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“Avere un appartamento turistico vicino è un delirio. Io sono stata minacciata per aver chiesto più rispetto”. Lettere

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Quello che ho sempre pensato è che chi affitta ai turisti sono veneziani che se ne fregano dei loro concittadini!
Voi non avete idea di cosa voglia dire avere un appartamento ad uso turistico vicino casa propria.
È un delirio, hai paura tornare a casa tua, non sai chi sono i tuoi vicini, ogni 2/3 gg cambiano, non sai se la notte dormirai o starai sveglio per il disturbo, se sono persone per bene o fuori di testa.

Poi gli spazi comuni rovinati da loro e tocca a te e agli altri condomini pagare i rifacimenti.
E proprio come dice Francesco i proprietari evasori se ne fregano.
Io sono stata addirittura minacciata perché chiedevo ai turisti di avere più rispetto per la mia famiglia.
Non lo avessi mai chiesto… così le recensioni si abbassano e sono guai!!!!!!
Ma stiamo scherzando, non si può vivere così.
I turisti vadano negli alberghi!!!!!! Gli appartamenti vadano ai residenti.

(lettera firmata)

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21 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. bisogna vedere l’altra faccia della medaglia, faccio affitto 4×4 , inquilino non paga , adesso con scusa pandemia , domani altro, vai a elemosinare affitto da 600 euro che per molti sembra un eresia, ma schei niente , chiama ufficiale giudiziario eccc… morale della favola,non tiri affitto e perdi casa, e quindi? ben vengano i suggerimenti su come spuntarla , intanto pago spese IMU ecc .. e grazie anche a queste leggi che la gente affitta turistico , oppure siete talmente ciechi da non vedere e sordi da non sentire

  2. Buonasera, leggo per caso le vostre rimostranze trovandomi a Ve per una breve vacanza con la mia famiglia. Abbiamo scelto di affittare un appartamento in parte per le nostre necessità famigliari in parte perché abbiamo scoperto quanto sia più bello e istruttivo vivere una città come abitanti e non come solo turisti. Entrare nella vita quotidiana della città e non solo come esploratori del posto. Certamente ci portiamo dietro il rispetto del luogo e delle persone in cui viviamo, anzi, come ospiti, cerchiamo di essere ancora più attenti. Penso che il punto sia questo: non dipende se alloggi in albergo o in appartamento ma dall’ educazione che hai e porti con te. Purtroppo a volte questa manca sia da turista che da residente.

  3. Non mi ritrovo in questa lettera. Ho comprato una micro casa a Venezia nel 17 che ho ristrutturato rispettando scrupolosamente le norme. Ci passo qualche mese l’anno e fra una visita e l’altra affitto. Ho messo un minimo di tre notti per evitare il mordi e fuggi. Dichiaro tutti, pago tasse ed ids.
    Seguo da vicino gli ospiti con regole da rispettare su rumori, rifiuti .. nessuno dei miei vicini veneziani si è mai lamentato.
    Fra i miei ospiti ho persone che amano e rispettano Venezia e alcun sono anche impegnate in iniziative per la sua salvezza. Venezia e poi patrimonio della umanità e come tale va protetta e gestita

    • io non mi ritrovo con la sua lettera, Per una come lei magari attenta e rispettosa decine, centinaia, migliaia di persone, raccontano esperienze da incubo.
      Noi fortunati perchè abbiamo avuto anche gente ubruaca che ci ha vomitato sulle scale prima. Ora per fortuna è tutto fermo perchè questa legge sulle fosse settiche qualcosa (molto poco ma meglio che niente) ha fatto

  4. Purtroppo Venezia, complice il gran numero di turisti, ha scelto un tipo di turismo di massa, sicuramente più remunerativo, ma che cozza con lo spirito della città. Contemplazione, silenzio, calma e meraviglia sono le cose che dovrebbe ispirare Venezia. Invece, per il Carnevale, ad esempio, le strade erano piene di gente che cantava a squarcia gola e ballava, a pochi passi da San Marco, vicino ad un chioschetto che aveva messo sù musica Dance Hall. Come se fossimo in una Ibiza qualunque. Credo che l’unico modo per risolvere il problema sia una politica di contingentamento degli arrivi, ma non conosco bene le problematiche di Venezia per affermarlo con sicurezza.

  5. ANCH’IO ABITO IN UN CONDOMINIO DI 12 CONDOMINI E SOLO 4 VI ABITANO. 2 STABILMENTE 2 SALTUARIAMENTE. GLI ALTRI AFFITTANO TURISTICO.
    INVIVIBILE. GRAZIE ALLA GIUNTA !
    SUONATE IN PIENA NOTTE ANZICHE ACCENDERE LA LUCE DELLE SCALE : ABBIAMO DOVUTO SPENDERE PER FAR DISATTIVARE IL CAMPANELLO ALLA NOTTE !
    ALCUNE AFFITTANZE ALL’INIZIO AVEVANO DATO IL NS NOMINATIVO CUI SUONARE PER FARSI APRIRE, POI QUALCUNO VOLEVA CHE TENESSIMO LE LORO CHIAVI PER CONSEGNARLE ALL’ARRIVO DEL TURISTA !!!
    CON I VALIGIONI LE SCALE APPENA DIPINTE IL GIORNO DOPO PORTAVANO GIA I SEGNI DEL PASSAGGIO DEI SEGUACI DI ATTILA.
    STIAMO SERIAMENTE PENSANDO DI CAMBIARE CASA!
    GRAZIE A CHI PERMETTE TUTTI CIO’

  6. Veneziani, una massa di avidi senza fondo e quelli che non hanno case da affittare sono invidiosi e si lamentano, ma se potessero farebbero lo stesso degli altri.
    Solo schei i gà in mente…

  7. Quelli che lavorano al nero vanno denunciati.
    Il comune dovrebbe calmierare le locazioni turistiche e far privilegiare gli affitti per le coppie giovan, altri veneziani o persone che chiedono di affittare le case per periodi lungi.
    Il mordi e fuggi crea queste situazioni odiose e rendono Venezia una città invivibile

  8. Da tre anni abitiamo a Venezia il mio sogno si è realizzato. Ho sposato trent’anni fa un veneziano che per esigenze di lavoro del padre in tenera infanzia aveva lasciato Venezia.
    Abbiamo ristrutturato con tante difficoltà la casa dei nonni. Siamo felicissimi Venezia è il posto più bello al mondo dove abitare. Per fortuna dove abitiamo nessuno effettua locazioni turistiche. Gli storici mercanti veneziani cercano affittuari stabili rinunciando ad un maggior profitto per cercare di mantenere lo spirito genuino della città

    • gentile signora Pisu, mi compiaccio nel saperla entusiata del suo nuovo modo di vivere qui a Venezia, sarebbe oltremodo giusto fosse così, normale per questa città unica. Mi spiace deluderla e vedrà lei stessa con il tempo, poi mica tanto, che le cose sono diverse, deludentemente diverse.
      Saltui

  9. Prima o poi, nonostamte il mio lavoro sia radicato a Venezia, mi troverò costetto ad andarmene proprio per lo scempio che viene fatto dai veneziani stessi e non veneziani a Venezia. Personalmente trovo la situazione ormai fuori legge (o meglio legittimata da una giunta permissiva) e invivibile per dei veri veneziani. E purtroppo vedo che spesso o quai sempree le osservazioni e denuncie non vengono prese in considerazione ma sovversivamente boicottate da compiacenti, non puoi protestare, non puoi parlare, non puoi accusare. Devi solo stare zitto e subire perchè tocchi loro il borsone che ormai non è più un borsellino.
    Con piacere noto che qualche vero veneziano esiste ancora. Pochi molto pochi ma buoni.

  10. C’è gente che è stata sfrattata per finita locazione e il comune dice che non ha case neanche per emergenze abitative ma le case Ater chiuse da anni? E altre di altri enti? Poi dicono che vogliono ripopolare Venezia diventata città museo con le case come alberghi per i turisti!

    • A proposito di mancanza di case nemmeno per emergenze abitative, tempo addietro avevo acquisato a Marghera un appartamento in una zona italianamente residenziale, molto tranquilla. Essendo appartamento libero e non fidandomi di molte richieste ricevute mancanti anche delle semplici garanzie concernenti il pagamento del canone, scrissi al Comune offrendo la mia proprità in affitto.
      Fui indirizzato all’Insula dove chiarii sin da subito che innanzitutto volevo avere rapporti solo con il Comune, mettessero all’interno chi secondo loro aveva più diritto, garanzie circa eventuali danni, esclusa la normale usura, e pagamento certo dei canoni sino a che la proprietà non venisse restituita. Trattando con una istìituzione, non pretendevo nessun anticipo.
      Dopo aver presentato domanda, mappa catastale e documenti vari, l’ppartemento
      fu visionato da un igegnere e un geometra.
      Preciso che in qui momenti, già consolidati e poi rimasti tali ancora per due anni, il canone di libero mercato per il tipo di abitazione e zona come il mio, si aggirava dai 500 -550 €/mese, io chiedevo 400-450 € perchè a me sembravano troppi e a seconda di chi si sarebbe presentato con delle normali garanzie, ( e quà potrei rappresentare un vario corollario di personaggi a volte scartati già a prima vista anche e se non altro, per il rispetto degli altri condomini). Mi viene comunicato che il canone “imposto” dall’Insula era di 210€ mese “fatto bene”, che poi non ho capito cosa intendessero anche perchè non avevo chiesto nessun favoritismo ne tantomeno una maggior valutazione dell’immobile.
      Chiesto, a quel punto solo per mera curiosità, come ci si saremmo regolati con i danni: nessuna risposta.
      Successivamente ebbi un incontro con il presidente dell’Associazione Piccoli proprietari, di professione avvocato, il qual mi disse di aver perso solo tempo in quanto aveva lui avuta un’esperianza negativa al ritorno di un suo appartamento molto danneggiato per il quale non ha mai ricevuto nessun rimborso.
      Pertanto che sia il Comune a trovare le soluzioni usando i nostri soldi. Per non parlare dell’Ater, con immobili sfitti, alcuni abusivamente occupati da finti abbienti e ridicolarmente aiutati anche dal Comune stesso, (tanto basta una autocertificazione……), e con lo stesso sistema del piangere il morto per fregare il vivo, assegnatari di questi benemeriti istituti a canoni ridicoli per arrivare poi ad appartamenti abitati fisicamente da una sola persona, magari in età,. all’interno di un appartamento per un nucleo di 4-5 persone, però risultante con parenti residenti solo su carta, che con questo sistema si garantiscono o garantiscono agli eredi un appartamento a Venezia centro storico dagli Istituti restaurato e/o manutenzionato a basso canone d’affitto.
      Uno dei moltiplici esempi, tante certe cose non cambiano mai, e se cambiano, cambiano in peggio: anni orsono conobbi un personaggio non veneziano, assegnatario di un appartamento di edilizia popolare a Mestre con moglie e due figli piccoli, che mi chiese se al Lido di Venezia poteva acquistare un appartamento più grande, (quello assegnato non era più sufficiente causa bimbi in crescita), avendo a disposizione una cifra, frutto del suo precedente lavoro, che si aggirava sui 200milioni di lire. Ritrovatolo dopo un po di tempo mi disse che l’Ente o il Comune, ora non ricordo, gli aveva assegnato un appartamento più grande, lasciandogli la cifra in tasca.
      Ma dove vogliamo andare ??

  11. Perché, te me voi dire che non te conossi parini dea stamberga? El numero dei sbiri, no ti lo ha? Svegiate, incrocania! Ti te tol par el cueo anche quei che no xé mai sta dal to vissin

  12. Certo basta turisti negli appartamenti, per loro ci sono gli alberghi, le locande e gli ostelli, quelle sono strutture ricettive. Glia appartenti vanno a chi vuole abitare, mettersi la residenza, non a chi viene un paio di giorni per farsi il giretto……. E giusto quello che avete scritto solo chi prova ad avere un’affittanza turistica vicino al proprio appartamento capisce cosa vuol dire.. io l’ho provato e ho dovuto lasciare casa mia!!!!! Maledetti

  13. Tanti si lamentano, ma solo quando si ritrovano a vivere la situazione di profondo disagio, altrimenti se ne fregherebbero alla grande. La liberalizzazione degli affitti non è una delle leggi della fisica ed esistono paesi capitalisti, come l’Austria, dove devi avere un permesso per poter acquistare un appartamento da adibire a seconda casa, figuriamoci se decidi poi di affittarlo a terzi. Sveglia gente, sveglia! La legge del business senza regole non è immutabile come la legge della gravitazione dei corpi.

  14. Il problema deriva soprattutto dalla mancanza di rispetto del visitatore verso Venezia. Decenni di svilimento della nostra immagine in conseguenza di un atteggiamento da mendicanti ormai disposti a vendere qualsiasi cosa per soldi. I Veneziani non producono nulla, non generano più personalità di rilievo, si lamentano del sindaco mestrino ma non hanno nemmeno l’alba di qualcuno di loro che sia in grado e si voglia prendere la responsabilità del governo. Siamo un popolo in tremenda decadenza. E i visitatori lo sentono. Si sentono in diritto di fare ciò che vogliono e di agire senza rispetto. Perché la verità è che il rispetto non ce lo meritiamo.

  15. Ringrazio per le parole di consenso, diciamo così La mia opinione è che quegli appartamenti che sono destinati a scopo turistico dovrebbero essere una sana eccezione, chiamiamola in questo modo, alla regola. Cioè una città vera non può avere intere calli e fondamente dove sui campanelli è tutto un susseguirsi della dicitura LOCAZIONE TURISTICA. E si spera che quelli siano quelli regolari, ma c’è un sottobosco di stanze, stanzette, soffitte, sottoscala dati in affitto in modo irregolare a visitatori di serie Z. E pensare che non sarebbe neanche così brutto, tutto sommato, avere la possibilità di conoscere persone tranquille, mature, rispettose, colte, in visita a Venezia per godere i ritmi lenti e contemplativi della città, insomma non giovani scalmanati che vengono a farsi la settimana o il weekend come lo farebbero a Ibiza o a Formentera. Mi spiace davvero che un veneziano/a debba avere la vita stravolta da questi sgraditissimi vicini di casa sempre diversi e sempre maleducati. Che poi sorge il dubbio: se questi sono incivili, casinisti, irrispettosi quando vanno in vacanza, lo saranno anche a casa propria? Ma certamente sì.

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