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RAPINE IN BANCA | Rapinatore pendolare arrestato dai Carabinieri

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VERONA | I carabinieri di Verona hanno arrestato un rapinatore di 22 anni che, dalla provincia di Roma, per rapinare raggiungeva gli istituti di credito del nord Italia a bordo della sua auto, sulla quale applicava targhe rubate da vetture dello stesso modello per non essere scoperto durante la fuga.

I carabinieri, dopo che in poco più di due mesi aveva messo a segno rapine a mano armata di coltello che gli avevano fruttato quasi 50 mila euro, sono riusciti a risalire a lui analizzando i filmati della banca dove aveva messo a segno l’ultimo colpo, dai quali sono emersi i dettagli di una coda di rondine e un tribale tatuati sui due lati del collo.

Alla fine, i carabinieri hanno arrestato V.G.N. che il 29 maggio 2012 aveva compiuto sia una tentata rapina che una rapina rispettivamente a San giovanni Lupatoto e a Bussolengo.

La direttrice dell’agenzia della Banca Popolare di Verona di via Ca’ Nova Zampieri di San Giovanni Lupatoto, in quella data aveva chiamato verso le ore 11.10 il 112 di Verona segnalando che poco prima un uomo armato di coltello aveva tentato una rapina in quell’istituto allontanandosi a bordo di una lancia Y 10 di colore grigio.

Mezz’ora dopo alla centrale della Compagnia di Peschiera era stata segnalata una rapina alla filiale della Banca di Credito Cooperativo del Garda di via Verona di Bussolengo. Il rapinatore dopo essersi avvicinato alla cassiera con il pretesto di voler cambiare 50 euro, l’aveva minacciata con un coltello, impossessandosi di 7000 mila euro, prima di fuggire con la stessa auto utilizzata nel tentativo di San Giovanni Lupatoto.

Subito sono partite le indagini dei carabinieri, che dopo aver visionato le immagini e prelevato un'impronta lasciata dal rapinatore sono riusciti a risalire alla sua identità . Inoltre i filmati avevano rivelato altre informazioni.
Il rapinatore che all’ingresso e nelle fasi successive aveva ostentato una padronanza della situazione e una dimestichezza proprie di un esperto, quando la cassa che stava cercando di forzare non si era aperta, poiché dotata di apertura a tempo, era invece entrato nel panico.
La forte agitazione era addirittura aumentata quando l’apertura automatica della bussola si era spenta casualmente.

In preda al panico si era anche ferito a una mano, cosicché i carabinieri hanno potuto esaminare un documento che si era sporcato del suo sangue, ed anche il dna gli è stato fatale.

Alla fine, avendo i carabinieri avuto una targa parziale da un passante, hanno ricostruito anche il sistema di fuga “sicura” utilizzato dal 22enne.
L'uomo infatti utilizzava per scappare la sua auto, su cui applicava targhe rubate da altre auto dello stesso modello, facendo sembrare che l’eventuale testimone si fosse sbagliato.

Scoperto quest’ulteriore escamotage ai carabinieri non è rimasto nient’altro da fare che mettere insieme tutti i pezzi del puzzle.
Ora il 22enne è rinchiuso nel carcere di Massa.

p.pradolin
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[18/09/2012]


titolo: RAPINE IN BANCA | Rapinatore pendolare arrestato dai Carabinieri
foto: CARABINIERI (archivio)

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