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Truffe sentimentali on line: ecco come fanno. Presi 2 nigeriani a Padova

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Truffe sentimentali on line: sono moltissime. Arrestati oggi due soggetti che, facendo battere il cuore con falsi sentimenti, hanno carpito oltre 400mila euro a 50 donne.
Si inizia rastrellando siti di incontri e social alla ricerca di una possibile “anima gemella”, creando profili fake, accattivanti, attraverso i quali riuscire a carpire il cuore di decine di donne sole, agganciate però al solo scopo di farsi mandare del denaro.

E’ quello che commettevano due soggetti di Padova salvo, una volta ricevuti soldi in conto corrente, sparire lasciando le vittime con la disperazione di sogni d’amore infranti e con le tasche alleggerite.
Ora un’indagine della Guardia di Finanza di Padova ha messo fine alla truffa ‘sentimentale’, e due uomini, cittadini nigeriani, sono stati denunciati perché ritenuti autori materiali dei raggiri.

Sono due trentenni, vivono nel capoluogo euganeo, hanno famiglia ma risultano nullatenenti. Gli investigatori sospettano tuttavia che vi siano altri ‘furbetti del cuore’, ancora da identificare.
Nei conti correnti dei due uomini, aperti in una decina di diversi istituti di credito, sono entrati (e subito usciti) oltre 400 mila euro, che si sono poi trasformati in cripto valute e ricariche su carte prepagate. Le donne cadute nella trappola sentimentale sono una cinquantina, tutte tra i 40 e i 55 anni di età, residenti nei 5 continenti: Australia, Usa, Hong Kong, Germania, Polonia, Portogallo e Svizzera. Una volta resesi conto di essere state truffate si sono rivolte alla polizia dei rispettivi Paesi, che hanno quindi attivato gli investigatori italiani.

Questa era la tecnica degli impostori: creavano un profilo on line falso, con tanto di foto (fasulla) spacciandosi per uomini d’affari, professionisti, con un lavoro e una situazione economica importante. Instauravano inizialmente un rapporto d’amicizia, passando poi ad una storia sentimentale virtuale, conquistando così la fiducia delle malcapitate signore. A questo punto partivano le richieste di denaro, con sempre maggiore frequenza: prestiti o aiuti economici che chiedeva sostenendo di dover pagare biglietti aerei, spese mediche, di dover affrontare sopravvenute difficoltà finanziarie. Le ‘innamorate’ cedevano, inviando i bonifici, qualcuna di loro per importi di decine di migliaia di euro. I due indagati si premunivano ad incassare subito il denaro, lasciando a zero l’ammontare del deposito. Il rapporto epistolare con le vittime invece andava avanti per mesi, in qualche occasione anche per un anno, comunque il tempo necessario per vincere la diffidenza e le difese delle vittime. Raggiunto lo scopo i presunti innamorati sparivano, riciclandosi in altri nuovi profili fake.

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  1. se faccio io una cosa del genere parte la segnalazione alla finanza per il movimento anomalo di denaro. questi signori hanno potuto movimentare impunemente somme enormi e se la cavano con una denuncia. nel loro paese avrebbero rischiato 10 anni di galera, qui una carezza e tanta comprensione.

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