Mose pronto a fermare la nuova stagione di acque alte a Venezia. Oggi infatti si è conclusa con successo la prima fase della manutenzione straordinaria del Mose presso la barriera di Treporti. Il fatto segna un importante passo avanti per la protezione di Venezia dalle acque alte. L’operazione ha visto l’inserimento della seconda paratoia di riserva, un evento atteso e programmato per il regolare funzionamento dell’opera.
Le operazioni di manutenzione, affidate alla squadra di Fincantieri, sono state avviate nel mese di luglio e appartengono ad una fase che proseguirà nella prossima primavera.
Come recita la mission del Consorzio Venezia Nuova: “Il Mose, alla fine, proteggerà Venezia e la laguna da maree alte fino a 3 metri e da un innalzamento del livello del mare fino a 60 centimetri nei prossimi 100 anni”.
Una delle novità più significative riguarda l’altezza a cui verranno sollevate le paratoie durante le operazioni di salvaguardia. In passato, il Mose operava con una quota di 130 centimetri, ma con gli aggiornamenti attuali, il sistema è stato calibrato per funzionare a una quota di 120 centimetri. Questo adeguamento rappresenta una miglioria sostanziale nell’efficacia del Mose nel proteggere Venezia dalle acque alte, garantendo al contempo una maggiore flessibilità operativa.
Inoltre, è stata annunciata l’apertura della conca di Malamocco per il passaggio delle navi dirette al Porto di Venezia, una notizia che contribuirà significativamente al miglioramento della logistica portuale nella zona. Questo sviluppo permetterà un flusso più agevole di navi e contribuirà alla crescita economica della regione.
Un’altra importante tappa è rappresentata dalla messa in funzione della prima delle due conche di Chioggia per il transito dei pescherecci. Questa iniziativa agevolerà il settore della pesca locale e aumenterà le opportunità di sviluppo economico nella regione.
Nei mesi precedenti all’inizio della stagione autunnale, i tecnici del Consorzio Venezia Nuova e la Capitaneria di Porto hanno lavorato per affinare le procedure necessarie a consentire alle imbarcazioni di raggiungere la laguna con le barriere del Mose alzate. A Malamocco, è stato sviluppato un procedimento graduale che sarà implementato durante i sollevamenti di salvaguardia. Inizialmente, permetterà il transito alle navi di dimensioni più contenute, per poi estendersi gradualmente alle navi di maggiori dimensioni. Questo rappresenta un importante passo avanti verso la conclusione dei lavori alle bocche di porto, prevista per il prossimo dicembre.
Ed io che penso male, mi chiedo:- Venezia è sprofondata ancora oppure è una campagna elettorale in vista dello scavo del Vittorio Emanuele?