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Sbarchi immigrati record nel 2023: “Mai così tanti dal 2016”

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Sbarchi immigrati record nel 2023: il numero di arrivi di migranti irregolari di quest’anno raggiunge il picco più alto degli ultimi sette anni. I dati sono stati resi noti da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. L’Agenzia ha evidenziato un allarmante aumento dei flussi migratori verso l’Unione Europea nel corso del 2023. Con 355.300 arrivi di migranti irregolari nei primi undici mesi dell’anno, si tratta del valore più elevato registrato negli ultimi sette anni, a partire dal 2016.

Il Mediterraneo centrale rimane la rotta migratoria più trafficata, con oltre 152.000 attraversamenti irregolari registrati fino ad ora, segnando anch’esso un picco dal 2016. Nonostante ciò, i dati mensili di novembre hanno mostrato un calo del 24%, probabilmente attribuibile anche alle avverse condizioni meteorologiche, portando gli arrivi a quasi 7.900.

In contrasto, la rotta dei Balcani occidentali ha registrato il calo annuale maggiore tra le principali rotte migratorie, con un decremento del 28%, totalizzando 98.600 rilevamenti irregolari. Nel frattempo, la rotta dell’Africa occidentale ha sperimentato un aumento senza precedenti, raddoppiando il numero di attraversamenti irregolari a oltre 32.400, segnando il dato più alto dal 2009, anno in cui Frontex ha iniziato a raccogliere dati.

Frontex ha sottolineato il pericolo delle traversate marittime, citando i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), che ha segnalato la scomparsa di 2.511 persone nel Mediterraneo nel corso dell’anno. La maggior parte delle vittime è stata registrata lungo la pericolosa rotta del Mediterraneo centrale.

In Italia, gli sbarchi nel 2023 hanno raggiunto il numero impressionante di 153.126, rappresentando praticamente l’intero totale degli arrivi europei attraverso la rotta del Mediterraneo centrale. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si osserva un aumento significativo, con agosto che si distingue come il mese più intenso con 25.673 presenze. I cittadini della Guinea e i tunisini costituiscono la maggior parte degli sbarchi, con 18.164 e 17.081 rispettivamente.

Secondo l’analisi della Coldiretti, quasi un terzo del Made in Italy a tavola viene prodotto grazie al lavoro di migranti regolari nell’agricoltura, fornendo il 32% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore nel 2022. La comunità di lavoratori agricoli extracomunitari più presente in Italia è quella degli indiani, seguita dai marocchini, albanesi, senegalesi, pachistani, tunisini, nigeriani e macedoni. La predominanza è nel lavoro stagionale, con picchi di domanda durante la raccolta estiva, garantiti da lavoratori regolari integrati che tornano anno dopo anno nelle stesse aziende.

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