Va in scena la Vogalonga a Venezia, un momento unico in cui l’arte del remo si fonde con la bellezza senza tempo di Venezia. È un’occasione per celebrare la tradizione, la solidarietà e la passione per lo sport, che riunisce persone provenienti da tutto il mondo per condividere un’esperienza indimenticabile. I rematori, giovani e anziani, novizi e veterani, si uniscono nel remare attraverso la magica laguna veneziana, trasmettendo un messaggio di speranza e determinazione.
Anche quest’anno sarà un trionfo di colori e cultura: imbarcazioni provenienti da diverse nazioni si uniranno per celebrare un simbolo di resilienza, unità e amore per il mare e la tradizione. E ci sarà spazio anche per la forza e il coraggio delle donne che hanno affrontato il tumore al seno.
La 47esima Vogalonga sarà una giornata indimenticabile per tutti coloro che parteciperanno e per gli spettatori che si affacceranno ai canali e alle sponde veneziane per ammirare lo spettacolo delle imbarcazioni che solcano le acque.
Le imbarcazioni sfileranno per trenta chilometri, navigando tra Sant’Elena, Vignole, Sant’Erasmo, San Francesco del Deserto, Burano e Mazzorbo, Madonna del Monte e San Giacomo in Paludo. Il percorso continuerà attraverso il canale di Cannaregio e il Canal Grande, fino all’arrivo in Punta della Dogana.
Spazio anche per il dissenso, però. A fianco a chi sostiene che la celebrazione del Remo abbia perso il suo storico valore con l’ingresso in massa di canoe, kayak e dragonboat, si registra la protesta del gruppo “Insieme”.
Il gruppo, che unisce 39 associazioni di sport acquei della laguna di Venezia, continua ad attirare l’attenzione sul gravoso tema della lotta al moto ondoso. In occasione della 47esima Vogalonga, nata proprio come protesta per la sempre più incontrollata gestione del traffico acqueo e, constatato che decorsi ormai 50 anni dalla promulgazione della prima legge speciale su Venezia, ancora oggi, la città soffre della quasi totale mancanza di sensibilità e sensibilizzazione da parte delle amministrazioni locali e nazionali, partirà 30 minuti più tardi all’avvio rispetto a tutti gli altri.
Ma senti questi due! La Vogalonga è patrocinata tra gli altri dal Comune di Venezia. Vuoi vedere che il Sindaco non ha voce in capitolo? O ce l’ha soltanto per quello che gli interessa? Passate meno tempo al bar, che vi annebbia la mente.
Cara volpe, mi sa che chi passa più tempo al bar tra noi è Lei, ma sono solo affari suoi, detto questo davvero Lei crede che abbia tutto questo potere ? si ricordi che tra il dire ed il fare c’è sempre di mezzo il mare della politica.Shylock the first
Ma cosa c’entra il Sindaco….Per ogni fesseria lo tirate per la giacchetta….
Faccia così, prenda carta e penna e faccia firmare a tutti i veneziani una petizione per abolire la Vogalonga, così andremo tutti al lavoro in tempo e i vaporetti rispetteranno gli orari…..
Servirebbe una nuova ondata di covid, ma questa volta una di quelle con i fiocchi, tutti chiusi a casa a tempo indeterminato come piace alla sinistra, tutti i negozi chiusi, niente bar o ristoranti aperti, niente Vogalonga ne Vogacurta. L’unica cosa da fare è vietare tutte le barche a remi, vero ostacolo al nuovo che avanza, barche solo elettriche, anche i remi a ricarica solare, e solo voga alla Veneziana, no Kayak o Canottaggio. Cosa c***o c’entri il Sindaco proprio non lo capisco, secondo voi lui può decidere se fare o non fare la vogalonga ? ma avete idea chi c’è ancora all’interno di questa amministrazione ? ci sono persone che hanno oltre 4 amministrazioni alle spalle, e fanno il buono e il cattivo tempo dietro le quinte. Shylock the first
VERGOGNOSO!!! Il traffico acqueo questa volta l’ha creato proprio la Vogalonga. Infatti, già dalle 7,30 la città era semiparalizzata con i vaporetti in forte ritardo, il personale Actv in tilt e la gente, che stava andando al lavoro, giustamente imbestialita. Sul canale di Cannaregio i vaporetti passavano a stento, cercando di evitare le imbarcazioni a remi che procedevano come pecore al pascolo. Mai visto dei rematori più incivili. E’ intollerabile che ogni anno un’intera città sia ostaggio di un’orda di foresti, che con le imbarcazioni più disparate intasano i canali. Inutile, poi, appellarsi al Sindaco che vive in campagna, a lui interessano soltanto altre cose…