogo che molti vorrebbero vedere , beh è aperto solo un giorno alla settimana… che gli date a fare il Leone , pur essendo molto bello, se poi non è ‘fruibile’ ?

    • E quindi residenti, anziani e non, zitti e mosca e subire!
      Ci rendiamo o no conto che la tua libertà finisce dove comincia quella degli altri?
      Ben vengano iniziative culturali ma sempre DI IMPATTO SOSTENIBILE per rispetto nei confronti degli altri.
      Mi fai il padiglione in mezzo alle case? Mi fai anche il centro di ristoro e di sosta per le migliaia di visitatori in modo che dopo non vadano randagi, non debbano fare schiamazzi e danni a terzi. Mi fai cartelli e avvisi per il comportamento da tenere perchè sei in mezzo a gente che lì ci vive. Altrimenti per conto mio con il leone ti ci puoi pulire il ….
      Veniamo noi sotto casa tua in alcune migliaia a farti casino e poi vediamo cosa dici??

    • È aperto tutti i giorni ma la performance con i veri cantanti che costerebbero una follia a tempo pieno per tutta la settimana sono presenti solo il sabato gli altri giorni trovate la spiaggia interna con gli asciugamani e gli oggetti e le basi registrate del canto comunque molto belle ed ugualmente mistiche

  6. Venezia e una città molto delicata va soprattutto amata doverosamente rispetta e con lei gli stessi veneziani chi non capisce questo può restare a casa sua Venezia ha un cuore che batte fortissimo un enorme abbraccio

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