Un incubo per qualsiasi donna. Lui l’aveva colpita più volte perché pretendeva dall’ex compagna un atto sessuale. Lei solo dopo diversi tentativi era riuscita a divincolarsi e scappare in strada.
Durante gli attimi febbrili dell’aggressione con colluttazione la donna, però, era riuscita a chiamare il 112 per pochi istanti, prima che l’uomo le sottraesse con violenza il cellulare dalle mani.
Sabato notte i carabinieri di Marghera sono così intervenuti presso l’abitazione per un controllo, visto che l’uomo avrebbe dovuto essere agli arresti domiciliari, trovandolo però in strada con la figlia in braccio.
Ricostruiti i fatti secondo quanto riferito dalla donna, l’ex compagno, ospitato nella abitazione di Spinea per consentirgli di scontare la pena ai domiciliari e permettere di stare con la figlia di 5 anni, in piena notte avrebbe chiesto con insistenza alla donna di avere un rapporto sessuale.
Il suo rifiuto lo avrebbe però mandato su tutte le furie e dopo un’apparente desistenza, la rabbia si è scatenata iniziando a malmenarla e colpirla con schiaffi sul volto e sul petto, strappandole anche la maglietta. La donna è stata poi raggiunta e soccorsa dai carabinieri intervenuti.
I militari hanno proceduto quindi per il reato di evasione e per quello di maltrattamenti in famiglia.
H.S., con i precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Mestre e Marghera nel 2017 e 2018 nonché per reati contro il patrimonio e resistenza a Pubblico Ufficiale è stato così sottoposto a ordine di carcerazione.
I carabinieri della Stazione di Spinea, nella tarda serata di lunedì, hanno eseguito l’ordine emesso dall’autorità giudiziaria lagunare nei confronti del tunisino, classe 90.