Chiedo, se possibile, si discutere il problema fosse settiche e BeB a Venezia, grazie.
Risiedo a Venezia, in una zona bellissima, fresca e verde e che tutti ci invidiano e, proprio perchè sto bene nella mia città avevo ipotizzato di acquistare (facendo grossi sacrifici e con l’aiuto di mia madre) una villetta allo scopo di farne un “bed and breakfast”.
Essendo a conoscenza della burrasca che ormai da anni gira attorno alla questione dei “B&B di Venezia” mi ero immediatamente informato presso gli uffici del Comune e ho purtroppo avuto la conferma che a Venezia, le “licenze di BeB”, se così le vogliamo definire, come anche tutte le altre (eccetto ferramenta e panifici se non erro) sono chiuse e, almeno per quanto concerne i BeB sembrerebbe forse per sempre.
Allora subito pensai alle proteste di San Pietro e Sant’Anna dove, qualcuno dice, si vorrebbero realizzare dei mega alberghi al posto di case popolare e dell’ ex ospedale militare; ma perchè si vieta di aprire un BeB (ricordo che un bed and breakfast non può per legge avere più di tre camere ad uso turistico extra alberghiero)e si permette però di realizzare un hotel? Poi pensai alla questione delle fosse settiche, si, perchè, in un primo momento, prima di bloccare le licenze per i BeB si era fatto obbligo di realizzare le ormai famose fosse settiche (che qualcuno dice siano dannose per la struttura portante dell’mmobile), che, ovviamente, come sarebbe buon senso fare, tali fosse non le si poteva interrare esternamente all’edificio (dove tra l’altro passa già una rete fognaria e ci son già delle vasche di raccolta) ma le si dovevano realizzare all’interno del proprio appartamento e magari in cucina (alla faccia delle regole sanitarie!).
Immaginate di custodire una vasca di raccolta liquami nella cucina del vostro appartamento e pensate se è buon senso fare ciò! Mi fermo qui e pongo una domanda , anzi due, ai lettori: trovate giusto che chi non ha un lavoro e ha però la fortuna di possedere un immobile (oppure un appartamento) a Venezia non possa ottenere il permesso di affittare in regola e di pagare pertanto le tasse, primo, perchè le licenze di BeB sono state chiuse e, secondo, perchè non ha la possibilità di realizzare la fossa settica?
La seconda domanda: perchè l’amministrazione comunale di Venezia non permette il realizzo, a proprie spese, di una nuova fossa (nel caso si stia parlando di un edificio con fosse vecchie e magari già ubicate sul suolo pubblico) non all’interno del proprio appartamento (il che sarebbe a dire che è impossibile e per le ingenti spese che si dovrebbero affrontare e per il disagio che comporterebbe un tale intervento) ma all’esterno, parlo per chi non possiede un giardino privato, sul suolo pubblico e magari in sostituzione alla vecchia vasca già esistente oppure adiacente ad essa? Sarebbe forse troppo facile?
E poi non dimentichiamo che Venezia vive di turismo e di lavoro ce ne sarebbe in abbondanza per tutti (anche se vengono realizzati mega alberghi al posto di piccoli BeB, magari in sostituzione di un ospizio oppure di una casa popolare.
Grazie,
lettera firmata
qui entra in gioco il regolamento edilizio e la salubrità dei locali che spesso vengono confusi con le restrizioni di ogni tipo nei confronti di chi affitta (a volte assurde). Affittare una cantina o un vecchio magazzino pieno di ratti (si fa per dire) e muffa è prima di tutto un problema di regolamento edilizio e delle norme nazionali prima di parlare di abusivismo di chi affitta anche un sottoscala
concordo con la lettera al 100%, aggiungo che a Venezia si può fare tutto, ma proprio tutto, basta conoscere il politico giusto. Shylock
vero purtroppo (o per fortuna per chi ha amici politici)
Accidenti a quanti boicottano con le fosse e altri regolamenti quei cittadini che vogliono vivere di rendita e non lavorare tutta la vita. Ma come si fa? Possibile che nel 2023 ci sia ancora qualche cretino che va in cerca di un lavoro onesto e paga i contributi?
Verso lacrime ogni sera per quei poveri cristi che vivono in casa del comune e col mutuo prima casa acquistano l’immobiliare da affittare B&B; mi struggo dal dolore per quei poveri che vanno a vivere in terraferma per affittare la casa e vivere di rendita. Ma dove andremo a finire di questo passo? Toccherà mica cercarsi un lavoro e versare contributi e tasse per 40 anni? Ma dove siamo? Nel Medioevo?
L’unica attenuante che concedo agli affittavoli è che con le leggi attuali se affitti ad una famiglia rischi di perdere la casa per anni e di svolgere l’assitenza sociale al posto dello stato
Qui nessuno è cretino e nemmeno fesso,ma si sta guardando in faccia la realtà e in un Paese libero se hai un immobile in una città di altissima richiesta turistica e acquistato con i tuoi sacrifici (o dei tuoi genitori) e ci paghi pure le tasse, non vedo perchè ci debbano essere tutti questi ostacoli.E poi non tutti hanno uin lavoro “fisso”. Ognuno viva e faccia ciò che vuole, senza delinquere e nel rispetto di una legge che sia però equa e non discriminatoria.E in materia di ticket, purtroppo se accettato esso finirà col ricadere sulla cittadinanza purtroppo.
Ma si parla di B&B o di locazioni turistiche ???
Mettere un limite ai B&B è pura follia stante il fatto che si tratta di poche camere ubicate all’interno della propria abitazione di RESIDENZA.
Impedirne l’apertura alimenterà soltanto l’apertura di nuove locazioni turistiche che a Venezia superano già le 7000 unità…
Non si lascia lavorare in pace chi vuole affittare ed è naturale che qualcuno faccia il furbetto (si fa per dire) affittando lo-stesso. In tutta Italia si può mentre a Venezia è tanto se puoi respirare, mah?!
Le rispondo brevemente: le licenze per gli hotel sono eccezionali e vengono ormai rilasciate solo in particolar circostanze. Cioè immobili di particolare importanza che difficilmente potrebbero trovare altra destinazione. Le licenze per i b&b sono bloccate per cercare di porre un limite alla monocultura turistica che ha distrutto una civiltà millenaria sostituendo l’attività di impresa sana, creativa, variegata, con lo sfruttamento puro della rendita. Sull’ultima cosa, quella riguardante le fosse biologiche, mi sembra pleonastico farLe notare che la fossa è un manufatto privato che non può essere realizzato in spazi pubblici ma deve necessariamente essere posizionato in area privata. Sul fatto che la costruzione delle fosse danneggi la statica dell’edificio ciò è vero solo nel caso in cui vengano costruite male o vengano danneggiate le fondazioni nello scavo. Ma questo è da escludere se i lavori vengono affidati a Ditta è professionisti seri.
Multinazionali possono mentre le persone normali a loro nulla è concesso
È stato un bene che il comune abbia emanato un regolamento….per anni , dopo le liberalizzazioni , si sono fatte strutture ricettive in magazzini e sottoscala anche se qualcuno apre ancora sottomisura …. Le fosse settiche devono avere anche lo sfiato che va a un metro sopra il tetto …..per il resto non so dire degli allacciamenti etc.
Anche le licenze degli alberghi sono bloccate , ho letto che chi sta costruendo ha fatto domanda prima della chiusura ….
La situazione assomiglia al periodo delle liberalizzazioni quando tutti ne aprofittarono per aprire negozi di souvenir ….poi il mercato è andato in saturazione e poi sono arrivati gli stranieri a rilevare il tutto , ora , sempre secondo quello che ho letto il 70/ 80 % dei negozi è in mano straniera ….e credo che stia già succedendo anche per le strutture ricettive ormai già in grande numero in mano alle multinazionali degli affitti brevi …. Quindi non so se convenga tanto ora aprire un ennesima struttura ricettiva…