Venezia, grande adesione di cittadini, artigiani e negozianti alla 2° assemblea pubblica del Comitato area ex-gasometri. Nell’occasione una “lettera aperta” è stata consegnata da Vittorio Baroni a Marco Borghi e a Lorenzo Pacagnella del Comune.
Marco Borghi, che ha ricevuto la comunicazione, ha successivamente precisato di non aver sottoscritto o dato adesioni, ma di aver preso semplicemente atto dei contenuti della stessa.
Durante l’incontro è stato ribadito il “manifesto” del movimento dai contenuti espressi qui sotto.
Da zona inquinata privata a parco urbano pubblico con la rigenerazione dei Gasometri di Venezia a San Francesco della Vigna, serviti in città per produrre gas dalla distillazione del carbone.
Attualmente i loro scheletri sono racchiusi dentro alte mura, destinate a sparire per far spazio a un parco urbano con alberi e panchine.
Ora il neo movimento Amici Gasometri di Venezia composto da cittadini attivi, negozianti, professionisti, artigiani e mondo della scuola, ha scritto una lettera aperta che ieri è stata consegnata porta a porta e ai candidati della Municipalità Marco Borghi e Lorenzo Pacagnella e del Comune, anche via email e social.
Il neo movimento avanza proposte: parco urbano, tirocinio attivo triennale per studenti, lavoro e casa per i giovani, un centro scolastico per la voga alla veneta, spazi nella darsena da assegnare solo ai residenti e negozi della zona, palazzetto dello sport alle Galeazze.
Già numerose le adesioni al movimento con sede a Castello, Corte dell’Arte, in Calle del Cafetier vicino al Barbarigo dove verranno presentati progetti di promozione e iniziative culturali.
Infatti, l’obiettivo della rigenerazione dei Gasometri si collega con lo sviluppo di un progetto culturale urbano più ampio lungo l’asse Barbaria de le Tole, Campo Santa Giustina, Campo e Salizada San Francesco, Arsenale per rilanciare l’artigianato locale di eccellenza, l’arte e la moda coinvolgendo studenti, designer, operatori turistici, ristoratori e agenzie immobiliari.
Il nocciolo progettuale del movimento consiste nel costruire un innovativo protocollo d’intesa partecipato per mettere in sinergia privato e pubblico nell’interesse di Venezia.
Lo scopo è quello di dare un contributo per il turismo di qualità, per la creazione di posti di lavoro, per far restare i giovani in zona a fare famiglia e conservare il fragile tessuto sociale.
100 studenti veneziani da formare al lavoro con tirocinio attivo di tre anni nei settori alberghiero, ristorazione e amministrazione.
Lavoro e residenza, quindi, con intervento pubblico di ATER, Comune e anche dello Stato per riassegnare gli appartamenti vuoti concessi a Marina Militare in campo di San Francesco della Vigna e alla ex Nunziatura.
Occorre restaurare il patrimonio edilizio pubblico pericolante. Quindi, niente costruzione dei previsti appartamenti di lusso ai Gasometri, ma la garanzia di un turismo certificato e sostenibile.
Il movimento fa anche emergere una cosa particolare emersa ieri. Tanti cittadini hanno espresso stupore sulla vera storia dell’area Gasometri e non credevano che per 14 anni è stata nelle mani della proprietà comunale, acquistata per fare un terminal servizi del Giubileo 2000. Nel 2014 la gestione comunale cambiava la destinazione d’uso, aumentava i volumi edificabili, vendeva l’area (inquinata) vincolando gli acquirenti privati di realizzare una palestra per le scuole, bonificare terreni e falde, nonché realizzare opere a beneficio collettivo.
Nulla è stato fatto.
Movimento Amici Gasometri di Venezia
( amicigasometri@gmail.com )