Papa Francesco annulla tutti gli impegni per motivi di salute e si parla degli impegni ufficiali: la sua agenda è ora vuota mentre il portavoce dichiara: “oggi necessari controlli medici”.
Si tratta essenzialmente di un persistente dolore al ginocchio destro che va indagato e curato. E’ questo il motivo che ha indotto venerdì Papa Francesco ad annullare per “motivi di salute” tutte le udienze previste, come l’incontro in programma nella Sala Clementina con i partecipanti al Convegno Missionario Giovani e quello col ministro degli Esteri argentino Santiago Cafiero.
In assenza della quotidiana agenda del Pontefice, a dispetto degli impegni già in calendario, i giornalisti che hanno interpellato la Sala stampa della Santa Sede hanno avuto le spiegazioni: il Pontefice continua a soffrire del dolore al ginocchio, che gli impedisce di muoversi agevolmente, e avrebbe già dovuto sottoporsi a controlli sanitari per valutare a quali trattamenti ricorrere.
“Il Papa ha rallentato le sue attività a causa dei controlli medici che sono oggi necessari. Ecco perché l’agenda oggi è vuota”, ha spiegato il direttore della Sala stampa, Matteo Bruni.
Restano comunque in calendario, almeno per ora, gli impegni previsti per i prossimi giorni, come domani l’udienza nella Sala Clementina ai partecipanti al Simposio promosso dalla Associazione Fiat e quella nella Sala Nervi ai partecipanti al Pellegrinaggio della Comunità pastorale “Madonna delle Lacrime” di Treviglio, Bergamo – tra l’altro domani in Vaticano è giorno festivo, essendo l’onomastico del Papa, San Giorgio -, poi la messa di domenica nella Basilica Vaticana per la ricorrenza della Divina Misericordia, il successivo Regina Caeli, come pure gli incontri di lunedì con i Missionari della Misericordia, con la comunità dello Sri Lanka in Italia, e le esequie del cardinale messicano Javier Lozano Barragan. Allo strappo ai legamenti del ginocchio che gli complica la capacità di camminare e lo costringe a zoppicare, l’85/enne Bergoglio accenna anche nell’intervista al quotidiano argentino La Nacion.
“Passerà”, alza le spalle il Santo Padre, anche se non accetta di sottoporsi a infiltrazioni e preferisce mettere del ghiaccio sulla zona interessata oltre ad assumere degli antidolorifici. I medici gli hanno assicurato che il problema scomparirà col tempo.
“Il recupero dei legamenti è lento a questa età”, spiega. E, con la sua consueta ironia: “A questa età ci si deve accontentare di sentirsi dire che ci si conserva bene”.
La persistente e dolorosa “gonalgia” è il motivo per cui Francesco nelle ultime settimane ha già dovuto cambiare più volte l’agenda, annullare o modificare diversi impegni.
Nella Domenica di Pasqua, dalla Loggia di San Pietro davanti alla piazza gremita, non ha potuto pronunciare tutto il messaggio Urbi et Orbi in piedi e ha dovuto sedersi nel corso della lettura.
E anche nelle celebrazioni liturgiche in Piazza San Pietro o nella Basilica vaticana, il Papa non ha più partecipato alle processioni introduttive insieme ai cardinali, mentre nella Veglia pasquale ha lasciato che a presiedere la liturgia fosse il cardinale decano Giovanni Battista Re.
Nella stessa celebrazione del Venerdì Santo in Basilica il Pontefice non si è prostrato a terra all’inizio della Passione del Signore.
Ma a partire dal gennaio scorso sono numerosi i casi in cui il Papa ha lamentato pubblicamente il suo problema durante le udienze o ha dovuto annullare impegni, anche importanti.
E’ stato proprio con “l’acuta gonalgia” del Pontefice e col necessario riposo prescritto dal medico che sono state motivate la cancellazione della visita del 27 febbraio a Firenze e la sua assenza alla celebrazione del Mercoledì’ delle Ceneri all’Aventino il 2 marzo.
Anche il 12 marzo nella chiesa del Gesù, il Papa non ha presieduto la messa per i 400 anni dalla canonizzazione di Sant’Ignazio di Loyola, restando per la maggior parte del tempo seduto e pronunciando solo l’omelia.