[26/11] La protesta dei genitori per l'interruzione del servizio di continuità pediatrica ha avuto un nuovo capitolo oggi e un nuovo testimonial: Il consigliere comunale di Venezia Beppe Caccia.
Caccia si è sporto da un balcone verso l'esterno dell'Ospedale Civile di Venezia inscenando una protesta che ha mobilitato istituzioni a diverso livello.Mentre altri manifestanti protestavano in campo SS. Giovanni e Paolo, sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine, è stata riferita al sindaco di Venezia la criticità della situazione.
Orsoni a quel punto si è messo in contatto con il direttore generale dell'Ulss 12 veneziana, Antonio Padoan, che ha dato la propria disponibilità a partecipare ad un tavolo di lavoro sul problema.
A quel punto il sindaco ha contattato il rappresentante dei pediatri di base, Andrea Schiavon, concordando anche con lui l'incontro, al quale parteciperà anche il vicesindaco, fissato per lunedì mattina, con lo scopo di avviare un tavolo di trattativa tra l'Azienda Ulss 12 veneziana e i pediatri di base per trovare un accordo che assicuri la ripresa del servizio di continuità pediatrica.
Mentre il consigliere Caccia gridava slogan ed appendeva uno striscione con scritto “La salute è un diritto dei bambini” ai passanti veniva spiegato che il servizio di continuità pediatrica è quello che permette di avere un pediatra per le visite ai piccoli nei week-end.
Un servizio che si è interrotto improvvisamente a luglio, ufficialmente per problemi di ferie estive, ma a quanto emerso per mancanza di fondi a copertura delle esigenze dei pediatri, e non è più stato riattivato.
La posizione dei pediatri nella questione è lapalissiana e nota: non si può venire a fare una visita al sabato e alla domenica per 10 euro. Oltre a svilire la professione, anche il medico preferisce restare con la sua famiglia.
paolo p.