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Nave Sea Watch: migranti sbarcati, comandante Carola Rackete ce l’ha fatta ma è arrestata

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Nave Sea Watch: migranti sbarcati, comandante Carola Rackete ce l'ha fatta ma è arrestata

Carola Rackete, gli occhi oltre l’orizzonte, lo sguardo fermo e infrangibile su quei 42 esseri umani, che finalmente hanno messo il piede a terra.

Carola Rackete ce l’ha fatta, poco conta se l’hanno anche arrestata, la capitana, per accontentare quelli che un gesto di coraggio non sanno neanche cos’è: fino a odiare questo esempio di incorreggibile umanità, con l’aggravante di essere pure una donna.

Il coraggio è una forza retta dall’intelligenza – dice Socrate all’allievo Lisimaco – la capacità di agire bene, per il bene.
Il coraggio spiazza la vigliaccheria, tanto vola alto rispetto quest’ultima.

I despoti di ogni tempo hanno punito gli uomini coraggiosi, li hanno eliminati perché mal sopportavano la superiorità di questi nemici delle ‘loro’ regole. Temevano il contagio di questa virtù della mente e del cuore che è anche dell’anima e della ragione.

Carola si è affidata alla Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo del 1979, alla Convenzione Onu sul diritto del mare del 1982, nonché la Convenzione europea dei diritti dell’uomo del 1950; la Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966, e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea del 2000, la mappa dei diritti la conosce e la rispetta.

‘Capitana, nostra capitana, ci siamo fidati di te e abbiamo fatto bene’, le hanno detto quei compagni di viaggio all’unisono con il cielo che hanno potuto contare, anche nei momenti di tremendo sconforto, sulle sue cure, sulle parole di incoraggiamento, sulla forza di questa giovane donna, che è perfino plurilaureata, ricca di famiglia e di orgoglio.

Una donna libera, idealista, fedele solo a quelle ragioni che spingono a tenere la rotta, che non si piegano alle offese e alle volgarità di troppe voci, che davvero non ce la fanno, non ce l’hanno fatta a piegare la volontà di questa figura in un certo senso eterea, volatile, inseparabile dalle sue convinzioni.

Ora l’hanno arrestata, ci saranno multe e altro ancora. Abbondano gli aggettivi e le minacce su bocche inascoltabili, la vendetta è già qui. Speriamo non punti anche sui migranti e che per loro siano assicurate cure e buone destinazioni.

In tempi agri, Carola ci restituisce la speranza, ci mostra che se si vuole, si può. In queste calde giornate, la sua presenza ha dissetato la terra, noi abbiamo bevuto acqua limpida. Ne avevamo bisogno. Ora spetta a noi ogni sforzo per farle sentire la nostra solidarietà.

Andreina Corso

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19 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Carola ha dimostrato, come tutti i grandi “eroi” della cultura della modernità, di ribellarsi prometeicamente all’autorità e di avere un culto narcisistico dell’ego: da Garibaldi, a Mazzini, da Che Guevara a Oberdan, la storia è piena di tali soggetti che volevano liberare l’umanità dai “tiranni” e di portare il fuoco degli dei agli uomini, ma senza risolvere nulla alla fine. Solo guerre e morti inutili. il Kosmos ha le sue leggi che nessun uomo può violare. Il comportamento di Carola non ha nulla di realmente cristiano né di realmente altruista, ma rappresenta unicamente una sfida illegale che non risolverà alcun problema. Anzi, altre migliaia di clandestini verranno e la situazione non migliorerà. Una lobby di mafia e criminalità prolifererà grazie all'”idealismo” e alla volontà di ribellione di tali soggetti. Comunque, un effetto positivo l’atto di Carola lo ha avuto: anche grazie a Carola e al PD alle prossime elezioni ci sarà un plebiscito per la Lega! Grazie Carola! Lo volete capire che la gran parte degli europei vedono nei clandestini una minaccia e questo elemento sarà l’ultima pietra collocata sopra la tomba della sinistra morente… Avanti Salvini!!!!

  2. I no global fanno bene quando manifestano per la comunità, i centri sociali fanno bene quando occupano perchè è per una giusta causa… sempre stesso principio: fare quello che si vuole perchè è per una giusta causa

  3. Questione legale e questione morale, Antigone e Creonte. Chi salva esseri umani è trattato da fuorilegge e da fuorilegge si ritrova ad agire.
    Le norme scritte, non vengono rispettate neppure nella nostra quotidianità: anziani a cui non viene ceduto il posto in autobus e anziani che usano la prepotenza per procurarsi il posto libero nel mezzo pubblico, magari mezzo vuoto.
    Tutti hanno da dire e ridire, appellandosi alla legge, al credo politico o religioso o al libero pensiero, nel vano tentativo di uscirne vincitore. Ma c’è realmente un vincitore?

    Il cinismo che ci circonda fa un rumore assordante, ma non ha ancora vinto.

    È l’ennesima occasione/sfida affascinante per poter agire secondo i diritti “naturali” dell’uomo, tutelati dalla Dichiarazione dei diritti e dalla nostra Costituzione.
    Se ne saremo capaci.

  4. Eroe di questi tempi così controversi sta’ dando un grande esempio di umanità che va al di là di ideologie…..grazie Carola!!

    Complimenti per il bellissimo articolo e un bel dito medio a chi si permette di attaccarla.

  5. Noi maiali a rotolarci nel fango, voi tossic* estremisti illiberali.
    Finirete tutti male, è solo questione di tempo, prima fra tutti la tua capitana che si permette di speronare la Guardia di Finanza.

  6. “Anche Cristo ribaltò i tavoli dei mercanti. Solo Fantozzi ha sempre obbedito, per questo è stato il più prigioniero di tutti. Prigioniero del ruolo, della forma, del padrone, prigioniero della società.

    Carola Rackete ha disobbedito, forse, a una legge piccola per obbedire a una legge più grande. I maiali potranno continuare a grugnire e insultarla, ma continueranno a girarsi nel fango mentre Carola solca il mare, dovunque si trovi.”

  7. Quanto siamo forti noi donne, solide, tenaci…
    Quanto larghe abbiamo le spalle, accoglienti le braccia Quanto fiero lo sguardo dietro coltri di lacrime mischiate a ben più ampi sorrisi ..
    Quanto siamo amore offerto in palmo di mano, vuoto a perdere…

    Dedicato a Carola Rackete

  8. Un’amica mi ha suggerito di non rispondere a quanto scrivono i lettori, ma non posso pur sapendo che come un boomerang ritorneranno le parole che fanno male. Grazie Luisa, ma non riesco a lasciar perdere, provo a dire attraverso lo strumento che mi è più congeniale: la parola.
    Suggerirei al signor Ennio di pesare le parole quando le scrive. Magari non voleva dirmi che appartengo al mondo degli imbroglioni, degli speculatori, ma l’ha scritto e la cosa è grave. E poi i soldi. . . questa le è scappata. Non capisco la ragione di tanta rabbia e non è vero che quelli che lei chiama sovversivi non rispettino le regole. In questo caso la comandante Carola non è riuscita a sopportare ‘oltre’ il dolore, la stanchezza, lo stato di precariato da coloro che erano fuggiti dalla Libia, dopo tanta sofferenza vissuta nei centri di “accoglienza” e di violazione di ogni diritto umano. In questo caso la regola kantiana, l’io devo, quale unico principio rispettoso della coscienza, è stata la scelta di Carola. Perché su quella barca non c’erano sassi, ma uomini e donne in carne e ossa. Ci pensi signor Ennio e cerchi di capire perché c’è in troppa gente, ora, questo furore, questo bisogno di vendetta da riversare su quanti stanno peggio di noi. Comunque, grazie.

  9. ma che manica di sovversivi legge questo giornale?
    Entusiasti ed esortano a infrangere leggi e regole perchè (per le loro cause) “il fine giustifica tutti i mezzi”
    quindi quando hanno governato che hanno rovinato l’Italia tutti gli altri zitti,
    adesso governano altri ma loro se ne fregano perchè continuano a fare quello che vogliono non rispettando le leggi di chi governa …
    questo la dice tutta della pasta di cui siete fatti:
    incapaci di stare in un sistema democratico!
    Nel vostro piccolo siete tutti dei piccoli Stalin, questi sono i fatti!
    Tutto il resto è il vostro argomentare con cui abbindolate la gente facendo leva sulle coscienze (propio come le false associazioni che fanno un sacco di soldi per le strade, stesso metodo)
    Ma quelli che dico io sono fatti!

  10. È uno splendido articolo. Bello il concetto di coraggio che non trova albergo in quelli che amano l’ombra e il gruppo, che seguono un ministro dell’interno che istiga all’odio, che sanno solo essere forti con i più deboli.

  11. Finalmente solidarietà umanità e coraggio hanno consentito a 42 persone di poter iniziare il loro nuovo percorso di vita nella speranza di sopravvivere in un mondo migliore. Tutto ciò lo si deve al coraggio di una giovane capitana….grazie Carola

  12. Cara Andreina, mi dispiace leggere un attacco così forte nei tuoi confronti. Io sono d’accordo con te, ma non sei stanca di lottare? Ti conosco da tanti anni, scusa, non arrabbiarti, ma lascia perdere, come fai? Non puoi cambiare il mondo, dovresti averlo capito. Però Carola è stata brava e le dico grazie.

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