Non sono passati neanche due minuti quando Mario Fernandes rischia l’autogol per salvare alla disperata su Gervinho, messo davanti alla porta da un cross di Nainggolan.
E’il preludio di una serata di grazia, lo si capisce subito.
Infatti, subito dopo una grandinata si abbatte nel primo tempo sul Cska: Iturbe al 6’, Gervinho al 10’, Maicon al 20’ e ancora Gervinho al 31’.
Il resto della partita non cambia con un Cska allegro che affronta la partita con la difesa alta contro scattisti come Gervinho e Iturbe, che hanno fatto a fettine la retroguardia russa. Finirà 5-1.
Rudi Garcia ha pianificato un esordio di Champions ai limiti della perfezione, ma è un peccato che ci sia sempre chi trasforma il calcio in una guerra. Durante la partita lancio di fumogeni dalla turbolenta curva russa, fuori dalla partita incidenti e aggressioni.
Attorno all’Olimpico ancora violenti scontri fra tifosi. Romanisti contro russi, chissà perchè? Dagli ospiti slogan contro i rivali «americanizzati», in mezzo fiumi di birra comprata vicino allo stadio e passamontagna calzati prima della battaglia.
Alla fine a terra sono rimasti proprio due ospiti, di 28 e 22 anni. Sono gravi al Gemelli: il primo accoltellato all’addome e al torace, l’altro con la testa spaccata a bottigliate.
Tre steward romanisti sono finiti in ospedale per i tafferugli scatenati due ore più tardi sempre dagli ultrà russi, che hanno preso a calci e pugni il personale di sorveglianza, lasciato da solo a contenere la furia dei teppisti moscoviti. L’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio, ma ci sono polemiche sul ritardo con cui è arrivato l’ordine di aiutare gli steward.
Fuori, prima della partita, erano stati gli automobilisti barricati nelle macchine incolonnate senza possibilità di fuga a pagare il prezzo degli scontri.
Assalite addirittura le ambulanze con lanci di sassi e bottiglie mentre trasportavano i feriti.
Roberto Da Maschio
18/09/2014
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