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Nuovo test da Verona: tampone riconosce Covid, Influenza e il virus VRS

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Coronavirus nel veneziano, zero nuovi contagi, un nuovo decesso

Nuovo test da Verona, un tampone rinominato “3 in 1” sarà un grande alleato per la scoperta, e l’inizio precoce dell’eventuale cura, di Covid, di influenza e di polmonite da VRS. Nelle premesse già un’ottima speranza: “Le misure finora azzerano i casi influenzali”.
E’ stato ribattezzato come il test ‘3 in 1′.
Avviata all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), Istituto di Ricerca e Cura a carattere scientifico per le Malattie Infettive e Tropicali, la sperimentazione di un nuovo test molecolare in grado di riconoscere e distinguere in 24 ore, con un solo tampone, il virus SarsCov2, il virus Influenzale tipo A e B e il virus respiratorio sinciziale (VRS) responsabile di bronchioliti e polmonite e prima causa di ricovero nei bimbi al di sotto di 2 anni. Il nuovo kit molecolare ha il vantaggio

di consentire tre test in uno, con minori disagi per il paziente e minori costi per la sanità pubblica.
I risultati preliminari dei primi 4mila test multiplex a stagione influenzale iniziata il 12 ottobre, eseguiti dal 4 novembre a oggi e diffusi dall’IRCCS Negrar – tra i primi ospedali ad aver introdotto il nuovo kit diagnostico – non registrano alcun caso di influenza, richiamando il trend australiano del minore impatto dell’influenza stagionale grazie alle misure di contrasto alla pandemia.
Resta però fortemente raccomandata la vaccinazione. L’uso delle mascherine, il distanziamento e l’igiene delle mani potrebbero dunque contribuire a frenare anche in Italia sia i contagi da Covid-19 sia l’influenza stagionale ormai alle porte, come già avvenuto in Australia, dove l’influenza si è verificata nel cuore della pandemia, con solo 229 primi casi ad aprile.
La speranza è che un simile risultato possa verificarsi anche nel nostro Paese.
Il Negrar sta offrendo a tappeto, a tutti coloro che hanno necessità di fare il tampone, il nuovo test, con un risparmio già realizzato di circa mezzo milione di euro in poco più di 15 giorni.
Il vantaggio

“è di poter eseguire tre test in uno per distinguere se si tratta di coronavirus, influenza o virus respiratorio sinciziale che colpisce soprattutto i bimbi, in soggetti che presentano sintomi comuni a tutti e tre questi virus, come tosse, febbre, raffreddore o mal di gola – spiega Francesca Perandin, responsabile Servizio di Microbiologia e Servizio Autonomo di Epidemiologia (SAELMT) dell’IRCCS Negrar -. Ciò consente di procedere con le necessarie azioni di isolamento del paziente nel caso di infezione da Covid, ma anche di gestirlo tempestivamente con un trattamento adeguato nel caso di presenza degli altri virus respiratori, con minori disagi e minori costi”.
Il nuovo kit molecolare “si basa su un tampone nasofaringeo, lo stesso che per SarsCov2, ma cambiano i reagenti, in grado di amplificare gli acidi nucleici degli altri due virus respiratori – prosegue Perandin -. Non siamo ancora nel pieno della stagione influenzale, ma fra le 4.000 persone sottoposte a tampone multiplex non abbiamo finora registrato un solo caso di influenza”.
“Possiamo ritenere che

le principali misure messe in campo per spezzare la catena dei contagi da coronavirus, potrebbero contribuire a ridurre anche le altre infezioni respiratorie che si possono diffondere con droplet, le goccioline prodotte quando si respira o si parla”. Queste misure, rileva, “saranno ancora più preziose questo inverno se le dosi di vaccino antinfluenzale dovessero essere insufficienti e ci fossero ritardi nella vaccinazione”. Il nuovo kit molecolare “non costa un solo euro in più al cittadino né al Servizio Sanitario Nazionale, ma consente un risparmio del 66% per l’addebito di una sola prestazione anziché tre. Questa metodica, entrata nella routine dell’Ospedale ‘Sacro Cuore Don Calabria’, con una media di 500 tamponi multiplex al giorno, ha già consentito un risparmio di circa mezzo milione di euro”, conclude Claudio Cracco, direttore amministrativo dell’IRCCS Negrar.

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