Uno sciame sismico sta colpendo in queste ore Verona e la sua provincia con ripetute scosse di terremoto iniziate ieri sera poco dopo le venti e proseguite durante la notte.
Gia' a partire dalle venti qualcuno riusciva ad avvertire piccoli movimenti tellurici, ma le prime segnalazioni propriamente dette cominciano ad arrivare ai vigili del Fuoco per la prima vera scossa di terremoto, registrata di 2,1 gradi della scala Richter, avvertita nella zona del Valpolicella e in diversi quartieri della città . Sono le 20.41.
Alle 20.49, dopo pochi minuti, la terra trema ancora e decisamente piu' forte. L'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha comunicato che il nuovo terremoto è avvenuto alle 20.49 ad una profondità di 8 chilometri ed ha avuto epicentro tra Marano di Valpolicella e Fumane.
La scossa e' stata nitidamente percepita a Bussolengo, Fumane (foto), Grezzana, Marano, Negrar, Pescantina, San Pietro in Cariano e Verona, fortunatamente senza danni registrati a cose o persone.
Sono passate quattro ore dalla scossa precedente e la terra ricomincia a tremare. La zona e' la medesima di prima: Verona e provincia. Il terremoto viene percepito molto piu' nitidamente questa volta, forse anche perche' la gente si trova gia' coricata.
La scossa e' più forte e piu' lunga di quella precedente e fa tremare i piani alti di Verona e provincia.
L'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato un'intensita' di 4,1 della scala Richter, mentre l'epicentro è stato localizzato a 10 chilometri a nord di Verona e 2 km. a nord-ovest di Grezzana.
Sono tre quindi, al momento, le scosse di terremoto principali avvertite a Verona e provincia. Le prime due alle 20.41 e alle 20.49. Poi, attorno all'una di notte, l'ultima.
L'epicentro ancora una volta nella zona del Valpolicella a una profondità di 10,8 chilometri.
Quella della notte e' stata la determinante per cui tanta gente spaventata ha deciso di passare la notte in auto.
L'ultima scossa e' anche quella che fa registrare qualche danno tangibile del terremoto: si segnalano crepe e fessurature come anche piccole cadute di calcinacci in svariati luoghi. Alla chiesa di Sant'Ambrogio di Valpolicella, ad esempio.
[25/01/2012]
Giorgia Pradolin
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