Studenti Stranieri nelle Scuole Italiane: una diversità culturale e linguistica proveniente da oltre i confini nazionali che ha superato la soglia del milione.
La cifra rappresenta l’ 11,3% del totale degli iscritti, stimati intorno agli 8 milioni e mezzo. Ma è una quota che nella vita reale diventa poco rappresentativa, in quanto le concentrazioni sono più elevate in certe zone piuttosto che in altre. Il 63% , infatti, si trova al Nord.
Secondo un recente report della Uil scuola, l’anno scolastico 2022-2023, rispetto all’anno precedente, mostra un trend in costante crescita, con una marcata impennata rispetto ai dati del 2021, che registravano una quota di circa 865.388 studenti stranieri, secondo i dati ministeriali.
Sempre più studenti da fuori confine, dunque, con una distribuzione geografica di questi alunni così rappresentata: più della metà (62,7%) risiede nelle scuole statali del Nord Italia, con regioni come Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia e Liguria che ospitano 602.387 studenti stranieri. Le regioni centrali, come Toscana, Umbria, Marche e Lazio, seguono con il 22,1%, mentre il Sud, rappresentato da Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna, accoglie il 15,62% del totale.
A sottolineare ulteriormente la diversità regionale, la Lombardia si conferma in testa alla classifica con 238.254 stranieri, pari al 24,6% del totale, seguita da Emilia-Romagna (13.107) e Piemonte (11.248). Nel Centro e nel Sud, invece, le regioni con la quota maggiore di studenti stranieri sono il Lazio (86.639) e la Sicilia (37.448).
Analizzando la distribuzione demografica, emerge che il 32,7% di questi studenti stranieri, corrispondente a 315.955 persone, frequenta la scuola primaria (età compresa tra i 6 e gli 11 anni). Segue la scuola secondaria di II grado (14-19 anni) con il 21,3% (205.806), mentre la scuola secondaria di I grado (11-14 anni) conta il 18,9% (182.479) degli iscritti. La scuola dell’infanzia accoglie l’11,4% degli studenti stranieri.