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Rebecca Pavan: “Razzismo in autobus nel veneziano: chiesto biglietto solo a me perché di colore”

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Rebecca Pavan, in autobus: “Chiesto il biglietto solo a me perché di colore”. Il caso sarebbe avvenuto su un mezzo della terraferma veneziana.

La denuncia della giovane sui social sta scatenando un mare di repliche, ma come è possibile che nel 2022 vi sia un caso di razzismo a bordo di autobus del veneziano? Ai danni di una 21enne campionessa sportiva, tra l’altro. Il caso, che potrebbe essere un malinteso, è raccontato dalla giovane.

Rebecca ha dichiarato che una volta salita sul mezzo assieme alla madre si è sentita raccomandare dal controllore, e questo proprio solo a lei, unica tra tutti gli altri passeggeri, di timbrare il biglietto. Alla mamma che le stava vicina, invece, non sarebbe stato chiesto niente.

Per Rebecca la ragione è semplice: la madre, adottiva, ‘ha la pelle di colore diverso dalla sua, che è nera’. “Questo ha un nome: si chiama razzismo” ha dichiarato la giovane.

L’antipatico episodio sarebbe avvenuto ieri mattina sull’autobus della linea 85 del servizio pubblico, in affidamento al vettore privato ‘Arriva’. La società ha replicato, smentendo comportamenti razzisti: “Riteniamo che quanto accaduto sia, seppur spiacevole, un malinteso. Il controllore ha riconosciuto la mamma di Rebecca come un’abbonata delle linee di Arriva Veneto (fatto confermato) mentre, non avendo mai visto la ragazza le ha chiesto di validare il titolo di viaggio. Alla richiesta, la ragazza ha provveduto a validare”.

Il controllore, sottolinea la nota, “mai ha avuto l’intenzione o la volontà di offendere Rebecca o la madre. Dopo l’episodio è profondamente scosso e addolorato, soprattutto per il crescente clima di astio a cui si sente sottoposto, perché accusato di un comportamento lontanissimo dal suo modo di essere”.

Rebecca Pavan è comunque offesa e pretende le scuse dall’azienda.

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Il biglietto viene chiesto a tutti. Poi se c’è qualche faccia nota con l’abbonamento, solo un idiota lo chiederebbe.
    Pongo io ora una domanda: E’ voglia di fama da campioni o mediocre tentativo di razzismo al contrario?
    In ogni caso, provo disgusto.

    • Caso successo personalmente a me. Sale il controllore controlla i vari abbonamenti poi va dal mio amico italiano ma mulatto (mamma italiana e papà egiziano) e con fare da fenomeno gli fa ” e tu mostrami il permesso di soggiorno! “.

  2. Utilizzando tutti i giorni i mezzi di Arriva Veneto, posso confermare che l’autista/controllore chiede a tutti, abbonati compresi, di obliterare ogni volta. Quindi, non si è trattato di razzismo.

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