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Ragazze molestate in treno, non ci sono i filmati

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Si continua a parlare dei disordini avvenuti giovedì scorso al Garda, a partire dalla maxirissa avvenuta in riva al lago, per la quale le bande si erano date appuntamento su TikTok e nella quale più di duemila ragazzini si sono scatenati tra devastazioni e aggressioni.

I disordini, come noto, sono poi continuati a bordo del treno di rientro con molestie denunciate da cinque adolescenti lombarde (ma le ragazze molestate sarebbero una dozzina). Sia la Procura che la Questura di Verona hanno scelto la strada del silenzio assoluto ma la polemica sulla sicurezza è esplosa, grazie al sindaco di Peschiera, Orietta Gaiulli, che ha parlato chiaramente di guerriglia urbana, e grazie al sindaco di Castelnuovo che cita una lettera al Governo, al Prefetto e al Questore di Verona per “l’incapacità del Comune di Castelnuovo di dare una definitiva sistemazione alla spiaggia, ormai da tre anni teatro di violenze e scempi”, inviata il 30 maggio lanciando l’allarme “per possibili problemi di ordine pubblico nel territorio, a causa di gruppi che si dirigevano verso la spiaggia libera del vicino comune di Castelnuovo”.

E mentre il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, lancia l’allarme per centinaia di interventi delle forze dell’ordine, soprattutto nella notte di sabato, tra schiamazzi, botte, risse e feste abusive con giovani ubriachi a Jesolo, tutti si interrogano sul problema di queste bande di ragazzini violenti che molto spesso sono composte da stranieri di seconda generazione che si scontrano con i “locali”.


Il sindaco di Castelnuovo aveva scritto per possibili problemi di ordine pubblico nel territorio, a causa di gruppi che si dirigevano verso la spiaggia libera

I controlli delle forze dell’ordine servono ma non possono essere onnipresenti. Le telecamere di sicurezza, invece, servono al più per identificare eventuali responsabili a cose fatte, ma non a prevenire. Restano comunque strumenti indispensabili per l’ordine pubblico e tutti se ne rendono conto quando i reati restano senza filmati, come avvenuto a bordo del “treno delle molestie alle ragazze bianche”.

Non possono infatti contare sulle immagini delle telecamere di sorveglianza del treno gli investigatori che si occupano delle molestie subite dalle ragazze perché il convoglio, a quanto si è saputo, non essendo di recente costruzione, non ce le aveva le telecamere di sorveglianza, a differenza di quelli più nuovi della flotta che percorre la linea Verona- Porta Nuova Milano.

Quel giorno numerosi dei partecipanti ai disordini sulla spiaggia, a cui ha posto termine la Polizia con equipaggiamento antisommossa, si erano riversati in stazione ed erano saliti a bordo di quel treno terrorizzando ragazze che sono state pesantemente molestate sul convoglio.

I responsabili, giovani tra cui nordafricani, secondo il loro racconto, non le facevano allontanare (“Qui non devono salire ragazze bianche…”) nonostante le adolescenti continuassero a cercare di spostarsi fino a riuscire a scendere alla stazione successiva rispetto a Peschiera: Desenzano del Garda.

Qui, mentre erano in lacrime, sono state raggiunte dai genitori. Il giorno dopo in sei hanno sporto denuncia.

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