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Mina: la cantante italiana che ha venduto più dischi nel mondo

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Mina, ovvero: Anna Maria Mazzini (Busto Arsizio, 25 marzo 1940), è da molti ritenuta la più grande cantante italiana. Soprannominata “La tigre di Cremona” è stata una delle più grandi interpreti del XX secolo per le qualità della sua voce e per le sue apparizioni in numerosi programmi televisivi trasmessi dalla RAI negli anni ’60 e ’70. Il suo strumento, dal timbro caldo e distinto, si distingueva per avere grande ampiezza, estensione, agilità e capacità di coniugare potenza vocale e flessibilità. Mina si distingue anche per le sue capacità interpretative e il suo eclettismo, che l’hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso molto diversi tra loro.

Con oltre 150 milioni di copie vendute, è la cantante italiana che ha venduto più dischi al mondo. Nel corso della sua carriera, iniziata alla fine degli anni Cinquanta e che continua ancora oggi, Mina ha eseguito più di 1.500 brani, ottenendo record e ricevendo premi e riconoscimenti, tra cui due partecipazioni al Festival di Sanremo, tre al Festival Internazionale di Musica Leggera, un Targa Tenco e il conferimento del Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

Mina Mazzini nasce a Busto Arsizio il 25 marzo 1940, in un periodo in cui i genitori Giacomo (Mino) Mazzini e Regina (Gina) Zoni, originari di Cremona, risiedevano temporaneamente nel bustocco altomilanese. Nel 1943, quando Mina aveva tre anni, la famiglia tornò a Cremona, dove abitò prima in via Cesare Battisti e poi in corso Mazzini. A tredici anni il padre la iscrive alla Canottieri Baldesio, società sportiva frequentata dalla borghesia cremonese. È diventata una nuotatrice, ha partecipato a diverse gare e si è classificata seconda in una competizione regionale. Fu intorno ai sedici anni, mentre era in piscina, che conobbe il suo primo fidanzato, Daniele Parolini, terzino della Cremonese, poi giornalista sportivo al Corriere della Sera.

Il suo amore per la musica le è stato instillato da sua nonna, Amelia, una cantante lirica, che ha insistito perché prendesse lezioni di piano, ma imparare uno strumento non faceva per lei. Terminate le scuole medie presso il convento della Beata Vergine, inizia a frequentare l’istituto tecnico-commerciale Eugenio Beltrami di Cremona, ma il programma non soddisfa le sue inclinazioni. Alla fine del quarto anno, ha lasciato la scuola e ha perseguito ciò che la appassionava di più: il canto, ed era ciò a cui si dedicava con più entusiasmo e passione. Si esibiva già a scuola, su richiesta dei compagni, durante le pause.

La leggenda vuole che nel 1958, mentre la famiglia Mazzini era in vacanza a Forte dei Marmi, gli amici di Mina la sfidarono a salire sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta dopo che l’orchestra di Don Marino Barreto Junior avesse finito di suonare. Lei accettò, prese il microfono dallo stesso Barreto e si esibì senza alcun imbarazzo. Fu a quel punto che il titolare del locale, Sergio Bernardini, la nota e le fa i complimenti, ma nelle sere successive dovrà frenarla dal salire continuamente sul palco per cantare.

Mina ha capito che vuole cantare, così in un pomeriggio di fine agosto del 1958, il giorno dopo aver assistito a una loro esibizione al Circolo Filodrammatici di Cremona, e dopo una sola settimana dalla sua prima improvvisata esibizione alla Bussola, Mina si reca a casa di Nino e Renzo Donzelli proponendosi come cantante al gruppo Happy Boys. Viene accolta e il 14 settembre del 1958 a Croce Santo Spirito, una frazione di Castelvetro Piacentino, viene presentata con il nome di “Mina Georgi” e il pubblico ne rimane entusiasta.

Da quel momento fu un escalation continua fino al 1971, anno della collaborazione con l’arrangiatore e direttore d’orchestra Pino Presti che produsse successi come “Grande grande grande” (1972) e “E poi…” (1973) che raggiunsero la prima posizione nella Hit Parade e vi rimasero per diverse settimane. Le ultime interpretazioni l’hanno portata a diventare la musa primaria del celebre duo di cantautori Mogol/Lucio Battisti che per lei scriveranno capolavori come “Insieme” o “Amor mio”.

L’addio alle scene era già stato annunciato da Mina nel 1972, anno in cui per tutta l’estate aveva tenuto una serie di concerti accompagnata da una grande orchestra alla “Bussola”. Nello stesso anno, si verifica un evento tragico per la vita privata della cantante: Virgilio Crocco, suo ex-marito e padre di Benedetta, muore l’8 ottobre investito da un’auto a La Crosse, nel Wisconsin, mentre rientra in albergo in compagnia di un amico. Le circostanze della vicenda non vennero mai chiarite, si ipotizzò che fosse stato un pirata della strada alla guida della vettura, o addirittura un gesto intenzionale in quanto il giornalista in quel periodo stava indagando riguardo ad alcuni fatti scottanti.

Il 1974 è l’anno del suo ultimo show televisivo, Milleluci, condotto insieme a Raffaella Carrà. Poco tempo prima della trasmissione Mina aveva dichiarato in un’intervista: «Sono stata molto male, dopo Milleluci non canterò più». Infatti sua è la sigla finale Non gioco più, nel cui testo sembra esserci un presagio al suo imminente ritiro. Pochi mesi prima la cantante si era ritirata da una serie di concerti per una broncopolmonite. A fine 1978 Mina annuncia il suo ritiro dalle scene, si trasferisce definitivamente a Lugano e da quel momento regala al pubblico solo album con inediti e cover. Dal vivo è stato possibile rivederla soltanto in occasione di alcune riprese pubblicitarie poi pubblicate in internet.

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