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Abusivismo pericoloso a Venezia. “Perché non allontanate quelli che vendono i dardi che rischiano di prendere in un occhio qualcuno?”. Lettere al giornale

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Cara redazione mi preme segnalare come da questa estate Venezia, con la ripresa del turismo a pieni ritmi, nella zona di piazza San Marco e strada nuova e San Bortolo la sera sia tempestata da “venditori” abusivi del Bangladesh che mettono a repentaglio l’incolumità del cittadino e del turista con quegli aggeggi infernali che lanciano in alto nella speranza che la famiglia idiota di turno gli dia qualche spicciolo.

Ma io mi domando: chi è nella giunta comunale, invece di buttare via soldi per gli steward dedicati a non far sedere la gente sui gradini delle Procuratie, che al di là del buon costume o meno non mette a repentaglio l’incolumità di chi fa questo, perché non fanno dare il “Daspo” e tolgono di mezzo queste persone che in più di un’occasione hanno rischiato di far perdere un occhio ai passanti in quanto sti inutili dardi colorati li tirano in aria non curanti di dove cadono!!!

È una vergogna quello che sta succedendo, per non parlare dello squallore capitato col bonus trasporti poc’anzi…

Non mi firmo per paura di ritorsioni politiche ma se siete una redazione seria pubblicate la mia lettera perché rappresenta il pensiero mio e dalla maggioranza dei veneziani onesti che esigono di passeggiare in pace senza rischiare di perdere un occhio per colpa di chi non fa il proprio dovere.

(lettera al giornale)

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5 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Gentile lettera firmata, la capisco, si corre davvero dei rischi a mettere il proprio nome, ne so qualcosa, quello che Lei scrive è la verità, ma purtroppo non si può fare di più, se usassero il metodo duro ( e sono capaci di farlo ) molti commentatori direbbero che sono fascisti, veda quello che tutti i giorni fanno gli zingari, quanto rubano, e come si comportano con le case pubbliche. La sinistra ancora li difende a spada tratta, si scagliano contro chi denuncia, non vogliono le telecamere nelle scuole, negli ospizi, negli asili, come pensa si possano allontanare questi clandestini da Venezia ? l’unica possibilità sarebbe che si decidesse di separare Venezia dalla terra ferma, avere un Sindaco stanziale, magari residente in città, che conosca il territorio come le sue tasche, che rincasi alla sera a piedi attraversando la città, forse allora potremo pensare anche di vietare l’ingresso a questi buzzuri. Shylock the first

  2. purtroppo la dinamica descritta rappresenta il vero e ad oggi non ci sono stati interventi per frenare il fenomeno. mentre le truffe dei falsi sordomuti sono squallide ma pericolose soprattutto a livello economico, questi dardi anche se di plastica cadendo dall’alto rappresentano un vero e proprio pericolo pubblico, le autorita’ facciano il proprio dovere il cittadino onesto non ne puo’ piu’ di sta “giungla”

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