“Grazie per essere qui oggi, per la Mostra, per la Biennale, per Venezia” ha detto il presidente Paolo Baratta rivolgendosi a Napolitano accolto da applausi e standing ovation all’ingresso in sala grande del Palazzo del Cinema. Un ringraziamento ufficiale per quanto detto poco prima nel foyer dal Capo dello Stato: “Desidero cogliere quest’occasione per rendere merito alla Biennale e alla Mostra del Cinema, alla quale l’Italia deve molto per il suo prestigio e la sua vita culturale e artistica internazionale”.
Il presidente Napolitano, in realtà, si è detto poco prima anche preoccupato per il particolare momento della città storica: “Questa città impareggiabile, è scossa da vicende recenti inquietanti e penose e la Biennale costituisce un decisivo pilastro istituzionale, trasparente e utile”.
Ma la Mostra del Cinema è una festa, che le proteste dei dipendenti comunali che manifestavano per protestare contro i tagli di servizio e salario decisi dal commissario prefettizio Vittorio Zappalorto, hanno appena sfiorato. Il direttore della Mostra Alberto Barbera era in galleria con il ministro Dario Franceschini e accanto all’intero cast di ‘Birdman’: Michael Keaton, Emma Watson, Edward Norton.
La madrina Luisa Ranieri è stata oltre che bella profonda parlando della Mostra del cinema come “una festa di storie, di sguardi, di corpi e di mondi diversi”, di “film che non parlano a noi ma di noi, dello spettacolo delle nostre vite. Storie che interpretano il presente e ci fanno sentire il passato vicino a noi… per riconoscerci e alla fine capirci meglio”.
Il presidente Baratta ha poi ricordato lo sforzo compiuto per la ristrutturazione della sala Darsena: “un passo decisivo nella riqualificazione delle nostre sale storiche. La sala era all’inizio degli anni ’50 una arena all’aperto e ci rimanda con qualche nostalgia a quel periodo in cui il cinema in Italia era epopea nazionale, vendeva 800 milioni di biglietti l’anno e per sale era seconda solo agli Stati Uniti. Domandavamo cinema, desideravamo cinema. Oggi – ha proseguito Baratta – il contesto è diverso, il mercato è cambiato, ma la Mostra deve mantenersi luogo riconosciuto da tutto il mondo come approdo del cinema di qualità”.
Mattia Cagalli
28/08/2014
Riproduzione vietata