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“Io, cacciato dalla spiaggia del Lido di Venezia con la mia compagna che stava male”. La lettera

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Gentili Signori,
vorrei denunciare un tema che ho vissuto lo scorso martedì al Lido di Venezia.

Io abito in Germania, ho viaggiato per molti km per arrivare al Lido di Venezia, ho anche pagato molto per rimanere a Venezia, ma al Lido di Venezia ho trovato solo delusione.

Vi invio tre fotografie, una dei cartelli esposti al limite della zona demaniale, un’altra foto con la segnalazione della persona (sicurezza hotel ) con il quale ho avuto un interscambio di parole e una terza generale del posto.

Allora, io e la mia compagna abbiamo camminato dalla stazione di arrivo delle barche (Santa Maria Elisabetta, ndr) fino alle spiagge, stavamo percorrendo sul bordo mare tutte le spiagge, il nostro obbiettivo era andare alle spiagge libere ma la mia compagna all’improvviso si è sentita male, voleva riposare.
Facevano 40 gradi e non c’era ombra, quindi ci siamo avvicinati alla postazione del bagnino (che si vede in foto) e ci siamo seduti all’ombra per riposare.

Dopo, però, 5 minuti arriva un uomo della sicurezza dell’hotel e ci manda via perché diceva che erano spiagge private, io ho detto ok ma stavamo solo riposando perché la mia compagna stava male ma ci ha mandato via ugualmente.

Il tema che mi ha fatto arrabbiare è che noi eravamo sulla zona demaniale, non privata, quindi non capivo perché mi stavano cacciando via soprattutto con una persona che non stava bene.

Il personale di sicurezza ha detto che non potevamo sostare da nessuna parte!! Potevamo camminare sul lungo mare ma non sostare, ma sul cartello che vedete in foto non dice vietata la sosta, allora perché sono stato mandato via? Loro dicono che la zona demaniale serve per transito in caso di emergenza ecc. ma come vedete in foto le spiagge erano vuote!!

Mi sono allontanato fino alla spiaggia successiva, mi sono diretto al bagnino di quella spiaggia per chiedere spiegazioni e lui da lontano mi ha urlato: “Non ti avvicinare qui perché è privato!!!”.

Cioè: lui non mi lasciava neanche avvicinarmi, poi io ho detto voglio fare solo una domanda, lui ha detto ok. Allora io ho chiesto perché non potevo sostare sulla zona demaniale e lui mi ha detto che non posso, che potevo solo sulle diga, ma molte dighe sono anche private!
Ma come fanno a privatizzare pure le dighe?? Con divieto di passaggio?
Dighe tra l’altro costruite con soldi pubblici!!

Io non so perché a Venezia la gente permette questo trattamento ma la zona demaniale in tutto il mondo è di libero accesso e sosta!!! Perché appunto ad utilizzo pubblico, a Venezia però no!

Sarebbe da fare uno esperimento social, andare con camere occulte e provare a sedersi per vedere cosa accade, io non ho voluto litigare perché la mia compagna non stava bene ma avevo proprio voglia di chiamare la polizia e fare una denuncia.

Spero che voi come giornale possiate fare qualcosa perché a quanto so io sul telegiornale del Friuli hanno parlato sul tema dicendo che il demanio è di pubblico utilizzo ma a quanto pare sono solo parole!

Cordiali saluti

Dario B.

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18 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Io ho sempre saputo che i primi 20 metri di spiaggia dal mare sono pubblici! comunque è triste e vergognoso che ad una persona che si sente male non sia stato offerto aiuto o almeno un bicchiere d’acqua!!

  2. Caro Dario: si chiama semplicemente Italia….
    Veda nel mio articolo di cui collegamento sotto cosa succedeva ancora dal 1978, e l’episodio del 1998 in pieno redentore…!
    E’ da quando avevo 12 anni che ho sfidato “i gendarmi degli abusi” che cacciarono a forza mia madre perché prendeva il sole 10 minuti in un asciugamano fuori da battigia e da concessioni, con tanto di intervento della Capitaneria di Porto…!:
    https://www.lavocedivenezia.it/a-pasqua-tutti-in-spiaggia-non-proprio-cancelli-chiusi-al-lido-anche-il-mare-proprieta-privata/
    Serve difendere coi denti i nostri diritti e il bene comune!
    Cordiali saluti.
    Prof. Fabio Mozzatto – Venezia

  3. L’episodio, da come è descritto, è avvenuto nella spiaggia **** . Nei commenti molti concordano con l’azione dei bagnini e delle guardie dello stabilimento balneare. Tuttavia il management dello stabilimento tace sul fatto che la zona in concessione, per la quale viene corrisposto il relativo canone demaniale, arriva pochi metri oltre la prima fila delle capanne, per cui vi sono almeno 20-30 metri di zona libera, demaniale, prima di giungere ai 5 metri di battigia. Ben prima del cartello che segnala il limite di concessione!
    I bagnini pertanto si arrogano la proprietà di un’area pubblica. Si chiama appropriazione indebita di suolo pubblico. Ed ha ragione il turista tedesco a lamentarsi di ciò.
    Sfido la concessionaria della spiaggia **** , a pubblicare una mappa topografica della loro concessione conforme a quanto depositato in Comune all’atto della richiesta di concessione. Una mappa “vera”, senza barare!

  4. Solo transito è scritto dappertutto, sulle leggi e nei cartelli, sulle dighe i gestori non possono dire niente e quindi si potrebbe andare anche se c’è un’altra legge che lo proibirebbe, ma il gestore non può intervenire. Se avesse chiamato la polizia i poliziotti li avrebbero fatti sloggiare. Forse dopo ore di attesa.

  5. Infatti non capisco perché non abbia chiesto aiuto ai bagnini se la signora stava male non glie lo avrebbero negato e anche indicato un punto di primo soccorso …..
    Capisco i bagnini perché l’ultima ” moda” tra alcuni turisti è di piazzarsi sui lettini o gli sdrai degli stabilimenti specie nelle ore in cui la gente li lascia incustoditi per andare a pranzo ….

  6. Io dico solo che se la compagna non stava bene sia quello di sicurezza e il bagnino hanno fatto mancanza di soccorso…..ma lo avete detto che la signora non stava bene????
    E preciso che le dighe non possono essere privatizzate…….ed è assolutamente assurdo che una persona non si possa sostare per 10 minuti…….a cavallino Treporti ci sono tante spiaggie libere e spaziose e molto meglio di lido di Venezia. Perciò consiglio di farvi una vacanza lì…….ci sono tanti campeggi…. attrezzati di piscine e altro.

  7. Mi dispiace deludervi ma il personale della spiaggia aveva ragione, tra l’altro se la compagna stava male non sarebbe stato più intelligente uscire dalle spiagge e andare nelle zone interne di lido a rinfrescarsi piuttosto che stare sotto al sole?
    Mi sembra quasi una scusa campata in aria, ho lavorato nelle spiagge private e non è mai stata negata assistenza a nessuno che ne avesse bisogno.
    Comunque tornando alla lettera, non sono le spiagge che dicono che le persone non possono sostare nella battigia, ma la legge:

    “la normativa di riferimento parla di transito e non di sosta, e pertanto il cittadino non potrà posizionare il proprio telo da bagno o l’ombrellone sulla battigia dinanzi agli ombrelloni privati dello stabilimento balneare (se legittimamente allocati) e in genere non potrà sostarvi.”(fonte per chi è interessato ad approfondire: studiolegalezuco.it/diritto-accesso-passaggio-spiaggia-bagnanti-normativa/ )

    • Ma in effetti il link riportato conferma quanto scritto nel cartello.
      Per i 5 metri non si può sostare in maniera stabile per non impedire il passaggio lungo la battigia e le eventuali operazioni di soccorso in mare.
      Cosa che in alcuni stabilimenti non viene comunque rispettata dai bagnini (ad esempio lo sdraio in ammollo con ombrellone che si vede nelle giornate di pienone ).
      Ma il caso riportato è tutt’altro e se fosse andata peggio, un malore grave, si sarebbe potuta addirittura configurare l’omissione di soccorso proprio da parte dei bagnini.
      In questo ha totalmente ragione.

    • Si, qui si applicano le leggi a tavolino in modo fiscale ma solo dove e quando si vuole. Che schifo, l’umanità non esiste più specialmente dove si fa business. Amen.

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