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Nuovo stadio del Venezia: esposto alla Corte dei Conti

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“Abbiamo chiesto alla Corte dei Conti di valutare la legittimità, ed eventuali violazioni delle leggi sulla gestione delle risorse pubbliche, del decreto 3 luglio 2023 del ministro dell’Interno che assegna al comune di Venezia ben 93.581.321,26 euro per la realizzazione dello Stadio in laguna”.

“Il Pui (Piano Urbano Integrato) della città metropolitana di Venezia prevede il progetto ‘Bosco dello Sport’, per un costo complessivo di 283.500.000 euro: 93.581.321,26 dai fondi del Pnrr, 189.918.678,74 da quelli del Comune di Venezia. Tuttavia, il Pui, come il Pnrr, consente interventi ‘con l’obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile”.

Sono le parole di Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, firmataria dell’esposto.
“Ebbene – prosegue – il luogo prescelto è un’area agricola adiacente all’aeroporto Marco Polo di Tessera, a est di Mestre e a ridosso della laguna, per niente degradata; lo stadio dovrebbe prevedere circa 20mila posti, destinato principalmente al calcio, quindi alla squadra del Venezia, ma pensato anche per il rugby, con un palazzetto dello sport per la squadra locale di basket, la Reyer, di proprietà di Luigi Brugnaro, attuale sindaco di Venezia e tra i promotori del progetto”.

“Il fatto che l’area in questione non sia degradata ha indotto la Commissione europea ad escludere dal Pnrr i progetti per gli stadi previsti a Venezia e Firenze. Gli stessi criteri valgono anche per le opere del Pui: cioè obiettivi e condizioni per il finanziamento devono essere compatibili con il recupero del degrado urbano mentre il decreto Piantedosi del 3 luglio 2023 vuole usare risorse del Fondo complementare fuori da questi criteri”.

“Guarda caso proprio la stessa quantità di denaro che la Ue non ha voluto finanziare viene ora coperta con soldi pubblici provenienti dal Fondo complementare: siamo dunque dentro le stesse criticità, un raggiro che speriamo la Corte dei Conti non consentirà”.

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13 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. A) non mi risulta che su quei soldi ci sia la bollinatura della ragioneria dello stato
    B) inutile rivolgersi ala corte dei conti, quella interviene dopo la spesa e non prima
    C) anche se il barbasindaco fece strame dei soldi pubblici pagando un pinte 5 volte il suo necessario
    D) il batsindaco, laddove riuscisse a farsi lo stadio, non riuscirà a goderne i frutti, sono convinto che il prossimo sindaco provvederà alle corrette azioni contro la proprietà sia dove ai piedi di un pinte c’è un supermercato, sia dove ci sia uno stadio dedicato

    Sono secoli che non vedevo a Venezia una tale partecipazione di persone alla politica, e tanta memoria sgusciare fuori delle cervici, la vedo dura per il 2025 per certe forze sclerotizzate in città

  2. Due sono le cose : ho siete in malafede, oppure non sapete leggere, nessuno è contro il ” Bosco dell sport ” o alla musica, almeno non il sottoscritto, possono fare la foresta dello sport e l’oceano della musica, ma lo devono fare con i loro soldi, non si possono usare i soldi dei cittadini che non seguono lo sport o preferisco andare a Teatro per ascoltare la musica, non vedo perchè con i nostri soldi si debba costruire il campo da basket per l’attuale sindaco che è il proprietario di mezza Mestre e ditorni, e un bel po di Venezia, si venda i suoi gioielli di familia e si costruisca ciò che vuole, i concerti li facciano a San Giuliano come hanno fatto con i pinguini e ci mettano pure le foche, basta che non vengano a rompere i maroni in piazza San Marco, vadano in viale san marco dove troveranno degli estimatori. Con i soldi del PNRR si pensi al collettore fognario a Venezia, altrimenti le fosse biologiche non servono a nessuno. Si termini la rete antincendio in tutta la città, si sistemino le rive pericolanti, si costruisca una residenza per anziani degna di questo nome con servizi funzionanti, prima che succedda come Milano. Shylock the first

  3. Si vuole cementificare un’area che si trova sotto il livello delle acque spendendo 190milioni gran parte derivante dalla vendita di palazzi veneziani di proprietà comunale quindi della collettività e non ci sono soldi per sistemare le palestre delle scuole! Non vorrete mica dirci che al governo di questa città interessa la possibilità di usufruire di spazi per l’esercizio fisico da parte dei suoi cittadini quando le palestre rimangono degradate perché “non ci sono soldi per il loro restauro o messa in sicurezza”! È solo questione di interessi privati! È palesemente voler ricalcare le grandi opere del triste ventennio per abbagliare la vista dei cittadini. È ora di finirla con questa politica reietta. Pensiamoci pensateci alle prossime elezioni…se ci saranno!

  4. Ce n’è tanta carne al fuoco perché Mestre e VENEZIA scendano in strada uniti per chiedere le dimissioni o si faccia una raccolta firme. Basta trovare il CORAGGIO, poi la dedicheremo ai BAMBINI.

  5. Grande Luana, testo perfetto. Pero’ era decisamente meglio, alla fine, scrivere ” auspichiamo vivamente” e non speriamo. Poi ti diranno sempre che la sinistra e’ troppo educata, debole, ecc. ecc. Non sara’ decisivo, sicuro ma ti chiedo di tenerlo presente. Comunque da decenni difendi sempre la legalita’, la serieta’. COMPLIMENTI. Sinceri . Chiedo scusa, se si potesse dare questa mia mail alla signora Zanella. Grazie, in tutti i casi.

  6. Anziché sfruttare aree industriali abbandonate (Marghera ecc.), si continua a costruire in aperta campagna (Hub Amazon ecc.). E poi tante case vuote. Ma bisogna costruire, costruire… siamo tutti “green”.

    • Una scelta scellerata quella di insistere con il “bosco dello sport”. Già il nome rivela l’intenzione di operare un greenwashing all’ennesima colata di cemento nell unica zona ancora rurale della terraferma veneziana. Non sono di sx, ma sono d’accordo ad auspicare le dimissioni del sindaco per essere riuscito a perdere 100 milioni di fondi europei per aver insistito su questa strada, senza contare che è il proprietario della squadra di basket che userà il (surdimensionato) nuovo palazzetto. C’erano molte altre alternative senza ulteriore consumo del suolo..il Veneto è già secondo in questa speciale classifica di demerito. Adesso aspettiamo la inutile Via del Mare e le future amenità che imporranno i ns illuminati amministratori.

      • Se ci aggiorniamo l’uso inappropriato del Parco di San Giuliano per esibizioni di gruppi musicali che disturbano gli equilibri della fauna e l’uso di Piazza San Marco per esibizioni canore che mettono a dura prova i delicati edifici ed il tessuto urbano abbiamo completato il quadro di riferimento di una giunta che non è poi molto avveduta sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

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