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Pesci morti a Marghera dopo l’incendio, divieto di pesca vicino alla 3V Sigma

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pesci morti a marghera dopo incendio

Pesci morti a Marghera dopo l’incendio, scatta il divieto di pesca nei canali attorno alla fabbrica.

All’indomani del rogo divampato nella sede della 3V Sigma di via Malcontenta, azienda specializzata nella produzione di prodotti chimici avanzati, si registra una strage di pesci nei canali di Porto Marghera. Dopo l’esplosione, una grossa nube di fumo nero si è alzata dalla fabbrica spostandosi fino al centro storico veneziano: veleno che dall’aria potrebbe essersi spostato nell’acqua, anche a seguito dell’acquazzone che ha seguito l’incidente, con pessime conseguenze sull’ecosistema lagunare.

Un video realizzato da un veneziano su Facebook denuncia uno scenario allarmante e mostra le carcasse dei pesci galleggianti.

“Spero che gli enti preposti facciano un controllo delle acque – dice il veneziano nel video – dopo l’esplosione di ieri, perchè secondo me c’è qualcosa che non va”.

“Questi sono tutti pesci morti nel canale del terminal di Marghera, posso garantirvi che sono centinaia e centinaia che i gabbiani si stanno mangiando. Sono tanti e c’è anche puzza nell’aria. Spero che qualcuno faccia qualcosa, che controlli”.

Ieri l’odore acre portato dalla nube non si sentiva solo nella terraferma ma anche tra i sestieri del centro storico veneziano.

Inoltre, una sostanza viscosa nell’acqua e un odore fastidioso che si percepisce nell’aria. “Si vede proprio un velo sull’acqua – dice la testimonianza – una sostanza oleosa. Questo volevo denunciare”. Resta da capire in che misura le sostanze velenose possano aver intossicato l’acqua al punto da far morire i pesci.

pesci morti a marghera dopo incendio

E il Comune di Venezia, dopo aver invitato i cittadini a non raccogliere frutta e ortaggi a Marghera e Mestre, ora applica anche il divieto di pesca nei canali vicini allo stabilimento che ha preso fuoco.

Oggi pomeriggio si è tenuto un tavolo tecnico di aggiornamento con i rappresentanti di Comune, Città metropolitana, Arpav e Ulss 3 “Serenissima” e un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto di Venezia, durante i quali sono stati resi noti i primi esiti delle analisi ambientali effettuate nelle ore immediatamente successive al rogo nel territorio comunale e nella giornata odierna.

Secondo il rapporto fornito dagli Enti competenti nelle aree urbane monitorate, i valori dell’aria sono risultati tutti nella norma. In attesa degli esiti delle ulteriori verifiche che saranno forniti da Arpav entro le prossime 72 ore, il Comune rinnova in via precauzionale la raccomandazione alla cittadinanza di non raccogliere a scopo alimentare ortaggi o frutta nei territori della Municipalità di Marghera e Mestre Carpenedo.

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Per quanto riguarda la gestione delle acque, fa sapere il Comune, ieri notte si è provveduto allo spurgo della vasca di raccolta dello stabilimento in cui era confluita l’acqua utilizzata per spegnere il rogo: ciò ha contribuito ad impedire la fuoriuscita di reflui nel canale Lusore Brentelle, collegato alla Darsena della Rana (dove erano già state posizionate nelle ore precedenti alcune panne antinquinamento) e al canale industriale Ovest.

Sono stati svolti dei campionamenti delle acque superficiali vicino al punto di scarico dello stabilimento interessato dall’incendio.

Sempre in via prudenziale, in attesa dell’esito degli accertamenti, è stato quindi disposto il divieto di pesca nel Canale Lusore-Brentelle, Canale Industriale Ovest e Nord, Banchina Azoto fino al canale dei Petroli.

“Ringraziamo Arpav e Ulss 3 per il costante e proficuo lavoro di squadra a tutela della salute dei cittadini”, ha commentato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

Appena disponibili informazioni aggiuntive, fanno sapere da Ca’ Farsetti, di concerto con le autorità sanitarie, si provvederà a fornire ogni ulteriore indicazione utile.

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