“Io sono veramente convinto del fatto che oggi se c'è una micro evasione, tenuto conto del fatto che non siamo un popolo di evasori, questa avviene per sopravvivere”, polemiche dopo l’affermazione del presidente Zaia.
NOTIZIE VENETO | Evadere è male, ma se lo si fa per sopravvivere… Questo in poche parole il messaggio che il presidente della Regione, Luca Zaia, ha dato durante un incontro a Vittorio Veneto, esprimendo la propria opinione circa i controlli effettuati dagli ispettori del Fisco nei bar, discoteche e ristoranti di località balneari come Sottomarina e Jesolo. «Quelli dell'Agenzia delle entrate sappiano che noi non ce la facciamo più a sbarcare il lunario. Io sono veramente convinto del fattoche oggi se c'è una micro evasione, tenuto conto del fatto che non siamo un popolo di evasori, questa avviene per sopravvivere. Non deve esserci paura a dire queste cose perché con una tassazione al 68% molto spesso le nostre imprese si trovano di fronte alla scelta di salvare il posto di lavoro, mettere in sicurezza l'impresa o magari commettere qualche illegalità . Spero comunque che la stessa severità espressa a Jesolo sia stata utilizzata anche in altre zone d'Italia. Per esempio quelle dove l'illegalità è diffusa a ogni livello, figuriamoci sugli scontrini».
Come era prevedibile, molti hanno gridato alla scandalo, politici di destra e sinistra e sindacalisti. Il sottosegretario Alberto Giorgetti (Pdl), impegnato al ministero dell'Economia, che lavora a braccetto con la Guardia di Finanza, ha risposto con un no deciso: «La pressione fiscale è alle stelle, lo sappiamo bene, per questo stiamo lavorando ad una riforma complessa e delicata che speriamo possa essere approvata già all'inizio del prossimo anno, così da abbattere il carico fiscale ed aiutare la ripresa di cui stiamo intravedendo i primi segnali. Ciò detto, le leggi vanno sempre rispettate, è grave incitare a violarle».
D’accordo anche l’altro sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta del Pd: «Zaia strumentalizza le difficoltà delle imprese e lancia messaggi profondamente sbagliati, che rischiano di fare danni enormi in un momento in cui le famiglie faticano ad arrivare a fine mese».
Ma il presidente leghista della Regione Veneto non è l’unico a pensarla così: nei giorni scorsi anche altri illustri politici avevano detto la loro, come il vice ministro dell'Economia, Stefano Fassina, sostenendo che «in Italia, la pressione fiscale insostenibile, finisce per generare un'evasione di sopravvivenza» e prima di lui lo stesso Silvio Berlusconi: «Se si chiede una pressione del 50% ognuno si sentirà moralmente autorizzato ad evadere».
Alice Bianco
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[07/08/2013]
