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Scuole chiuse per aule sporche, un po’ di soldi. Intanto chiusura per Mameli di Dese

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scuola preside condannata

Nella vicenda aule sporche – manutencoop – scuole chiuse, qualcosa si è mosso: i fondi integrativi per le pulizie da parte del Ministero sono arrivati alle scuole.

Ora si tratta di una questione essenzialmente burocratica, le scuole devono fare velocemente nel richiedere le ore aggiuntive per la pulizia.

A quanto pare, però, il problema non sarebbe definitivamente risolto, bensì spostato nel tempo. In futuro tutto dipenderà dai fondi stanziati dal Ministero, se ce ne saranno e quanti essi saranno. Gli stanziamenti appena arrivati riuscirebbero a ‘coprire’ fino a marzo.

Al ministero sono già cominciati gli incontri, ed essi saranno i primi di una lunga serie, perchè il problema a monte non è di facile soluzione. Mercoledì sera i vertici di Manutencoop aveva incontrato i funzionari ministeriali a Roma. All’azienda il Ministero ha chiesto di risolvere le urgenze, di integrare i contratti qualora venga richiesto dagli istituti, ma l’azienda ha risposto che con uno stanziamento di questo tipo il problema si ripresenterà più avanti».

I conti, infatti, non tornano. I fondi necessari ipotizzati dal Consip nella gara d’appalto erano 93 milioni. Quelli poi effettivamente stanziati sono 33, appena il 35% del totale. Il reintegro dell’emendamento alla legge di stabilità ha ridato un po’ d’aria alle scuole, ma solo fino a marzo.

Intanto, con i sopralluoghi dell’Ulss 12 di ieri pomeriggio è arrivata la chiusura per un’altra scuola, la Mameli di Dese, se non ci saranno pulizie straordinarie.
Sempre nel plesso Ilaria Alpi di cui fa parte la Mameli, ieri i bambini sono stati a casa lo stesso: un centinaio di mamme ha preferito non farli mangiare nei refettori. Una protesta che segue quella di mercoledì a Oriago, dove i genitori erano scesi in strada con cartelli e ramazze bloccando il traffico.

Paolo Pradolin

[17/01/2014]

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