Nell'omicidio di Melania Rea ogni giorno la cronaca si arricchisce di nuovi particolari. Le ultime novità raccontano di come il giudice di Teramo non abbia creduto, verosimilmente, all'ipotesi dell'omicidio sfociato per tensione dal triangolo tra Parolisi, stretto fra due donne, Melania e Ludovica, opprimente al punto da indurlo all'omicidio.
Una ragione per indurlo al gesto estremo potrebbe essere da ricercare in qualcosa che Melania aveva scoperto. La moglie, presumibilmente accortasi dei tradimenti, studiava Parolisi, lo seguiva, a volte lo pedinava, e in uno di questi 'appostamenti' potrebbe aver scoperto qualcosa di 'scottante' che non riguarda più il triangolo amoroso, ma bensì l'ambiente militare.
Salta fuori in tutta la sua importanza, in questo contesto, la deposizione di Rosa Immacolata, amica di Melania: “Nei giorni precedenti l'omicidio, Melania era apparsa molto nervosa, fumava molto e voracemente. In un'occasione le preannunciò che doveva dirle qualcosa di molto brutto” ma non ne ha mai avuto il tempo”
Il giudice per le indagini preliminari di Teramo sembra non avere dubbi: l'omicida è Salvatore Parolisi, il possibile movente potrebbe ora però essere cercato nei rapporti gerarchici della caserma di Parolisi, negli ambienti degli addestramenti, in eventuali giri di droga o in altre storie extraconiugali.
[04 agosto 2011]
Sergio Dal Bon