“Spl non partecipera’ né alle celebrazioni del 25 aprile, ne’ a quelle del 1 maggio assieme a quelle forze che hanno trasformato queste date in uno stucchevole Festival dell’ ipocrisia. Bisogna sempre fermarsi a riflettere, per non continuare a procedere su strade errate: e cosi’, ci chiediamo , quale “festa della Liberazione”? Se siamo occupati militarmente dalla Nato, culturalmente distrutti dal modello neoliberista anglosassone che mette al centro il denaro, l’ egoismo, l’ individualismo e la competizione.
Siamo talmente POCO liberi che negli ultimi 3 anni abbiamo subito : chiusure FORZATE di attività, limitazioni assurde e antiscientifiche, imposizioni sanitarie e ricatti degni da satrapi medioevali che stiamo pagando amaramente , basterebbe andare a vedere negli ospedali cosa sta succedendo.
E quale festività del 1.maggio, festa dei lavoratori ?? Tra sottopagati, sfruttati, disoccupati, cassintegrati, ( oltre 8 mila nella nostra Regione tra loro e quelli in ditte in piena crisi acclarata ), lavoratori stretti tra contratti nazionali firmati dalle sigle sindacali che legittimano lavori a 5 euro lordi l’ ora, COME SI HA IL CORAGGIO DI FESTEGGIARE???
Oramai il sistema trasversale al potere ha di fatto creato il precariato a vita ( jobs act , voluto in primis dal pd e dalla sinistra al governo e accettato di buon grado dalle destre ), legalizzato il lavoro gratuito e rischioso tra “alternanza scuola lavoro” e fantomatici stage, sturato la paga a cottimo e legittimato ogni restrizione in nome della guerra , in aperta violazione dell’ art 11 della Costituzione.
Noi del sindacato dei popoli liberi non ci saremo, per rispetto, per coerenza e per totale dissonanza verso questo circo dell’ipocrisia !
Organizziamo silenziosamente l’ alternativa a tutto questo sfascio, ripartendo da concetti basici.
Domenica 7 MAGGIO a Clauzetto ore 10,30 ci recheremo in silenzioso pellegrinaggio presso la tomba del Comandante Daniel Avdeev e dei suoi commilitoni russi e ucraini , davanti al cimitero di Clauzetto , sopra la scalinata Antistante il sagrato della Chiesa di San Giacomo, scelto come ATTO SIMBOLICO, poseremo un mazzo di fiori per dire si alla fratellanza tra i popoli contro l’ odio delle classi dirigenti serve di alta finanza, multinazionali e guerrafondai sulla pelle della povera gente inviata al fronte. Un fermo NO all’ invio di armi. Ecco dove saremo noi di SpL per le giornate della “FUTURA liberazione e del lavoro dignitoso ”
Sindacato dei Popoli Liberi
Concordo pienamente….
Orwell lo descrisse nitidamente nei suoi libri 1984 e la fattoria degli animali quello che sta accadendo oggi…
condivido!
Via la Nato da casa nostra, questa sarebbe la vera Festa di Liberazione. Shylock the first
Grazie, lettera molto bella. Condivido in pieno i concetti!
Tutto vero! Solo ipocrisia pura! 15 precari storici del Comune di Venezia, compresa la sottoscritta buttati in strada dopo anni di lavoro tra l’ indifferenza di TUTTI I SINDACATI e l’ipocrisia demagogica di chi ha finto di darci aiuto con un’ interpellanza che scontato sarebbe stata bocciata. In questa mattanza c’è chi ha perso pure casa e chi mangia con i pacchi di pasta della Caritas, chi invalido al 100% vive con 380euro al mese. Erano solo dei miseri lavoratori lavativi pubblici perciò niente di male, si cerchino un altro lavoro. In che sogno si trova un altro lavoro, specialmente dopo i 29 anni, in un’Italia distrutta?