IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

lunedì 29 Aprile 2024
11.8 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGELe tavole del 1400 con le immagini sacre tornano nella basilica di Torcello
Questa notizia si trova quiLe tavole del 1400 con le immagini sacre tornano nella basilica di...

Le tavole del 1400 con le immagini sacre tornano nella basilica di Torcello

Un restauro durato tre anni

pubblicità

Le tavole del 1400 con raffigurati la Vergine con il bambino e gli apostoli tornano nella basilica di Santa Maria Assunta, a Torcello, dopo 3 anni di restauro.
Dopo un complesso intervento di restauro, preceduto da indagini e studi, sono state ricollocate, in questi giorni, le tavole dell’iconostasi del 1420 della basilica di Santa Maria Assunta di Torcello, a Venezia, opera di Zanino di Pietro. L’iconostasi è una parete divisoria decorata con icone e immagini sacre che separa la navata delle chiese in cui viene celebrata l’Eucaristia. Una struttura solitamente interposta fra il presbiterio e le navate in alcune antiche basiliche cristiane.

Si tratta di 13 pannelli di 70 centimetri per 114 ciascuno in tempera su tavola che ora fanno ritorno nella chiesa di Santa Maria Assunta, sull’isola di Torcello. Ad esser raffigurate le immagini della Vergine con il bambino e i dodici apostoli. La tavola risale al 1420-25 circa ed è riconducibile Zanino di Pietro, noto anche come Giovanni Charlier, il suo vero nome, o Giovanni di Francia, un pittore italiano, cittadino veneziano, di origine francese.

Si è trattato di “un complesso intervento di restauro – si legge nella nota del Patriarcato – preceduto da indagini e studi che hanno impegnato per molti anni tutti i partner coinvolti, in questi giorni vengono ricollocate le tavole dell’iconostasi della basilica di Santa Maria Assunta di Torcello.
Il lungo intervento di restauro, finanziato dai comitati privati Save Venice Inc. e Venice in Peril per dedicarlo alla memoria dello studioso John Julius Norwich, è stato curato dai restauratori Paolo Roma e Annamaria D’Ottavi della ditta Mauve sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Venezia con i funzionari Devis Valenti e Lucia Bassotto, con il coordinamento e la direzione di don Gianmatteo Caputo”.

L’intervento è durato tre anni proprio per la complessità tecnica e per l’adozione di adeguate soluzioni innovative nel campo della conservazione delle opere d’arte.
“Oltre allo straordinario risultato che riporta alla luce la bellezza delle tavole di Zanino di Pietro, sarà ora possibile – prosegue la nota – ammirare le tavole ricollocate secondo la sequenza originale, frutto di uno studio comparato che ha tenuto conto sia dei risultati tecnico materici che delle rilevanze iconografico-bibliche e liturgiche. Una visione d’insieme che apparirà nuova, ma che in realtà si avvicina alla configurazione che avevano le tavole prima dello spostamento effettuato nel secolo scorso per ragioni estetico-conservative”.

All’intervento di recupero e alla nuova valorizzazione della struttura sarà dedicata una giornata di studi che
verrà promossa dall’Ufficio Beni culturali del Patriarcato di Venezia e dalla Soprintendenza alle belle arti
nelle prossime settimane.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img