Via libera alla settimana corta, anche se autorizzazione dell’assemblea delle famiglie. Secondo quanto stabilito dalla Provincia infatti, da settembre, nelle scuole superiori di Mestre, San Donà di Piave e Portogruaro, il nuovo anno scolastico sarà articolato in cinque settimanali, dal lunedì al venerdì.
Dalla Provincia, nonostante il no ricevuto anche da parte di alcuni presidi degli istituti e dei licei, garantiscono che l’attuazione di questo piano settimanale, porterà ad una diminuzione dei costi, al risparmio sul trasporto pubblico e garantirà alle famiglie di trascorrere più tempo assieme.
I genitori però, soprattutto quelli dei ragazzi che abitano nel Veneto orientale, si dicono contrari. A Portogruaro e a San Donà di Piave, le corse dell’autobus sono appositamente riservate agli studenti e mentre a Mestre e Venezia i ragazzi potranno andare a scuola di sabato arrangiandosi con i mezzi urbani, gli altri studenti non potranno farlo.
La Provincia, nella figura dell’Assessore alla Viabilità, Giacomo Grandolfo, ha infatti dichiarato: ‘’Se c’è qualche istituto che vuole continuare con le lezioni al sabato noi possiamo garantire il riscaldamento, ma non il trasporto pubblico. I dirigenti lo devono sapere, e devono assumersi la responsabilità di questa scelta, comunicandola ai docenti, agli studenti e ai loro genitori’’.
I genitori del liceo Bruno-Franchetti di Mestre sono stati gli ultimi ad incontrarsi per discutere sull’argomento, ‘’avevamo invitato la presidente della Provincia e gli assessori competenti ma non sono venuti’’ ha spiegato la presidente del consiglio d’istituto ‘’L’attuale programmazione scolastica dei licei, comprese le attività aggiuntive dei pof, i piani di offerta formativi, è incompatibile con una scuola su cinque giorni, quindi noi andiamo avanti per la nostra strada, anche perché di atti ufficiali da parte della Provincia ancora non ne abbiamo visti’’.
Redazione
[05/06/2014]
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