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“Ami Venezia? Non venire a Venezia”. Lettere

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Caro turista che stai pianificando una gita o un soggiorno a Venezia, prima di prenotare fermati e rifletti. Quella che immagini essere la “città più bella del mondo” non è nemmeno più una città, ma un luogo in mano a speculatori che di “originale” non ha proprio nulla. Ricorda: quando porgerai i tuoi soldi all’affittacamere, al ristorante o al negozio di souvenir finanzierai chi ha sfrattato i residenti sostituendoli con lavoratori precari che non guadagnano abbastanza per viverci.
Chi parla del turismo come l'”oro del terzo millennio” osservi gli stagisti nelle reception o l’esercito di camerieri e cuochi stranieri costretti a dividere un alloggio in Terraferma. Perché quella che gli amministratori chiamano “capitale mondiale della sostenibilità” non prevede abitanti: gli edifici che prima ospitavano famiglie sono diventati hotel ed “affittanze” dove l’unica abilità richiesta ai dipendenti è quella di “sapersi adattare”.

Per rendersene conto basta guardare i numeri: se nel 1951 Venezia aveva 174.800 abitanti, oggi ne conta appena 50.412, prevalentemente anziani, mentre il dato più eclatante riguarda i posti letto delle attività ricettive, passati dai 12.955 del 1997 ai 59.373 del 2019: quasi cinque volte tanto. Lo stesso avviene per i bar, giunti a quota 1.468 di cui 420 aperti negli ultimi 7 anni: business dell'”ultima ora” che di Venezia hanno solo lo stereotipo, dove alla richiesta di un’informazione vi risponderà qualcuno che ne sa ancora meno di voi.

Perché il turista è solo un numero, un pollo da spennare, che importa se ciò che gli si dice è falso. Anzi, meglio ricorrere al luogo comune, alle “maschere”, alle “gondole” e a “Casanova”, visto che il minimo comun denominatore fa incassare molto di più.
Se vi aspettate cultura e tradizione troverete l’esatto opposto, vi sentirete addirittura insultati. Ma quel che è peggio è che i posti in cui dormirete, in cui vi sederete, in cui farete acquisti hanno alle spalle storie tristi di famiglie che, in nome del “turismo”, sono state esiliate dal luogo in cui sono nate e cresciute.

Questo perché il mercato non è mai stato regolato e a trarne vantaggio è la minoranza dei veneziani, proprietaria di immobili, che in barba ad ogni scrupolo non ha rinnovato i contratti d’affitto ma ha ceduto ad agenzie, multinazionali, imprenditori dalle dubbie referenze.
Così dove prima c’erano una casa o un negozio di vicinato ecco un “Ca’ Arlecchino”, uno snack-bar o una rivendita di paccottiglia, tutto rigorosamente finto, mentre i veneziani veri, portatori della cultura, dei valori e della tradizione, hanno fatto le valigie e vivono a malincuore in qualche palazzone di provincia, parlando con nostalgia della loro città che ora non esiste più.

Tutto ciò che gravita intorno a Venezia è l’avidità dei proprietari che hanno preferito la rendita, quelli per cui “cento euro in più fanno la differenza”, che non hanno alcuna remora a dare l’aut-aut a un artigiano, a una coppia di anziani, a una famiglia con bambini.
La loro ingordigia ha innescato un circolo vizioso nel quale, mancando gli abitanti, hanno chiuso scuole, ospedali e servizi cancellando così altre professioni che permettevano di far fronte agli affitti sempre più onerosi.

L’appello di “non venire a Venezia” può sembrare forte, secondo alcuni “controproducente” perché toglierebbe ai lavoratori del turismo “anche quel poco” che permette loro di sfamarsi, ma è l’unica soluzione per affrancarsi dalla speculazione, per far tornare la città quel luogo che merita di essere. Perché è solo boicottando la catena d’hotel, l’affittacamere o il ristorante con “buttadentro” che i proprietari inizieranno a non incassare più e a porsi delle domande: gli affitti scenderebbero e tornerebbero i giovani, le famiglie.

Se non verrai a Venezia sarà un vantaggio anche per te, visitatore, che tra qualche anno tornerai e ti sentirai ospite di una città viva, osserverai i bambini giocare, mangerai a fianco di un residente, e quando rincaserai porterai nel cuore questi ricordi invece degli stereotipi, delle calche e della paccottiglia. Ma soprattutto non alimenterai il conto in banca di chi ha ereditato una casa o un negozio ma, invece di rimboccarsi le maniche come il nonno e il padre, vive di rendita tra mete esotiche e abiti di lusso senza curarsi di chi ha sfrattato e di chi, al suo posto, abbassa la testa per “contratti” precari tra stanze doppie, piatti e chincaglieria che di “veneziano” non hanno proprio niente.

Un (ex) Veneziano

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55 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. condivido il malumore derivante dalla svendita di Venezia – REGINA DELL’ADRIATICO – in parco turistico . Ma dopo più di un anno da questa corposa presa di posizione dei cittadini cosa è stato fatto? chiusi negozi di cose utili e necessari per una convivenza urbana, aumentate le licenze a bar, hotel, negozi di cianfrusagilie, allargati plateatici che bloccano le strette calli. Beh i soldi facili fanno gola a tutti .. e gli amministratori in questo si rendono ipovedenti; così Venezia dall’anno scorso ha perso altri 1000 abitanti.

  2. Ma chissa’perche’questo gioiello di città riesce a dare al Mondo intero lezione di Civilta’in qualsiasi campo…..
    Ovviamente e’una domanda retorica….
    E’la dimostrazione che la Civilta’non e’un’improvvisazione….
    Non bastano i soldi…ne tantomeno i luminari e/o politici e leggi del momento..a far civile una Citta’.
    Ci vogliono secoli di lavoro illuminato a 360 gradi su Architettura, Ingegneria,Dipintura ,Scultura, Scenografia,Arredamento,Moda ,lavorazione del vetro e dei tessuti…
    Secoli di ingegno nella navigazione e costruzione di navi e porti su tutto l’Adriatico ….sino alla scippata Istria ..Dalmazia e Peloponneso…

    E poi i Veneziani da bravi marinai e gondolieri ti insegnano pure a curar giardini…
    Ma sono dei Marziani..?
    .No no xe solo Venexiani!
    Le improvvisazioni del web ….i grandi eventi eccetera nulla possono ….contro l’impegno silenzioso quotidiano dei Veneziani veri nel corso dei secoli.
    Ora Venezia ha solo bisogno di pace e di rispetto….
    Ovviamente ha bisogno di continue cure…lungi dalle deturpazioni del turismo di massa.
    Venezia non ha bisogno di supereventi…non ha bisogno di sciami di turisti che la asfissiano … mortificano…saccheggiano.

    No no…Venezia ha bisogno solo di bella gente di ogni ceto sociale..
    Gente bella dentro…..che possa dare un contributo vero…
    Basta con lo scempio ..basta con l’andare a Venezia…solo per prendere…
    E ora che ci vada solo chi sa dare rispetto ed aiuto e cure..come si darebbe ad una vecchia nobile e splendida signora…

  3. Sono d’accordo. Addirittura non sembra più di camminare in quella Venezia del dialetto “Venessian” con negozi e bancarelle , specialmente sotto il periodo Natalizio. Adesso sembra di girare in una città qualunque delll’Asia. A questo ha portato questo GLOBALISMO e consumismo sfrenato. A far perdere l’identità culturale e le tradizioni non solo di Venezia ma di tutta l’Italia.

  4. il problema è solo ed esclusivamente politico c’è una classe dirigente assolutamente incapace di affrontare i molteplici problemi che la città a primo tra tutti e la mancanza di servizi per i veneziani quei pochi rimasti!! in oltre la sfiducia dei veneziani deriva da una burocrazia che a dato il permesso di svendere la città per soldi al miglior offerente come in un asta che si consuma alle spalle dei veneziani ma dove essi son i primi a perdere!!!

  5. Io frequento la città dai primi anni ’70 quando era piena di topi, puzzava di urina di gatto e la maggioranza delle case erano fatiscenti…è stata restaurata e ripulita da chi ha acquistato, a caro prezzo, le case vendute dai veneziani…probabilmente gli stessi che ora si sentono defraudati…

  6. Sicuramente il problema esiste…e ha molte cause non sempre risolvibili…ma…anni fa sono stata a Firenze …tutto un b&b….neppure una casa….e residenze che di turistico avevano ben poco….a dir poco squallide….questo è il caso di molte città turistiche purtroppo….

    • Sono perfettamente d’accordo, non solo su questo ma soprattutto su come sperperano i soldi nel costruire e lasciar costruire ciò che conviene, non ciò che conviene ai veneziani

  7. Ho frequentato ca’ Foscari negli anni 90. sono tornata a Venezia qualche giorno fa ed ho avuto lo stesso sconforto. tutto o quasi è in mano a stranieri. purtroppo il dio denaro è più forte di qualsiasi radice

  8. Ribellatevi! Sassi contro le vetrine di paccotiglia, sassi contro le vetrine dei cioccolatari “made in Venice” che truffano i turisti, vetrine rotte al capitano che ti vende le caramelle piene di zucchero (e forse ci potete trovare pure lo zucchero tipico della Colombia..), ristoranti e bar gestiti da mafiosi, tipo quelli delle 1000 pizze.. Hotel che dichiarano una capacità ricettiva, ma in verità hanno molte più camere e ci fregano la tassa di soggiorno (che dovrebbe essere investita per il bene della città!)
    Basta abbandonare la città, non serve a niente, la state dando vinta a chi vuole che questa città sia solo occupata da turisti.
    A mezzogiorno è pieno di gente, la sera dopo le 23 desolazione, nemmeno un prete con cui chiacchierare direbbe qualcuno!
    Ribellatevi, meglio se pacificamente, ma anche se non lo fosse sempre meglio che vivere in terraferma con la coda tra le gambe!
    Il turismo è la salvezza di Venezia o forse proprio la sua rovina?

  9. Condivido pienamente la prima lettera dell’ ex Veneziano. Abito a Venezia, ma sempre più incazzata. Oggi da Marghera, dove tengo l’automobile, a Venezia ci ho impiegato un’ora e mezza
    Poi arrivata finalmente in città non ho potuto prendere il vaporetto pur essendo abbonata annuale. È uno schifo.L’amministrazione della città è formata da personaggi o impresentabili o incapaci o ancora essi stessi speculatori. Sto seriamente pensando che la mia resilienza è agli sgoccioli e forse è proprio questo che vuole il nostro sindaco di MOGLIANO

  10. È vero che purtroppo la città è cambiata, ma la colpa è anche di tutti quei veneziani che, 30 anni fa, hanno deciso di lasciare la città perché era più facile e meno oneroso prendere una casa a Mestre di nuova costruzione. Perché era figo avere la macchina sotto casa, per andare a sciare o in collina, senza alzarsi un’ora prima a Venezia per fare la stessa cosa. Io ho fatto una scelta di sacrificio per rimanere nella mia città e non accetto che chi non ha voluto sacrificare, critichi i cittadini che come me hanno acceso mutui sia per acquistare che per restaurare la propria casa.
    Non tutti vivono di rendita dei sacrifici dei propri genitori, c’è chi nella vita si rimbocca le maniche per crearsi un futuro mentre altri scappano piangendosi addosso e invidiando la vita degli altri guardando solo la superficie senza sapere il come e il perché.
    Smettiamo di vomitare sentenze senza sapere e senza aver prima fatto una profonda autocritica.
    L’invidia è una brutta bestia.

  11. Purtroppo, questo fenomeno si chiama gentrificazione turistica! Ed è per questo che evito Venezia da anni. Mi dispiace tantissimo per questa città, non se lo meritano i suoi abitanti. Un giorno, diverse città italiane saranno delle Disneyland a causa di amministratori senza istruzione, cultura del territorio e nozioni sull’ urbanismo. Ci vogliono più sociologi e meno conoscenti di…

  12. Dopo vent’anni, tre settimane fa ci sono stata, ormai sono grande, e quando ero piccola ci passavo le estati, visto che avevo una sorella sposata con un veneziano. L’odore di questa città era inconfondibile, un profumo che amavo, un profumo dolcissimo. Adesso dopo anni veramente i veneziani sono spariti.I negozianti sono stranieri, nei ristoranti sono stranieri, nei botteghini sono stranieri. Sono ritonata a casa con l’amaro in bocca,.Nessuno parlava in veneziano.

  13. … noi (mia moglie & io), negli ultimi anni, si pagava un affitto di 600 mila lire al mese (natoci, io, ho vissuto a Venezia 53 anni…). A scadenza di contratto sono diventati 3.500 (euro)(€)… Nessun “aiuto”, per restare, a cui poter accedere, allora, oggi non so (?)…… Dopo 12 anni dal nostro trasferimento in “terra ferma” (ancora Venezia…) l’appartamento è sempre disabitato….! La maggior parte di chi ancora vive (?) (residenti) (pochi i “resistenti”) (!) in centro storico (Venezia & isole) affitta case, stanze, ecc., ad uso turistico… ogni “cosa” può essere affittata alla Biennale… ecc., &/o resta vuota, sfitta, disabitata…. Le seconde, terze, ecc., case, si sprecano (per lo più, restano lì, dimenticate, o usate pochi giorni l’anno)… I teatri/sale cinematografiche sono diventati “altro” &/o conglobati dentro attività “altre” (private)… Per avere un posto barca… posto barca? (ma guarda, ci sono più barche che residenti)… Panifici scomparsi, latterie scomparse, macellerie scomparse, mercerie scomparse (ecc. ecc.), mercati & mercatini, in genere, scomparsi o quasi… ecc.ecc.ecc… I “risolutori” si sono succeduti, i “venexiani” (chi mercante per nascita &/o per necessità) si sono venduti la città, ecc… ma, se il Mose funziona, tranquilli, Venexia (Vanexia) ci sopravviverà… &, ma, garantisco, non mi consola se “tuttoquesto”, ed altro ancora, viene condiviso con i “centristorici”, passati, presenti & futuri, d’Italia …!
    Proposta (sperimentale)(semiseria)(numero n.) (?)… costruire una copia di Vanexia com’era &/o com’è (non dov’è o era..) in un sito a scelta (sono aperte le candidature…) dove spostare la “famelicità” turistica, & commerciale, mondiale… assicurando “movide” 24 ore su 24, paccottiglie cinesi, & molto altro ancora, tutto compreso…! & “liberare” Venezia ripopolandola (no seconde, terze, ecc. case), restaurandola “seriamente” (dovremmo discutere su cosa vuol ancora dire: seriamente…) ridando lustro a arti & mestieri, passati & futuri… molta ricerca…. gli alberghi, a Mestre (Venezia)… pochi ingressi, a prezzi modici, per visitarla (Venezia), musealmente, città rinascente… grande presepio vivente (?)…. mah, forse….

  14. Tutti voi che scrivete siete dei dinosauri aggrappati al passato. Io son sicuro che quando eravate piccoli voi già c’erano vecchi che dicevano quello di cui state parlando voi. In ogni caso questo è un mio parere ma il dato di fatto è che tutti voi che parlate male della mia città siete scappati con la coda tra le gambe e date la colpa a chi è restato. Perche invece di parlar male da Mestre non siete rimasti qua a LOTTARE per difendere quello che dite di amare??io vedo solo una manica di vigliacchi e invidiosi. A tutti piacciono i soldi e i mercati si adattano alla gente che compra. Non avete soldi per sostenere la città non guadagnavate abbastanza per questo siete scappati, e adesso non sputare sul piatto dove aveteangiato o provato a mangiare senza esserci riusciti perché a venezia vi sono ancora veneziani come me che questa città la amano, ci vivono e la sostengono pur essendovi difficoltà. E parlo da commesso a 1300 euro al mese con un mestiere normalissimo no da imprenditore. RIPETO INVIDIOSI E VIGLIACCHI

  15. Da veneziana di 74 anni ho vissuto la mia città negli anni meravigliosi in cui passeggiavi e avevi librerie, negozi artigianali ma anche servizi come le classiche botteghe di mutande,filati ecc., ora non vedi altro che osterie e alberghi,alberghi e ancora alberghi basta passare per il canale di cannaregio e ti fai un’idea, un vero schifo

  16. Io ci lavoro e ci vado tutti i giorni. Ho passato questo periodo pasquale in un inferno di gente . Sporcizia ovunque. Quando uscivo dal lavoro e mi sono fermata a bere qualcosa o a mangiare un tramezzino non ho mai trovato nessuno che mi facesse uno scontrino e categoricamente il pos era inutilizzabile! Se questa è Venezia rimpiango i tempi del lockdown! Amavo allora girare la citta

  17. ” scaccia i fiumi e l’ingordigia degli uomini “….. così ci avvertiva Cristoforo Sabbadino ….. Non lo abbiamo ascoltato …..
    Così come per idealismo politico Venezia ha perso la capacità di importare materie prime per trasformarle in opere d’arte conosciute in tutto il mondo ….fino a pochi decenni fa da tutto il mondo venivano per il vetro , per l’oreficeria e per tutte le attività artigiane …..pochi turisti ma buoni e acculturati …..poi piano piano via gli artigiani, senza più nuove generazioni dirottate sul non saper far nulla se non lavorare nel turismo e ora treni e aerei low cost scaricano le cosiddette ” mandrie” che nella maggior parte non sanno nemmeno dove siano capitati e che cosa sia Venezia…… Deserta e senza mura rimarrai….

  18. È proprio così come la descrivete. Da alcuni anni sono tornato e ho votato contro la sinistra imperante. Dalla padella alla brace…… I bottegai ora imperano nella laguna e, come disse Guccini in una sua canzone, “Venezia la vendi ai turisti”. Tra poco avremo il colpo di grazia con le speculazioni dei terreni sulla gronda lagunare per arricchire chi ha rubato la fiducia e le speranze dei veneziani che amano la città.

  19. Lettera stupenda, reale e triste perché affronta un tema che nessuno ormai considera più. Caro Luca sono sicura che quando non vai in campo con tuo figlio la campagna non ti fa così schifo e ci vai anche perché ci trovi verde e relax. Ma purtroppo i veneziani non vedono aldilà del ponte. Solo Venezia e Venezia, mamma mia che miseria fate. Siete senza alcuna apertura mentale. Mi spiace per tuo figlio!!!!!!!

  20. Non potendo più stare a Venezia, invita gli altri a non venirci. Solita tarantella della speculazione, vittimismi e cazzate varie.
    Se c’è il turismo di massa è perché la maggioranza di VOI veneziani ha voluto così. Ormai questo posto vive solo di turismo e non cambierà mai.
    La maggior parte della gente qui vuole i turisti è inutile che continuare da decenni con queste lagne. Non vi piace? ANDATEVENE. Grazie a Dio siete in via di estinzione, chissà che una volta che sarete a quota zero, non si sentiranno più lagnerie. ANDATEVENE, ma non i turisti, voi Veneziani dovete andarvene una volta per tutte.

  21. Il problema è che non si capisce che anche se d’improvviso tutti gli alloggi fossero disponibili per i residenti… comunque non si tornerenne ai numeri di un tempo, perché quel che manca a Venezia sono i servizi e le comodità a cui solo chi è nato a Venezia può ancora rinunciare. E questo è il fenomeno di tutti i centri storici delle città d’arte… spopolato di residenti che scelgono la provincia oer gli spazi e la comodità e al centro ci vanno a passeggiare il sabato pomeriggio.

  22. COMPLIMENTI PER LA LETTERA
    Tutta verità, se non ci fossero tanti turisti la gestione cittadina dovrebbe orientarsi su altri modi per guadagnare.
    SE AMATE VENEZIA NON VISITATELA, non cascate nella rete di chi specula grazie a voi

  23. Trovo forte ma vera questa questa lettera ad un turista che, la maggior parte di loro, non sa nemmeno cosa viene a vedere a Venezia. Io sono proprio una sfrattata per colpa del turismo ma continuo a chiedere una casa a Venezia al Comune che se ne frega. Abbiamo fatto l’articolo con mio marito e pur di non lasciare la nostra città che ci ha visto crescere, giocare nei campi, correre in bicicletta e sposarci viviamo ospitati da parenti in una stanza di 4×4 con un cagnolino, perchè qui vogliamo restare e resistere ( e siamo già sopra i 60 anni).

    • Venezia non è più per i veneziani ,Bangladesh ,Cinesi, lavori per i nostri giovani non ci sono o contratti a chiamata ,o sotto i ristoranti proprietà dei Cinesi pagati una miseria e ore su ore, case comunali pieni di muffa nessuno fa niente ,mezzi di trasporti actv vaporetti freddi d’inverno e caldi d’estate , turisti accalcati con zaini sulle spalle ,vita economica a VENEZIA COSTA IL TRIPLO DELLA TERRAFERMA

  24. Commento solo questo dato riportato dall’articolo perchè manifesta un insolita analisi dei dati …..
    GLI ABITANTI NEL 1951 erano 174.800 e oggi 50.412, per differenza mancano 124.388 abitanti (posti letto)
    Posti letto passati al turismo da 12.955 a 59.373 dal 2019 …. consideriamo tutti i 59.373 posti letto per turisti …. se sommo posti letto 59.373 a abitanti odierni 50.412 viene fuori un totale di 109.785 …. mancano ancora 65.015 abitanti per arrivare ai 174.800 presenti nel 1951!!!!!
    Ripeto … ci sono ancora 65.015 posti letto liberi che non sono adibiti ad affitti turistici e ti lamenti che non ci sono appartamenti per eventuali residenti?
    Il problema non sono gli affitti turistici ma l’aver snaturato la città dei servizi base. Finiamola di cercare un capro espiatorio con motivazioni insensate ….

    • ..e nel 1951 i pianoterra erano per lo più abitati da molta gente e frequentati da acqua alta e pantegane!! Poi è arrivato il Piano Regolatore (Salzano e “Eddyburgo”) a impedire adeguamenti, modifiche, cambi d’uso, frazionamenti, apertura di attività e via dicendo, ad impedire, cioè, un adattamento alla evoluzione dell’economia e dei ‘modi’ di abitare del dopoguerra.
      “Impedire”, non “regolare”, in una spietata indefessa, feroce lotta al ‘profitto’ e alla proprietà privata di cui anche lo sproloquio del ex-veneziano che invita a non venire a Venezia è permeato!!
      Il turismo è l’ultima spiaggia, l’ultima difesa sopravvissuta (una svista?) ai bolscevichi che hanno distrutto l’anima di questa città dagli uffici di Urbanistica!!
      E piantiamola con la storia dei residenti espulsi e delle ‘coppie che ‘non si sposano perché non trovano casa’ : si va ad abitare dove è più comodo, più igienico e soprattutto dove c’è possibilità di lavorare e intraprendere!

  25. Abbiamo visto nel 2020 cosa è Venezia vuota: una desolazione totale.
    Come scritto nella lettera, è dal 1951 che la popolazione diminuisce. Cosa fa pensare che se non vengono i turisti la popolazione torni ad aumentare? La storia dei negozi di vicinato è insostenibile, stanno (purtroppo) sparendo dappertutto. Quanti veneziani hanno preso le navette per i supermercati perché il negozio sotto casa gera masa caro? I negozi di paccotaglia cinese stanno aprendo anche in terraferma e la Finanza si accorge solo ora delle “famose valige” e delle attività apri e chiudi. Ci sono stati 2 anni dove si sarebbe potuto/dovuto pianificare qualcosa di efficace incluso il porto passeggeri (ne parlano da così tanti anni che se mi davano una pala il Contorta glielo avrei scavato a mano), ma come al solito non si è fatto nulla. Mi ricordo che il ticket turistico sui bus era stato introdotto per sostenere lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai turisti, invece si è creata una società con parco auto e personale che gira 2 per auto per controllare. Poi ri-scoppia la baraonda e la migliore soluzione ri-proposta sono i tornelli.

    • Venezia vuota era BELLISSIMA
      ricorderò sempre con piacere gli anni del Covid, quando potevi girare per Venezia senza l’orda di barbari trolleymuniti, senza gli autobus strapieni di cingalesi che lavorano in nero nei ristoranti e la sera tornano in massa a Chirignago, senza i pirla che vogliono arrivare in monopattino a piazza San Marco e li sbattono sui masegni dei ponti. Senza gli addi al celibato alcoolici che finiscono vomitando e facendo schiamazzi per le calli. Quando gli unici negozi aperti erano quelli a servizio dei veneziani. Quando aprivi le finestre e c’era l’acqua limpida e i pesci nei rii.

  26. Comincio ad essere stanco di leggere commenti negativi su tutto e su tutte le iniziative. Non vogliatemene ma i problemi ci sono, non si può negarlo ed abbiamo bisogno di soluzioni costruttive anche se sperimentali. Il no a tutto e’ più che mai deleterio.

  27. Ciao, siete andati a Venezia?
    Com’è? Bellissima vero? La città più bella del mondo!
    Racconta!

    Cosa gli dico a questo? Gli devo dire che ci ho messo 2 ore per trovare parcheggio? Che mi sono incanalato in mezzo a una calca indescrivibile che mi ha spinto come un serpentone fino a San Marco? Che durante il tragitto non sono riuscito a godermi nulla dal casino che c’era? Che spesso ci bloccavamo per un sacco di tempo in una calle stretta o che per fare un ponte ci vogliono minuti perchè tutti si bloccano per scattare una foto? Che ho trovato solo negozi di paccottaglia orribile a 99 centesimi, che il vetro non era di Murano, che non ho trovato un bagno o un cestino, che ho mangiato primo, secondo e contorno a 11 euro e ho ancora mal di pancia? Che non ho visto nessun veneziano…o forse si, erano quelli con lo guardo tra il rassegnato e l’esasperato…che girando per i campi non ho visto un solo bambino giocare? Che per entrare alla Basilica ci ho messo 2 ore di coda? Che alla fine eravamo talmente stanche ed esasperati che abbiamo finito per litigare tutto il giorno?
    ….
    Ma scherzi? Faccio come tutti!
    Prima gli mostro le foto che ho pubblicato sui social…quelle dove facevamo finta di essere allegri e felici, super sorridenti…peccato che appena scattata la foto tornavamo a lamentarci del casino, della stanchezza e a litigare…
    ….
    Ciao! E’ stato fantastico! Una città bellissima, ogni angolo è una meraviglia! La piazza, la Basilica…indimenticabile! Ho preso anche dei souvenir in vetro di Murano originale ad un prezzo pazzesco! Un sogno! Ti consiglio di andarci…e mi raccomando: non perderti un pranzetto di pesce: si paga poco e si mangia bene ovunque!
    …..

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