Lo scorso anno nel periodo di carnevale presso una biglietteria automatica installata nella stazione ferroviaria di Venezia S.L. era stato rinvenuto un apparecchio “Skimmer” atto a carpire i codici i codici di sicurezza delle tessere bancomat utilizzate per l’acquisto di biglietti.
La Polizia Ferroviaria per il Veneto dopo aver riscontrato che altre stazioni erano state teatro di fenomeni analoghi in concomitanza con eventi socio culturali che richiamano importanti flussi di turisti, oltre ad aver potenziato la videosorveglianza sugli obiettivi sensibili, ha predisposto mirati servizi di controllo agli sportelli che prevedono pagamenti automatici attraverso tessere bancomat e carte di credito.
Proprio grazie a questa attenzione preventiva, nel primo pomeriggio di ieri, l’attenzione degli agenti veniva attirata da un turista che appariva in palese difficoltà a ritirare la sua carta di credito dopo aver effettuato un cambio di valuta.
Gli agenti avevano così modo di appurare che la carta del giovane era rimasta intrappolata nello sportello automatico a causa di un anomalo disallineamento della feritoia dove si infila la tessera.
Da un più attento esame gli operatori notavano che sopra il pannello originale dello allo sportello bancomat era stato applicato un dispositivo autoalimentato, noto con il nome di “Skimmer”, solitamente utilizzato da specialisti del settore per impossessarvi dei codici identificativi e di sicurezza delle tessere bancomat, riuscendo così ad effettuare indebiti prelievi dai conti correnti dei malcapitati di turno.
Sono attualmente al vaglio della Polizia Ferroviaria le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza per accertare l’identità dei malfattori che hanno applicato l’apparecchio.