Cheik Tidian Diaw ha ammesso le proprie responsabilità. Il senegalese, fermato la notte scorsa, ha ucciso Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta nella sua casa a Firenze. L’uomo ha detto di non aver avuto l’intenzione di uccidere, di averla incontrata in un locale e di essere andato in casa con lei.
Cheik Tidian Diaw e Ashley Olsen hanno avuto un rapporto sessuale – secondo il suo racconto – ma poi hanno litigato. Lui l’ha spinta e lei ha battuto la testa. I segni di strangolamento sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla.
Ashley Olsen è morta per “strangolamento, ma la morte sarebbe sopravvenuta anche per due fratture al cranio rivelate dall’autopsia”, ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo.
Secondo la testimonianza, dopo un rapporto sessuale consenziente lei ha cercato di mandarlo via da casa in maniera brusca dicendo che stava per arrivare il suo fidanzato. Lui ha risposto: “Non sono mica un cane” e l’ha spinta, facendole battere la testa.
Mario Nascimbeni
14/01/2016