Non è una novità che la Polizia di Stato non se la passi bene con i mezzi a disposizione, sembra oramai la solita minestra riscaldata, ma a Venezia, oramai la situazione è assurda. A fronte di circa una ventina di autovetture assegnate alle volanti terrestri della questura, ve ne sono di media 4/5 che vengono utilizzate h24, quindi senza alcuna sosta, con la conseguente possibilità di incorrere in rotture come quella accaduta l’altra notte.
Ad una Alfa Romeo 159 si è rotta la coppa dell’olio, che ha fatto scivolare l’autovettura facendola finire in testacoda, per fortuna, grazie anche all’abilità dell’autista, non ha causato danni a terzi e agli stessi occupanti.
Non possiamo più attendere l’arrivo delle tanto pubblicizzate Seat Leon, che non sappiamo se arriveranno più a causa dello scandalo Volkswagen, a Venezia c’è bisogno assoluto di nuove autovetture da adibire al controllo del territorio.
I cittadini chiamano e la polizia deve arrivare in tempo in ogni tipo di intervento. Ma come possiamo correre con queste macchine insicure? Non ci resta altro che denunciare pubblicamente la situazione in cui sono costretti a lavorare i poliziotti a Venezia, e non solo, affinché la politica, che di fatto è l’unica responsabile, decida di svegliarsi e aumentare le risorse economiche per il comparto sicurezza, e la smetta di praticare tagli che giocano pesantemente sulla sicurezza dei cittadini e degli stessi poliziotti.
Per far capire che noi dell’UGL le bugie non le raccontiamo, alleghiamo anche al presente comunicato una foto che abbiamo scattato al cruscotto di una Alta Romeo 159 attualmente utilizzata per fare servizio di volante nella terraferma veneziana. 261.000 km….. a voi ogni commento, ma una cosa è certa, i poliziotti hanno “paura” di salire a bordo di questi mezzi, non siamo più sicuri, e credeteci arrivare il prima possibile su certi tipi di intervento, equivale a dire, in certi casi, salvare delle vite umane, scusateci se è poco.
f.to Il Vice Segretario Nazionale
Mauro Armelao