Al Milan la rivoluzione è già cominciata, c’è poco da dire. La prima vittima del rinnovamento è Ariedo Braida, senatore dalla carica sociale di d.s. che lascerà la sua sedia entro la fine del mese.
Un bel messaggio per chi si irrigidisce sulle folate che arrivano con la volontà di cambiare.
«Sabato sarò regolarmente a Livorno» dice Braida per smentire dimissioni immediate, a Livorno come sempre al fianco di Adriano Galliani, che lo portò al Milan dal Monza, nel 1986. Braida ha cominciato la trattativa con Fininvest sulla sua buonuscita.
Al Milan la linea di rinnovamento è quindi cominciata, anche se Galliani ha rimesso nel frigo le dimissioni dopo la soluzione dei due amministratori delegati trovata dal presidente Silvio Berlusconi.
Braida ha trascorso 28 anni al Milan, e da direttore generale ha portato campionissimi come Marco Van Basten (pagato un miliardo e 750 milioni di lire) e Rijkaard.
Ora del mercato di gennaio (soprattutto le uscite di Vergara, Cristante, Niang) si occuperà Galliani. Intanto, in società si procede con la coabitazione, in un clima da tregua armata, mentre Bruno Ermolli sta mettendo nero su bianco la divisione delle deleghe dei due ad.
Roberto Dal Maschio
[05/12/2013]
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